RADEZZA s.f.

0.1 radeçça, radessa, radezza.

0.2 Da rado.

0.3 Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Scarsità di numero. 1.1 [Rif. alle piante di un campo:] essere diradato, essere poco fitto. 1.2 Scarsità di occasioni (in cui accade che un evento si verifichi). 1.3 Scarsa densità (di una sostanza).

0.8 Zeno Verlato 20.09.2017.

1 Scarsità di numero.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 5, pag. 63.9: le piante di questo paradiso, lo quale si puote fare oggi, sono più belle ratione raritatis, per radessa, ché nne sono poghe...

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 19, pag. 284.29: in questi cotali animali ène poco sangue [[...]] et perciò fuggono e serpenti sotterra ad luogo caldo. Overo ène da dire che la dispositione dela loro compressione fa ciò, ciò ène la radeçça de' pori.

1.1 [Rif. alle piante di un campo:] essere diradato, essere poco fitto.

[1] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 237.31: rimangano la bietola [[...]] ed alcune delle lattughe [[...]] e altre, le quali catuna a convenevole radezza ridotte si sarchieranno, acciocchè a dovuto compimento vengano.

1.2 Scarsità di occasioni (in cui accade che un evento si verifichi).

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 5, cap. 3 rubr., pag. 127.1: Della malagevolezza e radezza di conoscere sé medesimo. || Trad. De doc. antiq., V, III, rubr.: «raritate».

1.3 Scarsa densità (di una sostanza).

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, proemio, pag. 32.1: Altri furono che tennero, che tale diversitade venisse da radezza e spessezza della sustanzia del corpo lunare...

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 89, col. 1.18: nel colore di questa cotale ypostasi in qualunque maniera, sì appare risplendimento et chiareçça et radeçça non si truovano nelle altre cose.

[3] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 2, cap. 17, vol. 1, pag. 178.26: la terra, la quale è divenuta diserta e sterile per lunga arsura e secchezza, in nessun modo [[...]] curar si puote, imperocchè la sua radezza non ritien l'umido delle piove...

[u.r. 21.11.2018]