INEGUALE agg.

0.1 ineguale, ineguali.

0.2 Lat. inaequalis (DELI 2 s.v. ineguale).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

L'es. di Giordano da Pisa in 2 [2], cit. a partire da Crusca (3) e passato a TB, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.

0.7 1 Che non corrisponde a un principio di equità. 2 Non piano, non livellato. 3 [Detto di elementi simili in una serie:] di dimensioni differenti. 4 Di composizione non omogenea.

0.8 Caterina Canneti 05.02.2018.

1 Che non corrisponde a un principio di equità.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 26, vol. 3, pag. 91.6: E così come la giustizia è cosa eguale, così la ingiustizia è cosa ineguale. Però il signore della giustizia si sforza di agguagliare le cose che sono ineguali [[...]]. E però fu trovato il danaio, sì come giustizia; imperò che il danaio si è mezzo per lo quale l'uomo reca ogni cosa ineguale ad eguale...

2 Non piano, non livellato.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 24, 58-69, pag. 621.3: del ponte settimo ch'era sopra la settima bolgia, prendemmo la via; Virgilio et io Dante, ch'era ronchioso; cioè aspro et ineguale e pieno di ronchi, stretto e malagevole...

[2] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): sopra una superficie scabrosa, e rozzamente ineguale. || Crusca (3) s.v. ineguale.

3 [Detto di elementi simili in una serie:] di dimensioni differenti.

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 71, vol. 3, pag. 118.5: I denti delle pecore si mutano dopo i diciotto mesi, cioè due dinanzi, e poi dopo i sei mesi si mutano i due prossimani, e poi tutti gli altri, sì che s'agguagliano in tre anni o in quattro al più, e infinattanto che sono ineguali, son giovani, e quando sono eguali, sono compiute e fatte.

4 Di composizione non omogenea.

[1] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 11, cap. 2, vol. 3, pag. 260.11: Ma l'ineguale [[aere]], e quello che de' vapori de' laghi e degli stagni sì si conturba, adopera il contrario e conturba l'animo, gli umori mescola, e le piante corrompe.