NARRARE v.

0.1 nara, narà , narà', narade, narà-me, narando, narar, narare, nararle, narase, narata, narato, naravano, naremo, narerò, narra, narrà , narrà', narrabo, narragli, narrai, narrale, narrali, narram, nàrramele, narrami, narrammo, narrammogli, narramo, narran, narrando, narrandogli, narrandola, narrandole, narrandoli, narrandolo, narrandosi, narrandoti, narrandu, narrano, narransi, narrante, narranti, narranu, narrao, narraole, narraolello, narraoli, narrar, narrarci, narrare, narrarei, narraresti, narrargli, narrari, narrarla, narrarle, narrarli, narrarliti, narrarlo, narraro, narrarò, narraroe, narrarongli, narrarono, narrarti, narraru, narrarvi, narrase, narrasi, narrasse, narrasseli, narrassero, narrassi, narrasti, narrata, narratagli, narratali, narrate, narrà-te, narratelo, narratemi, narrati, narrato, narratogli, narratole, narratu, narrau, narrauli, narrava, narravano, narravansi, narravate, narravi, narrel, narrerà , narreràe, narrerai, narreranno, narrerassi, narrere', narrerei, narreremo, narrerete, narrerieno, narrerò, narreroe, narrese, narrete, narri, narriamo, narriate, narrilo, narrino, narrirò, narro, narrò, narroe, narròe, narrogli, narrolle, narrolli, narròlli, narrollo, narròmi, narrorgli, narrorono.

0.2 Lat. narrare (DELI 2 s.v. narrare).

0.3 Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. pist., 1313; Simintendi, a. 1333 (prat.); Doc. lucch., 1334; a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Amore di Gesù, XIV in. (ver.); <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?); a Vang. venez., XIV pm.; Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Esporre fatti, eventi, vicende storiche e di invenzione, in una forma scritta o orale solitamente contrassegnata da ordine cronologico, ricchezza di dettagli, carattere affabulatorio (spesso in dittol. con contare, dire). Anche pron. 1.1 Sost. 1.2 Estens. Far sapere, rendere noto, menzionare; manifestare apertamente. 1.3 Riferire, esporre in modo dettagliato e prevalentemente in forma orale fatti, eventi, informazioni o messaggi. 2 Descrivere in modo accurato; passare in rassegna, enumerare. 2.1 Trattare, illustrare, discutendo o commentando, un argomento. 2.2 Recare prova o dimostrazione di qsa, attestare. 2.3 [Nell'oratoria che fa capo alla retorica classica e nelle controversie giuridiche:] esporre in modo dettagliato accadimenti o fatti relativi a una causa. 3 Tramandare, riferire per tradizione scritta o orale (con uso prevalentemente impers.).

0.8 Speranza Cerullo 07.11.2017.

1 Esporre fatti, eventi, vicende storiche e di invenzione, in una forma scritta o orale solitamente contrassegnata da ordine cronologico, ricchezza di dettagli, carattere affabulatorio (spesso in dittol. con contare, dire). Anche pron.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 193.4: Narrare il sogno è d'uomo isvegliato, confessare i suoi vizii è mostramento di salute.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 541, pag. 257: san Grigol si narra d'un fantin / K'avea nom Bonifacio, ke stet mintro in fin / Benegn e lemosné e cold dr'amor divin...

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 10 rubr., pag. 144.4: Curio, che tanto s'era aggirato in mare, venne a quelle rocce che gli antichi chiamavano i regni di Anteo, dove gli fu narrata la storia di questo gigante.

[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 232.21: Io narrerò il fugire e 'l volgere il dosso de' Parthi, e i Romani cacciare, e narrerò le saette le quali getta il nemico volto verso la coda del suo cavallo.

[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 1, pag. 166.24: Dell'aspre battaglie io Virgilio in versi narro i fatti di quello uomo, il quale fuggitío prima venne delle contrade di Troja fatatamente in Italia...

[6] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 20, 52-60, pag. 499, col. 1.3: Era Tebe appellà la città de Baco ... dio del vino, inperçò ch'ella fo edificata al so onore, sí commo narra Stacio nel Thebaides.

[7] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di s. Maria Egiziaca, cap. 2, pag. 201.24: Laida e vergognosa cosa mi pare, abate Zozima, di narrarti le mie opere vergognose; ma priegoti che mi perdoni, e al tutto ti scoprirò li miei fatti.

