RANCORE s.m.

0.1 ranchore, rancor, rancore, rancori, rancuri, rangore, rangure, rrancore.

0.2 Lat. tardo rancor, rancorem (DELI 2 s.v. rancore).

0.3 Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.); Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. portare rancore 1.

0.7 1 Sentimento o stato affettivo, perdurante nel tempo, che combina profonda amarezza, animosità e desiderio di rivalsa o di vendetta.

0.8 Elisa Guadagnini 26.01.2017.

1 Sentimento o stato affettivo, perdurante nel tempo, che combina profonda amarezza, animosità e desiderio di rivalsa o di vendetta.

[1] Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 3.23, pag. 184: Voglio avire / consolanza / 'n allegranza, / stando for di rancore.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 41, pag. 137.23: non solamente [Dio] ti de' vendicare, ma eziamdio ognie rancore e ognie bollimento dell'animo torrà da te.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 50: per lo timore di Dio (et) p(er) lo nostro amo(r)e ad voi (et) ala vostra parte p(er) noi (et) p(er) n(ost)ra parte ongna ingiulia (et) ongna inde(n)gnasione, ira, (et) ra(n)core rimecte(n)dovi, voi in dela n(ost)ra gratia riceviamo (et) in buona volontà.

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 30.13, pag. 109: Li farisei [[...]] ne lo lor core erano envidiusi, / pieni de rancore...

[5] Poes. an. urbin., XIII, 21.66, pag. 584: so' consolato e nno sento rancore.

[6] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. V, cap. 15, pag. 87v.4: dela tristitia nasce il rancore, la pusilanimitade, l'amaritudine et la disperatione... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 215.21: ma perché elo privà la mare del imperio, ela, stimulada de rancor femenile, tragando li otchi al fyo, imperà anni III...

[8] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 13.9: E perciò tutte le volte che tu di' tuo paternostro dinanzi a Dio che vede tuo cuore, tutto ira e tutto rancore, e tutto mal talento; dei gittare tuo cuore, ed altrimenti tua preghiera è più contr'a te, che per te.

[9] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 75.12, pag. 380: perzò no è mai la terra / senza gran rancor e guerra.

[10] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 62, pag. 186.6: Deu non duna iammay gratia a nulla anima, si avanti killa anima non è fore de odiu e de rangure.

[11] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 24.31: Ne lo terzo giro de lo quale yo favello stano quelloro che de ira et accidia se li autri stimolano et in questo modo questoro non temperannza né prevedenza may con ira, con ferore et rangore d'animo adopera tucty loro facty.

[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 91.16: issi, dimissu ogni rancuri, serianu stati coniunti insembla per firmissimu pattu di amistati... || Cfr. Val. Max., II, 9, 6: «...depositis inimicitiis artissimo se amicitiae foedere iunxissent...».

[13] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 16.7, pag. 436: odio, rancore, guerra ed ogni empiezza / porrò giù contra quei che mi cacciorno.

[14] Stat. lucch., XIV m., pag. 207.22: Inperciò ke non solamente a persone religiose è pericolo di stare in odio et rancore ma etiamdio a ciaschuno fidele cristiano...

[15] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 3.4, pag. 20: Gli amanti morti per carnale amore / un vento mena sempre percotendo, / a dimostrar che nel mondo vivendo / son dal voler menati con rancore, / con gelosie che trafigono el core...

[16] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 80.9: E nacque in Siena tanta inimicizia e rancore per questo, che la città rimase in male stato.

[17] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 599, pag. 135: Ponamo che dentro stavano, non stavano securi, / Non tanto li piccoli, li mezzani et li majuri, / Ché contra dello re stavano li rancuri: / Ja non se trova homini per gire amasciaduri.

[18] Stat. fior., 1374, pag. 72.24: e cautamente e diligentemente cercare, se fra loro fusse alcuno scandolo o odio o rancore, o alcuno altro inonesto o riprensibile atto...

[19] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 60, pag. 246.3: Conviengli dunque stare in amore del padre, ché, se egli sta in odio e in rancore, l' aiutorio suo gli verrà meno...

[20] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 99, pag. 131.31: Undi quillu ki dichi suo Pater nostru et havi in suo cori rancuri o fellunia o odiu, illu prega plui contra sì ki per sì...

[21] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 192.27: Onne perzona lagnata strilla. Rancore e paura nasco.

[22] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 128.17: onnen rangore, lo quale fosse stato conciputo intre te e nuy per lo tiempo passato, serrà cessato e non averrimo materia de plu bregare.

- Portare rancore a qno: provare del risentimento nei confronti di qno.

[23] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 13, pag. 58.12: Poniamo che uno ami un altro con tutto il cuore; e poi dicenti suo nemico: [[...]] gli comincia a dispiacere, e portarlo quasi sopra stomaco, e portargli alcun rancore...

[24] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 66, pag. 175.32: Unde ti prego che se persona dentro o di fuore facesse cosa, o dicesse a te alcuna ingiuria, che ti studi con vera pazienzia portalla, e non tanto che tu ad altrui porti odio o rancore, ma con grazioso affetto di cuore che tu l'abracci, amandola più che altre persone...