GIUMENTA s.f.

1 [Zool.] Femmina del cavallo, dell'asino, del mulo, del bue o altro animale da sella o da soma.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.>tosc.), pag. 156.15: Et Anibal volendo co l' oste soa sallire suso ne li monti, perdio molti homini e molti elefanti et molti cavalli e iumente per le grande frigora e de la molta neve ke abero. || Cfr. Liber Yst. Rom., p. 156: «ubi elefantis iumentis et hominibus multis executus est».

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 126, pag. 137: No fo unca hom il mondo ke tal desnor portasse, / Ni asno ni zumenta ke tant passïonasse...

[3] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 51.12: De la soma del ferro lavorato in tratura, a mulo o a cavallo o a giumenta, V soldi; et somaio IIIJ soldi.

[4] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 205, pag. 315.10: e poscia le giomente si ritornano a' loro poledri di fuori da la scurità.

[5] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 36.5: Per ciascuno mulo over mula, iomenta venderiçço...

[6] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 814, pag. 70: No lly romaxe vacha ni vedello, / Piegore, cavre ni çumente, / Che no morisse subitamente.

[7] Doc. cort., 1315-27, pag. 37.8: Guido de Ceccho da Musiliolo dea dare li. xv per preçço de la meità de una giomenta de pelo Bruno...

[8] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 30, 31-45, pag. 711, col. 1.17: 'Eo lasso a Zanne Schichi di Cavalcanti la mia zumenta', la qual valea bene da CC fiorin d'oro.

[9] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 23.23: e quando andava predicando soleva cavalcare una giumenta vilissima, la più che trovare poteva...

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 30.30: In lu exercitu de Serses, [[...]] cosa certa esti que una jumenta fillyau unu lepuru: per lu quali signali se significau lu avinimentu di tantu apparatu di essercitu.

[11] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 61.1: Et sappiate che li pesci non fanno mai avolterio veruno a comune: a dire che l'una maniera de' pesci non si agiogne col'altra carnalmente, secundo che fae l'asino cola giomenta, overo lo cavallo con l'asina.

[12] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 55.8: E non beono altro che latte di giumente per vino e concianlo per modo ch'è assai piacevole a bere, e così bestialmente vivono.

[13] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 8, pag. 582.12: A kistu mali vali multu si lu cavallu è saglituri pir la stallu cun una virghita, et una iumenta pir lu dilectu avirà a stallari incontinenti.

[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 49.28: Lo patrone a cavallo in soa iumenta bene li visitava onne dìe e sì lli salutava.

[15] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 115, S. Bernardo, vol. 3, pag. 1016.12: Una volta che l'uomo di Dio cavalcava una giumenta per andare in alcuno luogo...

[16] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 151.7: Et erano XL milia tra cavalli, iumente et muli, li quali portavano le prete, la calce et lo legname et altre cose necessarie all'opera de lo dicto tempio.

[17] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Proemio, pag. 134.9: li antiqui li chiamò iumente, p(er)ciò che sinça lu loro adiudorio li homini antiqui debili no(n) porriano passare li fiumi, né gire a l'estranee prov(en)çie...

- Fras. Menare la giumenta al torneo: agire con mezzi inadeguati.

[18] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 199, pag. 512.3: il fante del mugnaio rinsaccava. Bozzolo, poiché un pezzo ebbe menato la giumenta al torneo, dice: - Per certo egli è mia sventura che quasi in tutto uguanno non sono uscito più a pescare con la gatta, che io non abbia preso almeno una libbra...

- Fras. Correre le giumente: cercare avventure erotiche.

[19] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 2, pag. 280.14: e avuta la licenzia, con un compagno, come notte fu, se n'entrò in casa d'una sua amica, dalla quale altra volta aveva prese le mosse quando andava a correr le giumente...

1.1 [Come ingiuria:] donna di facili costumi o di malaffare; prostituta.

[1] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 21.14, pag. 63: Però che tutto 'l mondo ti paventa: / in corpo credo figlinti le volpe, / ta· lezzo n'esce fuor, sozza giomenta.

[2] Ingiurie lucch., 1330-84, 284 [1374], pag. 78.1: Sossa giume(n)ta, putana che tieni lo rofianume i(n) casa.

2 Estens. Bestia (contrapposto all'uomo razionale).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 32.5, pag. 84: O cari frati miei, con malamente / bendata hane la mente / nostro peccato e tolto hane ragione! / E certo apresso ciò per gran neiente / no nd'apella om giomente, / ché d'omo non avem più che fazone.