SICIONIO agg./s.m.

0.1 sicionio; f: sicioni, sicionii.

0.2 Lat. Sicyonius (DI s.v. Sicione).

0.3 Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Boccaccio, Teseida e nelle chiose.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Originario o proprio di Sicione, città greca del Peloponneso. 1.1 Sost. Abitante o originario di Sicione, città greca del Peloponneso.

0.8 Giulio Vaccaro 22.12.2017.

1 Originario o proprio di Sicione, città greca del Peloponneso.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 19.4, pag. 423: seguillo Foco e seguil Telamone; / Agreo epidaurio gì con lui, / Flegiàs di Pisa e sicionio Alcone...

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 27.3, pag. 508: ferì Eris e ferì Sicceo / e Alcion sicionio...

[3] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 6, 19.1-4, pag. 423.5: Cefalo d'Eolo, Foco, Telamone, Agreo epidauro, Flegiàs di Pisa, Alcone sicionio: tutti furono i compagni di Pelleo, e nobilissimi giovani.

1.1 Sost. Abitante o originario di Sicione, città greca del Peloponneso.

[1] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. III, [cap. 8], pag. 65r.2: Trasibulo, duce de' Milexe, per occupare il porto deli Sicionii, temtò li terraçani dala parte terena... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XVI, cap. 17, vol. 6, pag. 172.9: il regno delli Sicioni non era sotto li Assirii, però che li Sicioni sono in Europa... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.