GUARNIGIONE s.f.

0.1 guarnaysone, guarnigioni, guarnison, guernigione, guernigioni; a: guarnisuni. cfr. (0.6 N) guarigione.

0.2 Fr. ant. garnison (DELI 2 s.v. guarnire).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. lasciare in guarnigione 1.2; mettere in guarnigione 1.2; stare in guarnigione 1.2.

0.6 N Va qui ricondotta anche la forma guarigione in Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 8, pag. 53.12 («comandolli la difesa e la guarigione») e Luc. L. 2, cap. 10, pag. 99.15 («rimasero per guarigione a Capova»); Bénéteau, Li fatti, legge rispettivamente «nella guernigione» (p. 163) e «nelle guernigioni» (p. 313).

0.7 1 [Milit.] Insieme delle opere di fortificazione o delle attrezzature belliche realizzate a difesa di un luogo, un edificio o un'imbarcazione (anche in contesto fig.). 1.1 [Milit.] Equipaggiamento militare a protezione della truppa o del singolo soldato; armatura. Anche in contesto fig. 1.2 [Milit.] Difesa armata affidata a un reparto di soldati ad essa preposti. Locuz. verb. Lasciare, mettere, stare in guarnigione. 1.3 [Milit.] Reparto di soldati che svolge un'azione di presidio e difesa. 1.4 Protezione, copertura, difesa (anche fig.).

0.8 Speranza Cerullo 11.01.2017.

1 [Milit.] Insieme delle opere di fortificazione o delle attrezzature belliche realizzate a difesa di un luogo, un edificio o un'imbarcazione (anche in contesto fig.).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 8, pag. 293.21: il capitano die partire l'oste in due parti, cioè che l'una parte, siccome quella a cavallo ed una gran parte a piè, istieno apparecchiati di combattere; e l'altra parte dei pedoni facciano ei fossi e le guarnigioni che a ciò bisognano...

[2] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 9m.10, pag. 112: e pur con soferenza ti difendi, / lo scudo leva quando il colpo vène; / ché contro a fino amor non val difesa, / né guernigione alcuna né fortezza, / ca ssuoi colpi non ànno provedenza.

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 30.1, pag. 62: Quand' el[l]'eb[b]e il castel di guernigione / Fornito sì com'egli era mestiere, / Ad ogne porta mise su' portiere, / De' più fidati c[h]'avea in sua magione...

[4] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 155.15: Il messaggio tornò e richontò a re Laomedon la risposta di Greci. E il re, che pocho pregia loro parole, e rispuose: - Faccianne il peggio che possono; - e già perciò nulle guernigioni apparecchiò chontra ciò.

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 148.30: [[Cesare]] comandòe che nel fiume leggieri navi e lunghi si facessono; e per lui condotte in mare, incontanente che da' nemici furono vedute, CCXXX loro navi apparecchiate d' ogni guernigione d' arme uscite de porto gli si fecero incontro...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 21, vol. 3, pag. 355.26: i Frescobaldi, [[...]] veggendosi venire adosso la furia del detto popolo di qua da Arno, ebbono gran paura, e abandonarono la piazza loro, lasciando ogni fortezza e guernigione, balestra, pavesi, saettamento...

[7] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 40.4, pag. 99: Quando 'l padron mette suo nave in mare, / Di nocchiere e di remi e di timone / La de' fornir, se la vuol ben guardare. / E sanza la predetta guernigione / Nulla farebbe, però che 'l nocchiere / L' ordina e guida con discrezione.

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 147.32: Apriesso fecero cazare da le nave onnen guarnaysone e tutte le altre cose che aveano portate per lo vivere loro, e lle nave fecero ligare fermamente con fune grosse...

1.1 [Milit.] Equipaggiamento militare a protezione della truppa o del singolo soldato; armatura. Anche in contesto fig.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 433, pag. 45: Righinia e mostra i dingi com verr acanezao, / Rugiss e corr a le arme per fá k'el sia svengiao. / Con grand furó e menace el corr al guarnison: / Guarnio è de tug vitij quel desperao dragon...

[2] Lett. sen.>fior., 1314, pag. 19.20: al fante di mastro P. òe prestato da XXX lire per fare sue guernigioni...

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 38, terz. 99, vol. 2, pag. 165: L' ultima [[schiera]] fu di dugento Corsieri / forniti ben di tutte guernigioni, / con diecimila franchi Balestrieri, / e trentamila d' altri buon Pedoni...

1.2 [Milit.] Difesa armata affidata a un reparto di soldati ad essa preposti. Locuz. verb. Lasciare, mettere, stare in guarnigione.

[1] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 24.25: ancora vollero che nnoi potessimo mettere sopra loro in guernigione 20 sergienti della corte de· Rre se difallissero niuna delle dette paghe...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 120, vol. 1, pag. 586.10: l'oste de' Fiorentini si partì il dì appresso, e lasciando in Laterino in guernigione C cavalieri per guerreggiare Arezzo; e tornò l'oste in Firenze co· lloro amistà bene aventurosamente...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 33, vol. 1, pag. 320.3: quegli ch'erano a Montevarchi furono assaliti da le masnade de' Tedeschi che stavano in guernigione nel castello di Gangareta nel mercatale del detto Montevarchi, e di poca gente fue aspra battaglia...

1.3 [Milit.] Reparto di soldati che svolge un'azione di presidio e difesa.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 156, vol. 2, pag. 718.6: i Fiorentini [[...]] cavalcarono infino presso a Serravalle e [[...]] vennono a la Pieve, e a quella combatterono co la guernigione e guardie di quella, che v'avea da C cavalieri e popolo assai per gli Fiorentini...

1.4 Protezione, copertura, difesa (anche fig.).

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 90.23: La corba rimase tutta seguernita, e andava caendo altrove sua guernigione, perochè la terra dov' ella era rimase tutta diserta; e abbattessi a quell' altro corbo che la ritenne e in quella sua povertà la francò dal caro tenpo.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 29.22: Questa rocca è Iesù Cristo medesimo ch'è il rifuggio e la guernigione delli umili, là ove fuggono li spinosi siccome dice il salterio.

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 28, par. 24, pag. 490.22: «Torna la tua spada nella guaina e nel suo luogo», nel quale singnificha sé non avere comandato munizione (cioè guernigione) essere fatta per li appostoli di questa maniera di spade, ma misticiemente avere parlato.

[4] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 120, pag. 162.6: et perçò lu cori liali et humili [[...]] per li undi et tempestati di li mali lingui a l'umbra di la rocca, sì comu dissi Ysaia. Quista rocca est Yesu Cristu midesmu ki est lu refugiu et la guarnisuni di li humili, là undi fuginu li spinusi...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 21, pag. 197.19: Et Hector intre tanto avea abattuto da cavallo uno de li Grici [[...]]; e avease revoltato lo suo scuto dereto, chà lo 'mpazava lo servicio suo, per la quale cosa lo piecto suo stava intando scopierto senza guarnaysone de scuto.