0.1 engratiata, ingraciado, ingraciata, ingraziati, ingraziato, ingrazzato, 'ngraziato.
0.2 V. ingraziare.
0.3 Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.); Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.).
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Che è fatto oggetto della benevolenza altrui. 1.1 Provvisto, dotato di pregio, di una qualità o di un bene. 1.2 [Relig.] [Rif. alla Vergine] Colmato dalla grazia di Dio. 2 Che ha modi aggraziati; garbato, gentile. 3 Che gode di una buona sorte, fortunato.
0.8 Speranza Cerullo 28.03.2017.
1 Che è fatto oggetto della benevolenza altrui.
[1] Cione Bagl. (ed. Menichetti), XIII/XIV (tosc.), 117b.7, pag. 363: avere omo alegrezza in core e 'n mente / certo la tegno grande richitate, / ed essere ingrazzato infra la gente / molt'è gran cosa ed anche in dïetate.
1.1 Provvisto, dotato di pregio, di una qualità o di un bene.
[1] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), D. 32.6, pag. 120: ma ccon umil salute al tuo valore / m'inchino conoscendol sì 'ngraziato, / ben ch'i' rimanga pur preso e sserrato / dalle tuo man colle chiave d'amore.
[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 37, pag. 258.19: Tutte le grazie procedon da Dio, e tutte sono divisate in questo mondo negl'uomini, e però non sono ingraziati l'uno di quel che l'altro, che quale è ingraziato di senno, quale d'avere, qual di bellezza, quale di virtù, quale in uomini, quale in femine...
1.2 [Relig.] [Rif. alla Vergine:] colmato dalla grazia di Dio.
[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 2.26, vol. 1, pag. 92: De le vergin se' verdore, / de le spose se' honore, / a tutta gente port'amore, / tanto se' ingratïata.
[2] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 21.5, pag. 43: Benedecto sia e laudata / la dolçe verçene beata, / ché tu fusti ingraciata / sovra ugni altra cristiana.
2 Che ha modi aggraziati; garbato, gentile.
[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 40, pag. 141.24: Manifesto vi sia che 'l giovane ingraziato cavaliere messer Tristano di Cornovaglia, per fortuna di tempo e per tempesta di venti arrivòe nella isola degli Giganti...
[2] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 45.9: Salvestro, figliuolo de' detti Matteo e monna Filippa, fu ed è grande della persona, gentilesco, [[...]] benigno e di bella maniera, savio e costumato, ingraziato, e sanza alcuno vizio o vero difetto...
3 Che gode di una buona sorte, fortunato.
[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 179.13: Nessun in batalgia fo plu ingraciado de lui XLIV anni, in li quali solo el resse l'imperio...