GUFO s.m.

0.1 ghufo, guf', gufi, gufo.

0.2 Lat. bufo, bufonem (DELI 2 s.v. gufo).

0.3 Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Microzibaldone pis., XIII/XIV; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.).

In testi mediani e merid.: Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.7 1 [Zool.] Nome di diverse specie di uccelli rapaci della famiglia degli Strigidi. 1.1 [In comparazioni].

0.8 Zeno Verlato 10.03.2015.

1 [Zool.] Nome di diverse specie di uccelli rapaci della famiglia degli Strigidi. || Tradizionalmente considerato simbolo di malaugurio a causa delle abitudini notturne e del caratteristico verso simile a un lamento.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 53.1, pag. 846: Lo gufo per la sua deformitate / non vole nello giorno conparere; / la nocte va ciercando le contrate, / mangia li ucelli ke trova dormire.

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 79.11, pag. 197: Tutto son fuori di quell'oppinione, / e ho questa credenza fermamente / ch'e guf'ebber da lu' [[scil.: mio padre]] la complessione.

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 236.32: e il gufo con boce di morte fu udito la notte...

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 44.23: lo maladetto gufo stette in sul tetto, e sedette nella sommità della camera.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 128, pag. 516.31: se alcun gufo sopra noi cantò, caggiano sopra me i tristi agurii.

[6] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 685-718], pag. 115.2: Quella [[...]] lamentasi come fanno gli gufi e ' barbagianni che volano la notte...

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 126.5: e parevale che uno gufo solo spesso si lamentasse con tristo verso nel colmo del templo, e traesse longhe voci in pianto.

[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 6, cap. 29, vol. 1, pag. 255.14: per leggiadria portano i grandi signori di loro le penne del gufo in capo...

[9] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 11, cap. 52, vol. 3, pag. 294.24: Gli uccelli si prendono con altri uccelli dimesticati, cioè: con isparviere, astore, falcone, smerlo, girfalco, aguglia, gufo e coccoveggia.

[10] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 105, S. Pietro in Vincoli, vol. 2, pag. 877.3: uno albore, ne le cui ramora avea un gufo...

[11] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 85.9: Hic bubo, nis id est lo gufo, unde versus: Turpis avis bubo...

- [Rif. al nome di un esercizio commerciale (prob. a causa dell'insegna raffigurante un gufo)].

[12] Stat. pis., 1360, pag. 364.29: La boctegha del gufo per livre vinticinque.

1.1 [In comparazioni].

[1] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 4, pag. 198.10: vitioso come lo gufo...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 182.4: vizioso come ghufo; nociente come topo...