[8] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 11, pag. 85.33: molti [[...]] pare che narrino una favola, e una novella di mondo, quando si confessano, sì si confessano sciaguratamente, e sanza dolore...

[9] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 650.16: E qui cade a dire d'uno dubbio che certe molte persone hanno di certi loro atti e opere e costumi e conversazione e ordinazione in orare, narrare e usare sacramenta e altre cose che dubitano che non sia secondo Iddio o bene fatto.

[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 188.12: e [[Perseo]] narra com' egli vide la forma della orribile Medusa nello scudo del cristallo, ch'egli avea nel braccio manco...

[11] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 429.27: Li poeti hanno parlato fittiziamente, ed essemplificatamente nelle sue poetrie [[...]]; e con tali trasformazioni dicono, e narrano con quelli preamboli e circumstanzie, che a colorire la materia hanno fatto bisogno...

[12] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 35.9: Do, cui purrà narrari et cuntari lu straciu di killa nocti, cui suctirrirà li morti, cui purrà apparaiari li lagrimi cum lu travaglu et la fatiga ki fu in killa nocti?

[13] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 111, pag. 223.5: E una delle guardie narrava uno sogno, che avea veduto, al suo compagno in questo modo...

[14] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 62, pag. 442.29: Egli allora parla con lei e forse narra con pietoso stile le passate noie per l' amore di lei ricevute.

[15] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2 argomento, pag. 33.6: E narra Enea, come egli vidde nel sonno Ettor, sanguinoso el viso; e come vidde el cadimento di Troja, e 'l fine di Priamo...

[16] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 38.32: Et perçò lo sovran profeta David, narrando e quintando le gran meraveglie che fon fachie in Egypto e in quel gran deserto, inter gli altri miracoli dixe che lo Segnor de la prea gli saolò de mel.

[17] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 52, vol. 3, pag. 113.17: Come dinanzi promettemmo di dire di maravigliosi avenimenti e casi improvisi che avvengono per le guerre, intendiamo apresso narrare e seguire, però che per cagioni di quelle del nimico spesso si fa amico e dell'amico nimico.

[18] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 3, 32, pag. 58.1: meser lo papa fe' congregar lo povolo a grande solenpnitade, e denanti a tuti narrà lo miracolo de nostra dona...

[19] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 3, pag. 118.33: te prego che retorni a narà-me la vita de questo santissimo paire Beneito.

[20] Cronaca di Venezia, 1350-61 (venez.), Intr., pag. 235.1: Segondo che dise e nara li nostri maçori antigi el fo do Veniexie...

[21] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), II, st. 2.2, pag. 156: Del purgatorio de sopra ho dicto: / chi l'ha oldudo sa bene quelo ch'èl narà .

[22] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 25, 1-15, pag. 642.23: [[Catilina]] fu morto in su quello di Pistoia elli e suo' da' detti Romani che lo seguirono, come narra Sallustio nel Catellinario...

[23] Tristano Veneto, XIV, cap. 611, pag. 558.7: molto serave gran fadiga a dever contar et narar ogni cosa per sinconllo...

[24] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 54.4: Li compagnuni de quisto Dyomedes, secundo che pone e narra Ovidio lo poeta fabulosamente inde li suoy libri, una che se clamao Circes [[...]] sì ll'avesse facta retornare in aucelle et reportate in Calabria per Dyomedes.

[25] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 168, pag. 416.4: Ancora ritornerò pur alla medicina, e al maestro Gabbadeo, del quale a drieto in una bella novella è stato narrato.

[26] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 163.28: Et ad volere narrare lo male che fece Nabuzardan prencepe de la militia del prefato re Nabuchodonosor sopre li figli de Israel foreia cosa longa ad scrivere...

- [Con sogg. inanimato, in partic. un'opera, un testo scritto].

[27] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VII, cap. 28, pag. 123v.11: Et questo vegiamo manifestamente adempiuto in quel profeta et uomo di Dio, come narra el terço libro de' Re... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[28] Ugo Panziera, Epist., 1312 (tosc.occ.), pag. 69v.29: e vangelii la passione narrano ordinata dalla compieta nella quale fece la cena incominciando.

[29] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 177.3: Il secondo libro narra il cadimento e 'l tagliamento di Troja, come i Greci si nascosero mostrando d'andarsene.

