0.1 odïal, odiali; f: odiale.
0.2 Da odio.
0.3 <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>: 1.
0.4 In testi tosc.: <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Sara Ravani 11.09.2018.
[1] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 8, pag. 206.1: Ed avuto il consentimento del detto Paglialoco, e sue lettere, e ambasciadori, e presenti, e moneta, tornòe in Sicilia, e palesòe lo incominciato trattato a messer Alamo da Lentino, messer Gualtieri di Catalagierone, ed a messer Palmieri Abbate, i maggiori e più odiali del re ch' avesse l'isola...
[2] Tommaso di Giunta, Rime di corrispondenza, XIV pm. (tosc.), 6.10, pag. 157: Onde mi par che quel dardo fedille / qual fece Danne d'odïal famiglia, / fuggendo a Febo per lontane ville.
1.1 Sost. Contendente, rivale.
[1] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. VII, cap. 2, pag. 116r.9: però che, com'ella giovava rendendo pace, così nocea in altro caso, levando loro da dosso Aniballe, per la cui entrata in Italia aveva il populo di Roma, adormentato in pigrezza, adizzato in virtù, e era da temere che essa, liber[a]ta di così agro odiale, si radormenterebbe in quello medesimo sonno. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Val. Max., VII, 2, 3: «metuique debere ne acri aemulo liberata in eundem somnum».