NEGROMANTE s.m./s.f.

0.1 negromante, negromanti, nigromante, nigromanti.

0.2 Gr. nekromantis (DELI 2 s.v. negromante).

0.3 Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.).

0.7 1 Persona dotata di poteri soprannaturali, spec. della capacità di invocare i defunti.

0.8 Elisa Guadagnini 26.01.2017.

1 Persona dotata di poteri soprannaturali, spec. della capacità di invocare i defunti.

[1] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 129, pag. 492: Le vostre braccia mi fanno tal cerchio, / quando voi mi degnaste d' abracciare, / c' assai mi tegno più sicuro e franco / che 'l negromante al cerchio de la spada.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 10, pag. 83.22: Quando li Romani viddero queste maravillie, sì mandaro per Toscana cherendo indivini e maestri di sorte, per ciò che in Toscana riparavano li migliori nigromanti e sortieri del mondo.

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3519, pag. 334: Con l'ossa delli morti i negromanti, / Con l'acqua gli idromanti son congiunti.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 482.7: Nelli anni del Signore circa DCXXI, [[...]] Maometto profeta de' Saracini si levòe, il quale fue negromante...

[5] Gl Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 12, vol. 1, pag. 91.32: i negromanti, cioè quelli li quali per loro incantazioni dicono che fanno apparire li morti, dicono vero...

[6] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 18, pag. 625.18: Scrive Lucano che è una provincetta in Grecia c' ha nome Thesaglia e sempre fu piena di negromanti e d'erbe necessarie a cciò.

[7] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 58.46: el chapitano de' Fiorentini si era negromante e aveva el diavolo rinchiuso in una lampolla...

[8] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 74.7: Inperciò gli negromanti amano molto la detta prieta; però che chon esa fano molti malifisci e inchantamenti di domonî.

[9] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 19, pag. 310.12: fé venire Simon Mago, il qual era nigromante e per arte diabolica facea vedere multe cosse maravigliose.

[10] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 86.6, pag. 103: mago né negromante né indovino [[...]] poteron mai del mio petto cacciare / questo rabbioso spirito d'amore...

- Femm.

[11] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. VII, allegoria C, pag. 346.15: Vero è che Medea fu astrolaga e summa nigromante, e facea cose che pareano impossibili alla natura umana. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.