INVENIA s.f.

0.1 invene, invenia, invenie, 'nvenia, 'nvenie; f: invenia, invenie.

0.2 Lat. in venia (DEI s.v. invenia).

0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.); Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.); Stat. prat., 1319-50.

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

0.7 1 [Relig.] Penitenza che si attua tramite preghiere e invocazioni. 1.1 Remissione di una colpa o di un peccato. 2 Atto di ossequio.

0.8 Caterina Canneti 08.02.2018.

1 [Relig.] Penitenza che si attua tramite preghiere e invocazioni.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10, pag. 49.2: Così ti dico del fare le 'nvenie che soglion dire: 'Voglionsi fare apunto cotante invenie, né più né meno'.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 2, cap. 8.7, pag. 61: Molto si converria, / Ch' ella talora sola inn alchun locho / Nella camera sua / Faciesse alquante invenie a reverenza / E onor della nostra Donna...

[3] F Barlaam e Iosafas, XIV pi.di.: E per molto tempo orava con grandi invenie, e con molte lagrime. || Crusca (1) s.v. invenia; l'ed. inclusa nel corpus legge «facea molte venie»: cfr. Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 22, pag. 300.28.

[4] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 20, pag. 19.30: missesi ginocchione all'altare e cominciò a ffare sue invenie...

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 4, pag. 664.33: discacciare la pigrizia e la sonnolenzia in dire inni, paternostri o salmi, e faccendo invenie...

[6] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 97.17: Adunque per comandamento di Fabricio fue fatto invenie e voti e reverenze a Marte.

[7] Stat. prat., 1319-50, cap. 11, pag. 20.15: Et entrando nel detto luogo et usciendo, ciascuno debbia fare una invenia al nostro Segnore Iesu Cristo et alla sua Madre, con uno paternostro et avemaria.

[8] Stat. fior., 1354, cap. 29, pag. 26.10: Ciascheduno dì dica XV volte il paternoster e l' avemaria, e faccia III invenie dinanzi al crucifixo, o nella mente sua dinanzi a Dio.

[9] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 321.12: E quello ch' è detto delle parole, similmente si dice del digiuno, del silenzio, delle messe, delle 'nvenie, dell' andate fatte sotto certe osservanze di tempo o di novero...

[10] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 302.234, pag. 358: Le cose, che non costan, facciàn bene, / cantando orazion con altre invene, / misericordia e ferze sopra i panni.

1.1 Remissione di una colpa o di un peccato.

[1] F Agostino da Scarperia, XIV sm. (tosc.): Hai offeso lui? non tardare, torna tosto a pacificare il fratello tuo; va a lui, e domanda invenia per amore di Cristo. || Manni, Agostino da Scarperia, p. 38.

2 Atto di ossequio.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 75, pag. 274.3: Dama, damigella, levatevi dinanzi a me; andate a servire vostro padre: però che a me non fae mestiere tante invenie quante voi mi fate...

[2] f Framm. Deca prima, XIV t.-q. d. (fior.), pag. 65.15: E con ciò sia cosa che io, conpreso d'onorevole paura e aconcio di farli invenie e reverenza, mi fermasse pregando che mi concedesse ch'io li potesse guardare e vedere... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.