MÀSSIME avv.

0.1 macxime, masime, massime, maxime.

0.2 Lat. maxime (DELI 2 s.v. massimo).

0.3 Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), Stat. pis., 1322-51, [1343]; Simone Fidati, Regola, a. 1348 (tosc.); Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi mediani e merid.: a Stat. viterb., 1355; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 In special modo, soprattutto.

0.8 Cosimo Burgassi 22.02.2017.

1 In special modo, soprattutto.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 249.36: E non è da pensare che uomo di ś alto intelletto, come fu l'Autore, anche di coś grandi abiti di scienzie, e massime di teologia, e di filosofia, come fu elli...

[2] Reg. milizie, 1337 (fior.>lucch.), pag. 514.26: Sopra le quali tucte et singule chose, maxime messer lo capitano della guardia et suoi judici, messer lo Executore delli ordinamenti della justitia et suoi judici, et ciascuno di loro, possa cognoscere, procedere et punire...

[3] Stat. pis., 1322-51, [1343] Agg., cap. 5, pag. 607.16: li quali citadini di Pisa predicti, et li loro precessori, continuamente si sono fatigati, per altessa et honore del Comune di Pisa, affectuosamente, in grandi spese, et maxime in de' tempi di proximo passati...

[4] Simone Fidati, Regola, a. 1348 (tosc.), pt. II, pag. 233.30: Lo silenzio si conviene ad ogni servo di Dio, massime a vergini...

[5] a Stat. viterb., 1355, cap. 26, pag. 46.30: Anque ordinamo che ciasche disciplinato debia fare honore al suo governatore [[...]] et massime quando si volesse fare disciplina...

[6] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 2, pag. 7.14: et non di consequitandu nulla utilitati, si parteru di quillu et amiscarusi cum lu Princhipi di Salernu, di lu quali foru graciusamenti rechiputi, maxime chi eranu partuti di lu so inimicu capitali.

[7] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 56.20: e questa piova duṛ continuamente di d́ e di notte, e fu l'anno charestia di molte chose e masime del grano e biadi...

[8] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 325, pag. 71: Maxime per lo regno fo la novella rea, / Ca, mintri visse lui, poco male se facea.

[9] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 93, vol. 2, pag. 418.10: come uomo sagacissimo e astuto in tutte sue cose, e massime in fare il danaio, usava questa cautela...