0.1 isqualor, scalore, squagliore, squallore, squalor, squalore.
0.2 Lat. squalor, squalorem (DELI 2 s.v. squallido).
0.3 Cronica deli imperadori, 1301 (venez.): 1.
0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.).
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Qualità di ciò che versa in condizioni di trasandatezza e incuria. [In partic.:] sporcizia (frutto di trascuratezza, degrado o miseria).
0.8 Elisa Guadagnini 26.01.2017.
1 Qualità di ciò che versa in condizioni di trasandatezza e incuria. [In partic.:] sporcizia (frutto di trascuratezza, degrado o miseria).
[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 238.7: Questo Federico, so fyo proprio, el qual avea nome Henrico, [[...]] condugandolo preso in Pulgia, per scalore dele carcere lo sofogò. || Cfr. Mart. Pol. Chron.: «captum in Apuliam deducens, carceris squalore suffocavit» (cit. in GAVI s.v. soffocare).
[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 330.12: Tolommeo re d'Egitto spogliato del regno dal suo minore fratello, per cagione di domandare ajuto con molto pochi servi, coperto di squagliore, a Roma venne... || Cfr. Val. Max., V, 1, 1f: «squalore obsitus Romam uenerat».
[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 26.3, pag. 305: Chi son costor ch'a' nostri lieti eventi / co' crini sparti, battendosi il petto, / di squalor piene in atri vestimenti, / tutte piangendo...
[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 7, pag. 177.24: Io non posso sì poco chiudere o dare al sonno gli occhi dolenti, come egli palido e di squallore coperto e sanguinoso, mostrandomi l'acerbe piaghe m'apparisce davanti.
[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 13, pag. 63.21: sicchè divelte, e tutte cacciate via le vecchie barbacce della prima vigna, ed ogni suo squallore, la novella vigna più tosto si possa producere. || Cfr. Pall., II, 13, 2: «...et omni earum carie et squalore depulso...».
[6] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 9, cap. 16, pag. 404.30: Dieci ambasciadori de' Locrensi coperti di squallore e di bruttura... || Cfr. Liv., XXIX, 16, 6: «obsiti squalore et sordibus».
[7] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 354.4: vigne vecchie [[...]] prima con molte [a]razioni se eserciti, a cciò che, spente le radici della primaia vigna e d'ogni suo legname e così lo squalore caccato, la novella vite più sicuramente si possa inducere.
[8] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 41, vol. 1, pag. 210.2: [20] Le quali [[vacche]], devorate e consumate le prime, [21] non diedero niuna dimostranza di saturitade, ma di simiglianza di magrezza ed isqualor erano.