[30] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 2.42, pag. 43: Allor tre bestie li tolser lo lume, / cioè la lonza, il leone et la lupa / come narra 'l poetico volume.

[31] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 46.2: In kista parti finixi lu sicundu libru et incummenza lu terzu, lu quali narra li fortuni di lu mari, li quali Eneas sustinni partendusi da Troya.

[32] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 32, pag. 165.27: avea udito che Nordaretto gli aveva ribellato el reame e assediata la Reina ne la torre, [[...]] e molti ne furo morti, sì come el libro de la detta materia narra.

[33] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 1, pag. 124.8: non sofferse lungamente che invano fossero da' giovani petti sapute così alte cose come i laudevoli versi narravano...

[34] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 399, pag. 769.23: il nostro prete disideroso l' animo della reina compieo, e la mano acconcia al sacrificio ne le carni d' Agamenon in morte esercitoe, sì come non meno chiaro il testo che lla chiosa il narra.

[35] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 20, pag. 92.10: Iachi in kistu modernu tempu non è sittatu in killa forma, comu narra kista istoria, ki dichi chi li loru peguri et armenti di bestiami sì li tenianu intra li caverni et li lochi occulti di killu munti...

[36] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 36, pag. 297.4: Perzò che infine mo' la presente ystoria no ave decto nenti de Pirro, [[...]] mo' lo vole dicere et narra che Pirro aveva lo re Pelleo suo avo per parte de lo patre...

- Assol.

[37] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 28.3, vol. 1, pag. 471: Chi poria mai pur con parole sciolte / dicer del sangue e de le piaghe a pieno / ch'i' ora vidi, per narrar più volte?

1.1 Sost.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 8, par. 18, pag. 252.10: di tacere omai dilibero, faccendovi manifesto non essere altra comparazione dal mio narrare verissimo a quello che io sento, che sia dal fuoco dipinto a quello che veramente arde.

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 1, pag. 5.7: Innello narrare le istorie de Romani como te impacci delli fatti de Alisantro?

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 62.16: se trova che [[Iason]] fosse stato morto multo vetoperosamente, la quale morte chà non se declara, cha inpidichyrria lo legere de questa ystoria per lo suo lungo narrare.

1.2 Estens. Far sapere, rendere noto, menzionare; manifestare apertamente.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 1.45, pag. 8: Assai vi narro, se m'avete inteso, / onde lo confessar vi de' piacere / che senza intesa no è bon giudicato...

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 255.22: con coperto viso piangendo e gemendo sofferse d' udire narrare le sue preghiere.

[3] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1376] 24, pag. 354.26: Cristo non si confonde di chiamare i cristiani fratelli, dicendo: 'Narerò e manifestarò el nome tuo a' fratelli miei e nel mezzo della Chiesa ti loderò'».

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 189, pag. 471.3: Lorenzo molto lietamente disse e in principio e mezzo e fine, andando pur d' attorno, non narrando mai né dota né alcuna quantità, dicendo...

1.2.1 Fig.

[1] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 1, pag. 218.1: la palidezza parla quel ch'io patisco, la magrezza il dipigne, e la bianca buccia sozzamente vota di sangue il narra.

1.3 Riferire, esporre in modo dettagliato e prevalentemente in forma orale fatti, eventi, informazioni o messaggi. || Spesso in dittol. con dire.

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 3.12, pag. 592: Ben me noia longo servidore / et om q'ogna causa narra [et erra]...

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 109.13: Et uno servo de Bruto [[...]] narraoli tucto lo facto et incontinente Bruto fece libero lo servo et ordinaolo soa rede et amordora li filii caçao.

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 7, pag. 37.20: E se tu volessi parlare in parlamento o vero in ambasciate, inprima [[...]] de' dire la salutazione, [[...]] poi de' dire e narrare quel che t' è posto in anbasciata...

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 1: Melibeo, nara(n)do p(er) ordine (et) dicendo tucte quelle cose che a llui erano intravenute, dima(n)dò a lloro co(n)siglio...

[5] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 11, pag. 163.3: Narrarono le parole del Papa: onde io a ritrarre sua anbasciata fui colpevole...

[6] Stat. pist., 1313, cap. 36, pag. 197.8: ke lli operari siano tenuti incontenente di notificarlo a' singnori ançiani e al gonfalonieri della giustitia et, narrato e ditto loro lo fatto, li ditti ançiani [[...]], sia licito loro di potere p(ro)cedere sopra quello fatto...

