0.1 enfanga, infanga, infangada, infan gano, infangare, infangarsi, infangasse, infangata, infangati, infangato, infanghi, infanghiamo, infango, 'nfanga.
0.2 Da fango.
0.3 Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.8 Cosimo Burgassi 09.09.2016.
1 Ricoprire o cospargere di fango (anche pron. e in contesto fig.).
[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 477, pag. 312: Zoccolo si 'nfanga, / ma non pelle in su stanga.
[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 53, pag. 274.18: E però così è di pericolo stare nell'arte e nella cittade, come chi stesse nel fuoco e non ardesse, o andasse per loto e non s'infangasse.
[3] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 57, pag. 853.4: Vogliamo infangare un poco l'ermellino? Deh, sì, sì! - dice il poeta.
[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 15, proemio, pag. 281.22: Questo è così contro a natura, come sarebbe che lla pietra andasse in su: meglio è poco dirne, che infangarsi in sì brutto loto.
[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 43, pag. 460.36: El muodo de brusare el corno è questo: Taya el corno in peci e mitillo in una olla de terra. E infanga la bocha de la olla e mitila in lo forno caldo.
[6] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.110: Bel è 'l zucar cortese / e brutto chi s'enfanga!
[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 1, pag. 42.27: Noi siamo ora di loto e peccando infanghiamo l'anima, ma se noi vogliamo fare penitensia, queste nostre corpora saranno glorificate e iguali alli angeli, non per natura ma per grasia di Dio.
[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 16, 130-135, pag. 325, col. 1.3: perché noe s'impaçasseno d'alcuna cosa temporale, açò che la soa spiritualità della temporale sollicitudine no fosse infangada.