SNELLEZZA s.f.

0.1 isnellezza, snellezza; a: esneleça; f: sneleze.

0.2 Da snello.

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.).

In testi sett.: a Vang. venez., XIV pm.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Agilità e sveltezza nei movimenti. 2 Manifestazione di destrezza.

0.8 Vito Luigi Castrignanò 24.07.2018.

1 Agilità e sveltezza nei movimenti.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 53, pag. 170.8: E sappiate che l'isnellezza del cavallo si cognosce agli orecchi, e la sua forza alle membra, che le balisca bene.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 25, pag. 426.5: E non pure obedienza, soavitade e vergogna la nobile natura in questa etade dimostra, ma dimostra bellezza e snellezza nel corpo...

[3] a Vang. venez., XIV pm., Matt., cap. 8, pag. 33.9: Alora ensìno fuora de li corpi de li homeni et andèno en li porçi, et tuto lo folcho andè con grande esneleça en lo mare et morìno en l'aqua.

2 Manifestazione di destrezza.

[1] f Fatti dei Romani, 1313 (fior.), [Caes. Gal.] (H) 78, pag. 197.19: fuorono tutti isbigottiti, e tanto dotarono lo vigore e le sneleze e la prodeza di Cesare e de' suoi... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.