[7] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Paolo, cap. 3, pag. 91.10: Priegoti per carità, che mi narri e dichi in che stato è l'umana generazione e sotto che imperio si regge...

[8] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 84.2: e narra al signore suo Febo come Coronis giacea con uno giovane di Tessalia.

[9] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 451.11: Pari posta giù ogni vergognia, al luogo ove era Elena s' appressimò, sì che se alcuna cosa nascostamente avea mostrato, sotto picciola vocie narrò.

[10] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 3, pag. 166.2: Calatino, prima che Lutazio cominciasse a narrare la sua causa, disse così...

[11] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 11, pag. 192.13: in presencia di tucti li dicti legati, narraru zo ki Dyomedes loru havia cunsiglatu, in kistu modu...

[12] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 68, pag. 229.3: Malvagio e iniquo traditore, [[...]] narra davanti a tutto questo popolo in che maniera il veleno, del quale questa innocente giovane fu accagionata, fu mandato davanti al re -.

[13] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VIII [Phars., VIII, 202-262], pag. 146.14: E no increscha a te che vuoli riparare lo stato di Pompeio [[...]] di narrare le mie parole a' superbi Parthi...

[14] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 6, pag. 49.20: dice Dio per il Salmista al peccatore: Perchè narri tu le mie giustizie, e la mia legge, la quale non vuoi ubbidire?

[15] a Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 24, pag. 302.16: «Veramentre lo nostro Signor xé resuscitado et ello è aparudo a Symon». [35] Et elli li naravano ço che ello li aveva dito in la via...

[16] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 15, pag. 5: Junti li amasciaduri nanti la soa presentia / Et da parte dello popolo desposta la credenzia, / Da presso li narraro tucta la continenzia...

[17] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 922, pag. 411.35: il detto Duca d'Angiò mandava suoi ambasciadori a bocca narrando per Italia le predette cose ed altre assai intorno alla detta materia.

[18] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 13, vol. 1, pag. 321.6: [8] E narrerai e dirai al figliuolo tuo in quello dì: questo è quello che fece a me lo Signore...

2 Descrivere in modo accurato; passare in rassegna, enumerare.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 49, pag. 160.19: Allor Prudenzia [[...]] secretamente si fe' venire gli suoi adversarii, ne la presenza: de' quali narrando lo' i [beni] de la pacie e li mali de la guerra, cominciogli ad confortare...

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 13, pag. 102.4: Se tu li serai mistiere, soppianteratti, (e) sorridendo ti darà sperança, (e) narra(n)doti li suoi beni ti dicerà: "Ke t'è mistiere"?

[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 25.296, pag. 159: In quello cielo empiro / sì alto è quel che trova, / che non ne pò dar prova / né con lengua narrare...

[4] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 168, pag. 872.24: Qui dice che tu non debbi narrare i tuoi difetti, cioè guarda di dire a llei: «io non vorrei più amare»...

[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 4, cap. 30, pag. 272.13: Pietro monaco d' Ibernia, [[...]] sopravenendogli una grande infermità passò di questa vita; e incontanente restituito al corpo narrava e diceva molte pene dello inferno, le quali aveva vedute.

[6] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 313.7: Esemplificato il moto di quelle danze, ora dice [la] sustanzia del loro canto, però che lla forma nè puote narrare, nè essemplificare...

[7] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 267.18: li due Metelli, il Macedonico e il Numidico, li quali furon grandissimo ornamento della patria, con bona perdonanza sofferano d' esser narrati in istretto dire.

[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 35, pag. 176.37: E questo detto, onestamente fatta la debita reverenza, si partì, e con lieto viso tornò alla reina, narrandole gl' impromessi doni.

[9] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 31, pag. 771.16: Deh, se io di costoro le bellezze volessi narrare, come le saprò io dire?

[10] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 13, cap. 3, pag. 294.4: anche l'aglio, ulpico, cipolla, senape, e cunella seminiamo nel modo che narrato è.

[11] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 1.113, pag. 149: allora mi rammenta / narrarti el modo, el come, el quanto io t'amo...

[12] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 63, col. 1.20: Orazione. - Tu beatissimo e altissimo Iddio, il quale se' per natura che narrare non si puote nè mutare.

