VAMPA s.f.

0.1 vampa, vampe, vape.

0.2 Da vampo.

0.3 Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.): 1 [4].

0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.).

In testi sic.: a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.

0.5 La forma vape cit. in 1 [4], in rima, è prob. dovuta a un incrocio con vapore.

Locuz. e fras. vampa di fuoco 1.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Fiamma alta e improvvisa. 1.1 Vampa di fuoco. 1.2 Estens. Emissione di luce intensa e improvvisa, bagliore. 2 Estens. Intensa ventata di calore. 3 Fig. Veemenza (di un desiderio, di un sentimento), ardore.

0.8 Barbara Fanini 12.12.2017.

1 Fiamma alta e improvvisa.

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 30, pag. 77.20: volseno sacrificare a Dio, ed incontanente del fuoco uscì una vampa, che li devorò.

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 8, pag. 114.12: e così come le fiamme da' venti agitate crescono in maggiore vampa, così amore, per li contrarii pensieri stati, tutte le sue forze contra di loro adoperate, si fece maggiore.

[3] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 66, pag. 77.11: appressu la briga et la comtentioni veni lu rimuri et li crida, cusì comu, quandu homu accendi lu focu, apressu lu fumu veni la vampa.

- [In contesto fig.].

[4] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), tenz. 1, canz. 1.22, pag. 450: Chi dir volesse «Amor di che te pasce?», / rispondo: «Di dolori e di martiri, / d'affanno, di pensieri e di sospiri; / tenemi in foco con ardenti vape».

1.1 Vampa di fuoco.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 90, pag. 159.28: il quale [[scil. movimento dell'aere]] ho detto essere stato, e, oltre a questo, quello impeto avere dalle parti inferiori seco recata qualche vampa di fuoco, la quale in forma d'un baleno aparve all'autore.

- [In contesto fig.].

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 4.46, pag. 108: cangiato m'è 'l disio / e sto com'om ch'è di duol quasi vinto / e ciò che di gioi mi donava aiuto / m'ave miso in oblio, / in fera vampadi foco m'ha stinto...

1.2 Estens. Emissione di luce intensa e improvvisa, bagliore.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 142.27: Sì che, per la compunctione e per lo pentimento, li refulse una luce vermilia a modo de balleno, cioè de una vampa.

2 Estens. Intensa ventata di calore.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 4.3699, pag. 345: «Perché d'estate, quando è l'aere bruno, / Celato il Sole dalle nubi dense, / V'è sì gran vampa da languir ciascuno?»

3 Fig. Veemenza (di un desiderio, di un sentimento), ardore.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.7, vol. 3, pag. 277: Per che mia donna «Manda fuor la vampa / del tuo disio», mi disse, «sì ch'ella esca / segnata bene de la interna stampa...

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 424.12, pag. 255: Alor m'acende una amorosa vampa, / che ymaçinar mi fa la dolce vista / di che nel cor mi plançe l'alma trista.

[3] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 390.21: manda fuori la vampa (ch'è il suo dimostramento del fuoco) di quello che tu disideri di sapere...

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 17, 1-12, pag. 494.40: Manda fuor; cioè del tuo amore, la vampa; cioè l'ardore, Del tuo disio; cioè del tuo desiderio...