OPPILAZIONE s.f.

0.1 opilacion, opilacioni, opilatiom, opilation, opilatione, opilationi, opilaton, opilazion, opilazione, opillacion, opillatiom, opillation, oppellationi, oppilaciom, oppilacion, oppilatiom, oppilation, oppilatione, oppilationi, oppilazion, oppilazione, oppilazioni, oppillatiom, oppillationi, orpilatione.

0.2 Lat. tardo oppilatio, oppilationem (Nocentini s.v. oppilazione).

0.3 a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.): 1; Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Med.] Occlusione dei canali o degli organi anatomici, ostruzione. 2 [Per prob. corruzione testuale o per fraintendimendo dell'orig. lat.].

0.8 Cosimo Burgassi 11.11.2016.

1 [Med.] Occlusione dei canali o degli organi anatomici, ostruzione.

[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 36, pag. 18.3: Dialacca vale ad opilatione del fegato e dela milça per frigilità e per dureçça...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 167.26: E contra l'opilazione dela milza e del feghato, e vizio di pietra per fredi omori, sia data l'aqua della dicozione del finochio...

[3] Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.), Del bevere, pag. 14.3: Bevudo ancora a disun stomego, fa tremore, conçosiacosaché 'l faça troppo gran dissolution de humo(r)i alli nervi motivi, in parte oppila(n)do per li quali a mover lembre et a regerle li spiriti ven mandadi, unde per la oppilation no pò liberam(en)te correre...

[4] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 34.13: perciò k'allora genera infermitadi humide, reuma, onde gli occhi enfiano, et corrompe el calore, genera oppilatione di milça...

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 4, pag. 5.28: El sparexe montam sì è apperitivo de le opilacion del corpo, e specialmentre del figà e de le rene, e sì è resolutivo.

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 61-66, pag. 38.19: e quello dello stomaco portando sempre dell'umidità, e della saliva, fa alcuna oppilazione nell'orificio, et ancor quivi da la testa cade alcuna viscosità catarrosa, la quale à a impedire lo meato della voce, e diviene l'uomo alcuna volta fioco.

[7] Gl a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 46, pag. 420.19: [32] E lo svaporamento dell'aceto caldo fa pro alla malagevoleza dell' udire e aguzalo; e apr[e] l'oppilationi, ciò è i turamenti, del colatoio...

[8] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 37-38], pag. 250.22: Ma se sarà infra le nare tucta la carne et sarà grande oppilatione, prima sigondo il modo del forame mettivisi dentro la tasta del maloterre, una volta o due o tre, se sarà di necessità.

[9] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 14, pag. 24.10: [4] Item la lixia facta di chiniri di chersa omni omuri superchu dissolvi et consuma, et apri afficachimenti oppellationi di pulmuni et omni altra oppillationi ki fussi facta di cosa vininosa.

[10] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 31, pag. 158.18: Un(de) lu civu, reciputo allora, poterà ligierame(n)te fare oppilat(i)o(n)e da entro et conromp(er)ese da calore accidentale, cu(m)cesiacosach(e) allora sia troppo devele.

- [Come causa dell'epilessia].

[11] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.114, vol. 1, pag. 412: E qual è quel che cade, e non sa como, / per forza di demon ch'a terra il tira, / o d'altra oppilazion che lega l'omo, / quando si leva, che 'ntorno si mira / tutto smarrito de la grande angoscia / ch'elli ha sofferta, e guardando sospira...

[12] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 106-120, pag. 588, col. 2.1: Dà esempio sí commo se spaurrano gl'omini ch'hanno scontro di reo spirto; etiamdeo come se spaventa quelli che per oppilazioni cadeno, commo qui' ch'hanno lo mal caduco, li quai in la soa levada guardandosse atorno con sospiri romaneno smaridi.

[13] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 419.6: Qui introduce una similitudine, ch'ha due membri; l'una di coloro, che sono vegliati da spiriti ignudi, li quali volgarmente chiamano indemoniati; l'altra di coloro, che aviene loro di subito o mitrito, o apoplesia, che sono oppilazioni nel ventricolo del cervello.

[15] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 24, pag. 372.17: Questa opilation chiamemo nui in Napoli «lo mal de la luna», che è tanto a dir como «lo mal caduco».

2 [Per prob. corruzione testuale o per fraintendimendo dell'orig. lat.].

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 27, vol. 6, pag. 272.13: [15] Il parlare di colui che molto giura genererae oppilazione al capo... || Cfr. Sir. 27,15: «horripilationem capiti».