RÀNCIDO agg.

0.1 rancidi, rancido.

0.2 Lat. rancidus (DELI 2 s.v. rancido).

0.3 Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 1.

0.4 Att. solo in Palladio volg., XIV pm. (tosc.).

0.7 1 [Detto di sostanze grasse:] che si è alterato (per via dell'invecchiamento o di un qualche guasto) e ha acquisito un odore e un sapore sgradevoli. 1.1 Estens. Che si è alterato e si trova ad uno stato avanzato di putrefazione.

0.8 Elisa Guadagnini 26.01.2017.

1 [Detto di sostanze grasse:] che si è alterato (per via dell'invecchiamento o di un qualche guasto) e ha acquisito un odore e un sapore sgradevoli.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 23, pag. 289.6: L'olio rancido curano i Greci con cera bianca risoluta e strutta con ottimo olio [[...]] e così si purga del mal sapore, e odore. || Cfr. Pall., XII, 21, 1: «Oleum rancidum...».

1.1 Estens. Che si è alterato e si trova ad uno stato avanzato di putrefazione.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 275.13: Potando, solamente i secchi e rancidi e fracidi se ne taglino: che se 'l verde ramo se ne leva, seccherassi l'arbore. || Cfr. Pall., XII, 7, 3: «...ut arida et putria tantum uirgulta tollantur...».