INTENERIRE v.

0.1 intenerì, intenerire, intenerisca, inteneriscano, intenerisce, inteneriscie, inteneriscono, intenerisse, intenerite, inteneriti, intenerito, 'ntenerisce, 'ntenerisci, 'nteneriscie.

0.2 Da tenero.

0.3 Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.); Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Rendere qsa più morbido, liscio o soffice. 1.1 Fig. Disporre a un coinvolgimento emotivo, commuovere; indurre a sentimenti di benevolenza o di compassione. Intenerire l'animo, il cuore. 1.2 Diventare molle, cedevole. 1.3 Fig. Commuoversi, provare un sentimento di indulgenza o di pietà. Anche pron.

0.8 Speranza Cerullo 11.01.2017.

1 Rendere qsa più morbido, liscio o soffice.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 20.101, pag. 380: Et il troppo dormire e 'l troppo veghiare / Ingrossa e 'nvecchia e 'ngialliscie la pelle; / Il tenerla coverta / Imbianca e 'nteneriscie la pelle.

1.1 Fig. Disporre a un coinvolgimento emotivo, commuovere; indurre a sentimenti di benevolenza o di compassione.

[1] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 43, pag. 850.13: Come feceno i Romani a l'uscita di Pompeo, però che lo riguardare la città sua intenerisce il cuore.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 8.2, vol. 2, pag. 121: Era già l'ora che volge il disio / ai navicanti e 'ntenerisce il core / lo dì c'han detto ai dolci amici addio...

[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 74.12: la paura del perdere la signoria lo sprona a uccidere lo innociente: ma l'amore della sua propria carne inteneriscie l'animo suo e dona indugio alla crudele opera.

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 55, pag. 129.8: mai bene non può l'uomo consolare l'afflitto e lo tribulato, se non si concorda con lo suo dolore e con la sua afflizione [[...]]. E perciò deve prima lo consolatore ammollire ed intenerire l'animo suo, acciocchè si confaccia con l'afflitto...

[5] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 39, pag. 140.10: La terza ragione si è per amore di questa donzella, alla quale io veggio fare tanto lamentevole e pietoso pianto; chè veramente il suo dolore m'àe sì intenerito il cuore, che certamente m'à commosso a pianto -.

[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 128.14, pag. 174: Vedi, segnor cortese, / di che lievi cagion' che crudel guerra; / e i cor', che 'ndura et serra / Marte superbo et fero, / apri tu, padre, e 'ntenerisci et snoda...

[7] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. I, allegoria C, pag. 108.26: La primavera ha ad intenerire onne gente ed onne pianta; la state è fatta per maturare le biade e trare a fine onne frutto... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 Diventare molle, cedevole.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 5, pag. 37.8: Adunque a poco a poco useremo i rimedii più lievi, acciò che quelle cose - che per discorrenti turbazioni in enfiatura sono indurate - a forza di medicina più aspra ricevere con più leggiere toccamento inteneriscano».

1.3 Fig. Commuoversi, provare un sentimento di indulgenza o di pietà. Anche pron.

[1] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 4, pag. 31.15: perchè, come dice s. Paolo, niuno ha in odio la carne sua, e non si può spregiare in tutto l' amore naturale, non è peccato perchè l' uomo si ridolga, ed intenerisca de' suoi danni, o di morte di sua cara cosa, purchè quello dolore si raffreni col freno della ragione.

[2] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 22, pag. 179.14: quando [[l'uomo]] va per istare lungo tempo in alcun luogo, s' intenerisce il cuore, e piange, accomiatandosi da gli amici, e da' parenti.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 11, vol. 2, pag. 230.34: E però dice s. Girolamo: Se odi la voce di Cristo, che ti chiami, [[...]] corri nientemeno su per tuo padre, e su per tua madre, e con gli occhi asciutti, cioè senza intenerire, corri al gonfalone della Croce...

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 127, pag. 498.1: sappiendo lo re Marco sì come Tristano era in tale maniera aggravato, alquanto se ne allegrava; ma intendendo ferma mente, sì come egli no' poteva iscampare, il cuore si gli intenerì, ed era il più tristo re ch'avesse al mondo...

[5] f Apollonio di Tiro (B), XIV pm. (fior.), [37], pag. 227.21: E [[Apolonio]] poi ch'ebe fato quelo che vole fare dintorno a quele cose, si ricordò, e intenerigli il cuore, de la sua fanciula che aveia lasciata in Tarsia... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[6] Torini, Brieve meditazione, 1374/94 (fior.), pag. 342.7: Vide il Signore la madre e 'l discepolo, ch' elli amava. E perché non intenerisse, nolla chiamò madre, ma dissele: "Femina, questo è il tuo figliuolo."

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 33, 49-66, pag. 832.32: sì dentro impetrai; cioè indurai: imperò che alquanti indurano, et alquanti inteneriscono...