RISPETTIVO agg.

0.1 respettiva, respettivo, rispettiva.

0.2 Lat. mediev. respectivus (DELI 2 s.v. rispettare).

0.3 Ottimo, Par., a. 1334 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

0.6 N Att. solo nei commentatori della Commedia.

0.7 1 Che si rivolge (a qsa), che tiene in considerazione (qsa). 2 [Filos.] [Nella filosofia scolastica:] relativo alle circostanze e alle contingenze, in opposizione ad assoluto (detto della volontà e delle passioni che ne dipendono).

0.8 Cosimo Burgassi 22.02.2017.

1 Che si rivolge (a qsa), che tiene in considerazione (qsa).

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 15, 79-96, pag. 416.6: Et è qui da notare che coscienzia è atto della ragione procedente dall'intelletto respettivo ad altra cosa; e però si dice coscienzia; cioè scienzia insieme con altro; cioè con libero arbitrio...

2 [Filos.] [Nella filosofia scolastica:] relativo alle circostanze e alle contingenze, in opposizione ad assoluto (detto della volontà e delle passioni che ne dipendono).

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 4, proemio, pag. 68.4: E però, se lla volontade assoluta consentisse ad alcuno disordine, o vero danno, sarebbe contra la sua naturale inclinazione; ch'è impossibile. Ma lla volontade respettiva può bene consentire a disordine e danno, credendo schifare maggiore danno, o maggiore disordine.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 83.23: Se è violenza semplicemente, quella non pi[ega] la volontade, nè l'appetito è in alcuno modo o vero luogo, e però non li consegue alcuna novitade nè di merito, nè di pena: e s'ella è violenza respettiva, tanto quanto l'appetito conferisce dentro alla violenza, tanto le ne segue novitade; però che, come è detto, a tale violenza si segue quasi volontade, in quanto opera quello principio di volere, sì che ella è volontade eziandio respettiva.

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 4, 73-90, pag. 117.34: come si dirà di sotto, due sono le voluntà, l'una assoluta che sempre vuole lo bene, l'altra respettiva che vuole lo maggior bene, o lo men male...