0.1 ypostase, ypostasi, ypostaxe; f: ypostassi. cfr. (0.6 N) impostasi.
0.2 Lat. hypostasis (DELI 2 s.v. ipo-).
0.4 In testi tosc.: F Almansore volg., XIV po.q. (fior.); Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.).
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto ReMediA.
La forma impostasi in Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 86, col. 2.24: «omni die crescie la sua caldeçça e lla sua impostasi e sedime», è un evidente errore per ypostasi (cfr. 1 [2]). D'altra parte il passo si trova in un capitolo ripreso integralmente dal volgarizzamento dell'Almansore («Come si puote conoscere l'orina de l'huomo e de' colori de l'orina», L. X, cap. 28), che nel passo corrispondente legge ipostasi (v. 1 [1]).
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Med.] Sedimento dell'urina.
0.8 Elena Artale 15.11.2017.
1 [Med.] Sedimento dell'urina.
[1] F Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. X, cap. 28: E sse la significatione di pervenire a maturitade si prende dall'urina turbata e permutata, e ogne die cresce la sua caldeza e la sua ypostassi e residenza, e ssimilliantemente cresce in bontade tanto k'ella sia buona, sì come noi dicemmo, se Dio vorrà, allotta si dee considerare la quantitade de la virtude... || Piro, Almansore, p. 918.
[2] Gl Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 89, col. 1.1: Delle ypostasi et sedemi e residenzie. La prima ypostasi overo residentia nella quale chiaritade et ri[s]plendimento et belleçça appare, la cui simigliança è sì come quello che appare nelle ampolle dell'acqua rosa, [[...]], et nel colore di questa cotale ypostasi in qualunque maniera, sì appare risplendimento et chiareçça et radeçça non si truovano nelle altre cose.
[3] Gl Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 23, pag. 429.3: La ypostase over la feça de la urina che sta i(n) lo fondo, che sè biancha e grossa, segondo che se dixe, çoa a la erisipila.
[4] F Pronostichi d'Ippocrate, XIV (tosc.): Laudabile orina è quella, la quale ha la sua ypostasi bianca et equale et continua, et ch'è leggiera, et resta per insino al termine, questa è fedele inbasciata di salute... || Ferrato, Ippocrate, p. 30.