RECÌPROCO agg.

0.1 reciprocha, reciprochi, reciproco.

0.2 Lat. reciprocus (DELI 2 s.v. reciproco).

0.3 Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Che ritorna al punto di partenza; che si riflette (positivamente o negativamente) sullo stesso sogg. che lo ha originato o posto in essere.

0.8 Cosimo Burgassi 22.02.2017.

1 Che ritorna al punto di partenza; che si riflette (positivamente o negativamente) sullo stesso sogg. che lo ha originato o posto in essere.

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), Intr. cap. 3, pag. 232.20: Açòe che l'arengatore no sia represo d'arogantia reciprocha, çoè de pocho retoricale seno e custumi, di'se guardare in lo so dire ch'el no ponese né dicise sì essere da loldare per merito de so' custumi o senno, ançe sempre se di' fare menore in so dire...

[2] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 210.13: L'una conditione è che l'amore non sia reciproco, cioè che non sia a sé medesimo, perciò che l'amore è uno movimento non a sé ma da sé in altri...

[3] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 4, pag. 250.4: Non dimandar chi sia, ma ciascuno servendo onora; perocchè il lieto onore fa amici molto eccellenti. Chiunque bene con continui passi seguisce l'onore, costui con reciprochi gradi l'onore va cercando.