0.1 posetione, posicione, position, positione, positioni, posizion, posizione, posizioni, poxizione, pposizioni.
0.2 Lat. positio, positionem (DELI 2 s.v. posizione).
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); a Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.); Stat. sen., Addizioni 1298-1309; Doc. fior., 1311-13; Stat. pis., 1334.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Stat. Montecassino, XIV (luc.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
0.7 1 Collocazione nello spazio, luogo in cui qsa si trova. 1.1 Atto di collocare qsa. 2 Fig. Ciò che si pone in quanto idea; supposizione, ipotesi. 2.1 Ciò che si pone per iscritto o che si espone a parole; enunciazione, dichiarazione.
0.8 Cosimo Burgassi 22.02.2017.
1 Collocazione nello spazio, luogo in cui qsa si trova.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 4, pag. 8.20: e·lla quale spera de l'otone trovamo descritti e desegnati per li savi tutti li cerchi, e tutti li animali e tutte le stelle che so' e·ll'otava spera, cum tutte le sue figure e posizione e sito.
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 91.26: Ma quando il sottile vento à rimenate e mosse quelle foglie, issendo isvolti i gangari alla porta, à turbate le tenere frondi, già mai poi non cura di prendere quelle frondi volanti nel cavato sasso nè di ritornarle nella prima posizione...
[3] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 80.2: S(et) alli fratri li quali no(n) sono forte sia dato aiuto, czò che no(n) faczean quillo s(er)vicio con tristicia, s(et) tuti ayanu aiuto (et) (con)pangia secundo lu modo de la co(n)gregacione voy de la posicione de lu loco.
[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 63, pag. 180.17: Item è da sape(re) ch(e) la polve de lo resalgato in qualunq(u)a tagliatura delle gambe oi ruptura se pona, admodatam(en)te corode la ca(r)ne et mangiala como foco; unde grande cautela è d'avere i(n) nella posit(i)o(n)e sua...
2 Fig. Ciò che si pone in quanto idea; supposizione, ipotesi.
[1] a Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.), cap. V, pag. 19.34: Fae primamente posizione d'uno e die: quando la figlia femina avesse uno, la donna avrebbe due. E quando la madre avesse due, il figliuolo maschio avrebbe 4.
[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 39-42, pag. 176.14: Ma questa posizione è falsa ed è contra 'l filosafo che dice che uno è il centro di tutto il mondo...
[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 4, 58-75, pag. 66, col. 2.9: quella constellazione in compagnía ch'è appellà Gemini', in la qual, secondo la posizion di poeti, fu trasmutà Castor e Pollus figlioi de Iupiter e de Leda...
[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 50.10: Ed è da notare, che dice errore, però che non so[l]o tale posizione è bugiarda, ma eziandio contra natura, e contra la fede.
[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 14, pag. 637.24: Potrebbesi qui per alcuno muovere un dubbio cotale: e' pare che per tutti si tenga ogni cosa, la quale è infra 'l cielo della luna, essere stata dalla natura prodotta ad uso e utilità dell'umana generazione; la qual posizione non pare si possa verificare, considerata la qualità del paese arenoso...
2.1 Ciò che si pone per iscritto o che si espone a parole; enunciazione, dichiarazione.
[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 23, pag. 47.26: poche cose furono alle quali, udita la sua posizione, io con una finta novella non dessi risposta dicevole.
[1] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, dist. 1, 3, pag. 196.10: IIIJ.or. Item, de tuct[e] le posizioni, di qualunque grandezza sieno d. VJ.
[2] Doc. fior., 1311-13, pag. 99.2: E deono dare, i quali si spesono nel decto piato per asenpratura le positioni che diedono i decti Peruzi contra il piato nostro...
[3] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 3, cap. 54, pag. 187.25: da inde ina(n)te siano tucte la posicione overo exceptione o co(n)tradiccioni che facte avesse a q(ue)llo bando siano casse et de nullo valore.
[4] ? Stat. pis., 1334, cap. 13, pag. 1032.8: Item, che neuno de la dicta arte de la cità di Pisa, de' borghi nè sobborghi, riceva alcuno lavorante forestieri, o vero fante, o vero disciepulo, ad carta; nè carta di positione quindi faccia, o vero riceva, in inganno de la dicta arte e de' consuli, per ingannare lo diricto de la dicta arte e de' consuli; ad pena di libbre X di denari pisani tollere al contrafaciente...
[5] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 15, par. 27, vol. 1, pag. 74.3: se confesasse overo afermasse overo ponesse overo sopre quisto fosse domandato, cotale confessione, afermatione e posetione e domandatione sia per essa ragione nulla e per non facta en tucte cose sia avuta.
[u.r. 21.05.2024; doc. parzialm. aggiorn.]