0.1 f: piacevoleggiandoci, piacevoleggiare.
0.2 Da piacevole.
0.3 F Ser Giovanni, a. 1385 (fior.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.7 1 Motteggiare, scherzare (provocando emozioni pos. in altre persone). 1.1 Sost. 2 Trans. Attirare con lusinghe.
0.8 Sara Ravani 11.09.2018.
1 Motteggiare, scherzare (provocando emozioni pos. in altre persone).
[1] F Ser Giovanni, a. 1385 (fior.), pag. 66: E 'l prete credea ch'egli facesse per la maninconia, e pel doloro ch'egli avesse del frate ch'era morto; di che il prete cominciò a dire alcuna canzonetta e a piacevoleggiare per cavagli la maninconia... || Esposito, Pecorone, p. 66.
[2] F Girolamo da Siena, Dell'Adiutorio, XIV (tosc.), pag. 78: piacevoleggiare in Chiesa, in via, in cafe, co' mondani, co' Religiosi, con donne... || Ildefonso di San Luigi, Girolamo da Siena, p. 78.
[1] f Declamazioni di Seneca, a. 1392 (tosc.), L. II, declamazione 7, pag. 45.29: Risponde la moglie alla seconda ragione del marito, e dice: e' pare che tu voglia dire che per mio piacevoleggiare io fossi molestata, e non è così. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
2 Trans. Attirare con lusinghe.
[1] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXVI, cap. 6, pag. 1008.34: E così questo Egitto, cioè la vita presente, la quale con lusinghe ci oppressa, con ingiurie ci aiuti ad andare: e perché piacevoleggiandoci ci aggrava col giogo della servitudine, crucciandoci ci mostri la via della libertà. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.