MORTIFICAZIONE s.f.

0.1 mortificatione, mortificatiun, mortificatiuni, mortificazione, mortificazioni.

0.2 Lat. tardo mortificatio, mortificationem (DELI 2 s.v. morire).

0.3 Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Stat. volt., 1348; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.); Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.7 1 [Relig.] Consapevole rinuncia a se stesso (ai propri istinti carnali, ai vizi, alle ricchezze, detto del credente cristiano). 1.1 [Detto in partic. della rinuncia dell'anima alle inclinazioni della carne]. 1.2 [Detto in partic. della rinuncia della volontà a se stessa a vantaggio dell'obbedienza a Cristo]. 1.3 [Detto della passione di Cristo]. 2 [Med.] Cancrena di tessuti cutanei, necrotizzazione.

0.8 Pietro Bocchia 26.08.2015.

1 [Relig.] Consapevole rinuncia a se stesso (ai propri istinti carnali, ai vizi, alle ricchezze, detto del credente cristiano).

[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 41, pag. 135.3: La terzia à grande e continue mortificazioni, le quali mozzano noi da noi medesimi, e fannoci liberi.

1.1 [Detto in partic. della rinuncia dell'anima alle inclinazioni della carne].

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 649.33: Dunque questo è segno che l'anima, o qualunque sia, viene meno e manca alla virtù, quando [[...]] la mortificazione della carne e la guardia de' nostri sensi e 'l desiderio di più grazia e di più virtù, secondo ogni modo che virtù cristiana è chiamata, non cresce nell'anima e nel corpo, non tiene stile di virtù ordinata.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 21, vol. 2, pag. 335.22: e facendo a Dio sagrificio del loro cuore per divota orazione, e del loro corpo per onestà, e per mortificazione delli vizj, e per altri santi servizi secondo lo consiglio di s. Paolo...

[3] Stat. volt., 1348, cap. 13, pag. 27.14: E 'l priore faccia o fare faccia sempre, quando grande impedimento none intervenisse, l'offitio con disciplina al modo [?] usato, a riverentia di Jesu Cristo crocifisso, e a salute delle nostre anime, et a mortificatione della nostra carne humana...

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 40, col. 2.42: E questo si fa nella conversazione onesta e mortificazione dei cinque sensi di fuori...

[5] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 10, pag. 38.20: allora l'anima senza fadiga ama il suo dolcissimo sposo Cristo, ama tutte le criature per Cristo, odia sè medesima per amore del suo dolce Cristo, in tanto che disidera di patire ogni pena per suo amore, vuole e cerca col desiderio suo santo ogni ingiuria e ogni mortificazione...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 177, Consacraz. chiesa, vol. 3, pag. 1599.7: in quattro modi dovemo portare Domenedio, cioè nel cuore per pensamento, ne la bocca per confessione, nel corpo per mortificazione e ne la faccia per continua impressione.

1.2 [Detto in partic. della rinuncia della volontà a se stessa a vantaggio dell'obbedienza a Cristo].

[1] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 393.1: hanno abandonato il mondo e con Cristo sono diventati poveri, e hanno presa la croce, cioè la mortificazione della propia volontade, sottometendosi al giogo della santa obedienzia...

[2] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 419.7: «Chi vuole venire dopo me - cioè chi vuole essere vero vangelista - tolga la croce sua e seguiti me»; la quale croce voi avete fugito quanto avete potuto. Che è croce? È una mortificazione della propia volontà e di tutti i sensi.

1.3 [Detto della passione di Cristo].

[1] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 2 Cor 4, vol. 10, pag. 162.19: [10] E sempre portiamo la mortificazione di Iesù Cristo d' ogni lato nel nostro corpo, perchè la vita di Iesù Cristo sia manifestata nelli nostri corpi.

2 [Med.] Cancrena di tessuti cutanei, necrotizzazione.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 167, pag. 303.3: Li cadim(en)ti et le mortificatiuni d(e) lo ca(n)c(r)o è sing(n)o ch(e) la plaga d(e) lu cancro i(n)tumidisce dent(ur)no.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 1[6]8, pag. 307.7: Le seng(n)a d(e) la mortificat(i)o(n)e d(e) lo canc(r)o voi d(e) la fistula so' q(ua)n la sania come(n)ça a ssir(e) cla(ra) et poi comença ad espessare.