INTERITÀ s.f.

0.1 interità , interitade.

0.2 Da intero, sul lat. integritas.

0.3 Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Grado più elevato delle proprie qualità o capacità, perfezione. 1.1 [Con accezione morale:] onestà, rettitudine.

0.8 Speranza Cerullo 11.01.2017.

1 Grado più elevato delle proprie qualità o capacità, perfezione.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 164.4: Or vivono gli uomini con quella interitade di mente, che di necessità sia, coloro i quali egli iudicano probi e improbi, esser così com' egli stimano? || Cfr. Boezio, Consol. Phil., IV, 24: «Num igitur ea mentis integritate homines degunt».

1.1 [Con accezione morale:] onestà, rettitudine.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 5, pag. 178.20: Non era a loro [[scil. dei giudici]] parere da leggere nelle tavole li argumenti della intera amministrazione di Metello, ma era da leggere nella vita di Quinto Metello, giudicando che non era degna cosa cercare la interità di tale omo con poca cera e con poche lettere. || Cfr. Val. Max., II, 10, 1: «indignum rati integritatem tanti viri».