[13] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 65, pag. 276.20: Or quale lingua sarebbe sufficiente a narrare le mirabili cose di Dio?

[14] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 18.18, pag. 38: Tu fusti graciosa / sovra ugni creatura, / sancta e virtuosa, / çò dise la scriptura, / tanto che per natura / no se poria narare / né coro inmaginare, / sença lo volere de Ieso Cristo.

[15] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 96, pag. 193.17: Compíto ho di narrarti e' gradi delle lagrime e la loro perfezione, e il frutto che riceve l' anima d' esse lagrime...

[16] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 63, pag. 28.17: Ora per narrare alquanti delle famiglie guelfe e ghibelline di Firenze, de' più notabili faremo memoria...

[17] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 10, cap. 12, vol. 3, pag. 221.18: alcuni Falconieri narrano molti modi di governare i falconi, e altre infermitadi venir loro...

2.1 Trattare, illustrare, discutendo o commentando, un argomento.

[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 81.25: Narra Varro philosopho e Ovidio in Faustis e altri sapii ka Roma clamata fo da Romulo, ka Romulus abitao con Tigurio Faustulo e Arcacio...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 3, pag. 137.14: le dette cose ho per vergogna più avaccio recato a memoria, che narrato, acciò che chi nol sa lo invegna, e chi il sa il commendi a memoria.

[3] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 22 par. 17, pag. 93.6: però che sono di sopra assai manifesti, non m'intrametto di narrare la sentenzia de le parti, e però le distinguo solamente.

[4] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 11, pag. 563: Christo Dio omnipotente, / [[...]] / áperimme le labia, visita la mia mente, / infundime facundia, che spedecatamente / la 'ntencione mia poça narrare / et a fine laudabele menare.

[5] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 8, pag. 232.1: Ed è bisogno che noi narriamo la qualitade de la sua generatione, e perché la gragnuola s'ingenera più doppo la primavera e al tempo de' frutti che non fa il verno...

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 22, pag. 58.24: recitando della presente opera la corteccia litterale, con quella insieme narriamo il misterio delle cose divine e umane, sotto quella artificiosamente nascose.

[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), Prologo, par. 2, vol. 1, pag. CIV.18: quando i principj delle cose, che l' uomo s' apparecchia di scrivere e narrare, sono occulti e omessi, il trattato è meno grazioso...

[8] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 29, pag. 759.12: nella quarta parte finge come Beatrice discese a narrare la creazione delli Angnoli...

[9] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Dan 4, vol. 8, pag. 44.17: Questo è lo sogno ch' io Nabucodonosor re vidi; tu dunque, Baltassar, sanza dimora narrami la sua interpretazione...

- [Con sogg. inanimato, in partic. un'opera, un testo scritto].

[10] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 6, pag. 171.14: E anco quella provincia per la sua nobilità engenerò me libro, perché io narrasse e dicesse la composizione del mondo colle sue cascioni, e cose nòve, le quali non se trovavano scritte per altrui...

[11] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 4, pag. 167.13: Quando ragionate sono le due ineffabilitadi di questa materia, convienesi procedere a ragionare le parole che narrano la mia insufficienza.

[12] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 97, pag. 49: Ancor en verità me lo creì, / ke questa gemma à tanta vertù en si, / sì com gne dis e narra la scriptura, / k' el non è mal de sì forte natura / ke no para a l' om pur lato e mel, / se sovra questa gemma è lo so penser...

2.1.1 Sost.

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VIII, cap. 4, pag. 132r.13: quelle cose che 'l divino spirito, riserbando coperte nele Scricture Sancte, à imposte ala meditatione et al'assercitio nostro, [[...]] in tal modo si debbiano proferire a passo a passo et avedutamente, che 'l narrare e 'l confermare rimangna in albitrio di que' che le disputa o riceve. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXVI.12: Quale di queste cose apparecchia via alla vertù? Il narrare le sillabe, e la diligenza delle parole, e la memoria delle favole, e la legge, e la temperanza di versi?

[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 3, pag. 632.8: dia luogo il desiderio a l' opera nostra, purchè laudando volentieri le cose chiare, non manchi la necessaria coscienza del narrare.

2.2 Recare prova o dimostrazione di qsa, attestare.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 5, pag. 89.9: Li numeri, li ordini, le gerarzie narrano li cieli mobili, che sono nove, e lo decimo annunzia essa unitade e stabilitade di Dio. E però dice lo Salmista: «Li cieli narrano la gloria di Dio, e l'opere delle sue mani annunzia lo firmamento».

