PÀRIMI s.m.pl.

0.1 f: parimi.

0.2 Etimo incerto: lat. Parimas o da Parima topon. || La forma lat. Parimas è att. solo in Orosio, Hist., III, 18, 7 («inde Drangas Euergetas Parimas Parapamenos Adaspios ceterosque populos qui in radice Caucasi morabantur subegit»), in cui rappresenta prob. una resa errata del gr. arimaspous; dal testo orosiano deriva nel volg. giamboniano il topon. Parima: «Poscia i Drangi e gli Evergeti, e quelli di Parima, e i Parapameni, e gli Adaspi», cfr. Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 18, p. 170.

0.3 f Giustino volg., c. 1391-96 (fior.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.7 1 Appartenenti a una mitica popolazione stanziata nella Scizia.

0.8 Giulio Vaccaro 22.12.2017.

1 Appartenenti a una mitica popolazione stanziata nella Scizia.

[1] f Giustino volg., c. 1391-96 (fior.), L. XII: Poi soggiogò i Dranci, e li Evergeti, Parimi, Parapameni e i Daspii e altri popoli, i quali abitavano a piè di monte Thauro. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Iust. XII, 5, 9: «Inde Drancas, Euergetas vel † Arimaspos † , Parapamesadas ceterosque populos, qui in radice Caucasi morabantur, subegit», ma più prob. il passo si ispira a Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 18, per cui cfr. 0.2.