TAVERNIERE s.m.

0.1 taverné, taverneri, tavernero, taverniere, tavernieri, taverniero.

0.2 Fr. ant. tavernier (DELI 2 s.v. taverna).

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1263; Doc. fior., 1286-90, [1287].

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII.

0.7 1 Chi frequenta le taverne. Estens. Individuo di malaffare. 2 Tenutario di una taverna, lo stesso che tavernaio. 2.1 Estens. Chi vende o fornisce vino (e occasionalmente cibarie), spec. ai soldati. 2.2 [Gioco] [Come designazione di uno dei pedoni nel gioco degli scacchi].

0.8 Marco Maggiore 31.08.2018.

1 Chi frequenta le taverne. Estens. Individuo di malaffare.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 22 (83), pag. 246.7: tu se' fello e latro, ruffiano, putanero, glotto, lopo i(n)gordo, leccatore, biscaçero, tav(er)nero, çogatore, baratero, adultero, fo(r)nicatore, homicida...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 213, pag. 203: Li taverné insema, li gazar coi credhenti, / L'adoltro e la meltrix, li princip coi poënti, / Li fuiri co le fuire, tug peccaor nocenti / Firan punidhi insem a semeiant tormenti.

[3] Poes. an. urbin., XIII, 25.61, pag. 597: AccusomeT', Amore, de tucti i mai penseri, / li quali ò conservati molto travolenteri: / sòmmeçe delectato siccomo taverneri, / poco ò avuto reposo de molto mal pensare.

[4] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 6, pag. 143.29: e però agiunse a sè qualunque svergognato taverniero, ed adultero, che avesse lacerato li suoi beni patrimoniali o col dado o con la mano o col ventre...

[5] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la golla, vol. 1, pag. 107.24: e questo vicio sì me(n)na l'omo a vergogna, p(er)ché ello primerame(n)ti ello deve(m) taverné.

[6] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 124.16: Non sia obriaco o taverniere; non giucatore, nè masnadiere...

[7] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1119.8: E oltre a ciò vi veggiamo (acciò ch'io taccia per meno vergogna di noi i ghiottoni, i tavernieri, i puttanieri e gli altri di simile lordura) disonesti uomini assai...

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 6, pag. 53.4: Dunque hai tu fatto Cristo bevitore e vago de' vini solenni, come se Egli fosse Cinciglione o alcuno altro di voi bevitori, ebriachi e tavernieri...

2 Tenutario di una taverna, lo stesso che tavernaio.

[1] Doc. sen., 1263, pag. 358.17: Nicholao Vignarì di Bari, deta, (e) Gian Truciardi (e) Giordano il taverniere, piagi, dieno dare viii li. nela fiera di Bari in sesagiesimo secondo...

[2] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 172.4: It. a Gra[zia], ta[verniere], dì vj di febraio, s. x.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 23, cap. 3, par. 11, pag. 373.4: Chiudi le finestre, e le cortine cuoprano le fessure, giugni gli usci, togli via il lume, e quello ched e' fa al canto del secondo gallo, lo prossimo tavernieri anzi dì saprà...

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 320 rubr., vol. 2, pag. 367.23: Che neuno taverniere o vero tavernaia che venda vino a minuto dia mangiare, excetto che poma et frutta.

2.1 Estens. Chi vende o fornisce vino (e occasionalmente cibarie), spec. ai soldati.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 9, pag. 293.10: più di dugento migliaia vi n' avea mescolati coll'oste sua di caloni e lissi, cioè tavernieri e vinattieri, con molti ruffiani e puttane...

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 149.12: Però incontanente rimosse del campo li tavernieri, e contradisse che il cibo vendereccio non fusse messo innanzi.

[3] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 56, pag. 121.19: D'altra parte nasce il romore de' tavernieri, e di que', che vanno vendendo il vino, e de' pastellieri, de' quali ciascuno vende sua mercatanzia con certa maniera di gridare.

2.2 [Gioco] [Come designazione di uno dei pedoni nel gioco degli scacchi].

[1] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 7, pag. 135.10: E se alcuno dei popolari fosse nero, come il fabbro e 'l mercatante e 'l taverniere e 'l rubaldo, se per lo detto modo giugnerà per diritto al filare degli avversarii nobili, sanza danno, acquisterà simigliantemente per virtude la dignità e l'andare della Reina nera.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 14, pag. 113.15: quello [[scil. pedone]] ch'è dinanzi all'alfino manco figura taverniere e albergatore...