0.1 intenerite, inteneriti, intenerito.
0.2 V. intenerire.
0.3 Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Tavola ritonda, XIV pm. (fior.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Speranza Cerullo 11.01.2017.
1 Commosso, indotto a sentimenti di indulgenza o di compassione.
[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 76.5: Ma gli animi inteneriti, della sciellerata cosa d'accordo si posano; e con saramenti insieme si promettono fede, e non palesare lo scampo del fanciullo...
[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 32, pag. 116.23: E la reina Lotta rimanendo, avea tanto intenerito lo côre suo veggendo partire sua figlia, ch'ella la si fece disegnare e figurare in una tavola, tanta propria quanto natura la seppe formare...
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 33, vol. 2, pag. 500.19: Il fanciullo ubidiente alla madre tornò all'amico di lei [[...]]; e elli molto più intenerito, quasi lagrimando li disse: «Di' a tua madre che non istia a mia fidanza, ch'io nol voglio fare».
[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 185, pag. 457.22: Pero porse la mano delle castagne alla brigata. E togliendone ciascuno, o che le castagne fossono intenerite o che uno di loro avesse migliori denti che Pero, disse: - O elle son vincide.