2.3 [Nell'oratoria che fa capo alla retorica classica e nelle controversie giuridiche:] esporre in modo dettagliato accadimenti o fatti relativi a una causa.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 151.22: Et dice che è partigione quando il parliere à narrato e contato il fatto et e' sì viene partiendo la sua ragione e quella dell' aversario...

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 58, pag. 64.10: Dicono i savi che, a volere lo fatto dirittamente ben narrare, sì fa bisogno che si dica brievemente, e che si dica chiaro e aperto, e che si dica in tal modo che paia vero o verisimile cosa quel che si dice.

[3] Fiore di rett., red. alfa, a. 1292 (fior.>bologn.), cap. 51, pag. 114.20: Narrasione è la seconda parte de la diciria, perché, fatto il dicitore proemio, dì pore la sua narasone, cioè dì narar e dir lo fatto over la proposta sopra ch'egl'intende de dire.

[4] Doc. lucch., 1334, pag. 280.21: A presso notificare et narrare a' decti signori lo luogo u' li decti nimici ora sono posti, e come considerando la debile conditione di Lucca e lo podere de' nimici, li decti nemici ponno continuamente cavalcare sopra Lucca e d' ogni intorno per lo contado...

[5] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 63, par. 38, vol. 2, pag. 113.28: se la podestà [[...]] alcuna monitione, lectera, comandamento overo messe se mandassero [[...]] en la quale overo en lo quale overo per glie quaglie se contenesse, dicessese, alegassese overo se narrasse overo comandasse ke quillo contra el quale se procede non è de la corte [[...]] siano avute e entese le predicte monitione...

[6] Doc. fior., 1344, pag. 81.26: Queste cose dice, narra e domanda non per modo di libello, ma sempricemente exponendo, e domanda che si proceda per voi di piano e di buona equità e breviter e summarie sanza strepito e figura di giudicio.

[7] Doc. sen., 1356, pag. 277.19: Exponsi et narrasi per parte de li huomini de le contrade di Salicotto, e di sancto Salvadore divotamente, che come la discreta Vostra Signoria bene cognosce esse contrade sonno in grande necessità di buona aqua...

[8] a Stat. lucch., 1376, L. II, cap. 2, pag. 78.24: citato lo reo per li messi [[...]] sia tenuto et debia [[...]] rispondere all'actore di quello che gli domanda l'actore, [[...]] semplicemente narrando la verità del facto.

2.2.1 Sost. Parte dell'orazione che contiene l'esposizione dettagliata degli accadimenti o fatti relativi alla causa; lo stesso che narrazione.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 58 rubr., pag. 64.7: Della dottrina ch'è data da' savi nella seconda parte della diceria, che s'apella narrare.

3 Tramandare, riferire per tradizione scritta o orale (con uso prevalentemente impers.).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 10, pag. 295.29: La quale pistolenzia fue sì repentina e grande, che allotta appo Utica in uno die, e per una porta, uomeni giovani più che mille cinquecento morti ne fuoro portati, secondochè si narra.

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 338.11: Non solamente è da proseguire l' umanitade della forte generazione, ma ancora la memoria narrerassi di Pisistrato tiranno d' Atene.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 33.9: E li miracoli di questa Fede e Legge s' incominciarono per fino da Abele giusto figliuolo di Adamo in ciò, che come si narra nel Genesi, Dio miracolosamente mandò certa fiamma di fuoco sopra il suo sacrificio.

[4] Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.), pag. 262.37: Segundo como nara et dise gli maor nostri antigi, el è stado due Venexie...

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 154, Ss. Simone e Giuda, vol. 3, pag. 1341.17: san Simone [[...]] anzi che morisse narrasi che risucitò XXX morti.

[6] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 204.118, pag. 240: Elisabella, qual par che venisse / al conte di Virtù, come si narra, / sposa real<e> tra le lombarde mense / che ampliò la fama in ogni sbarra.

[7] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 147.11: Narrase ancora che nel prencepato de Puglia nacque Achille, che fo homo fortissimo sopre tucti li Greci.

[8] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 9, vol. 1, pag. 300.18: [16] [[...]] io posi te, acciò ch'io mostri in te la forza mia, e sia narrato lo mio nome in tutta la terra.