0.1 narade, narrata, narrate, narrati.
0.2 V narrare.
0.3 Boccaccio, Ameto, 1341-42: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Ameto, 1341-42.
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.7 1 Che è stato oggetto di narrazione, di racconto. 1.1 Che è stato oggetto di un'esposizione di carattere illustrativo o di menzione.
0.8 Speranza Cerullo 07.11.2017.
1 Che è stato oggetto di narrazione, di racconto.
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 17, pag. 724.3: Le donne s'accordano; e però che a varie dee si conoscono serventi, e tutte a Giove, aggiungono che, dopo i narrati amori, pietosi versi della deità reverita da lei canti ciascuna con lieta voce.
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 33, vol. 2, pag. 499.7: Avegna che quello che segue apresso alla narrata pietà di padre e ffigliuolo dopo li sei mesi occorresse, [[...]] contra la forma di nostro ordine giugneremo i tempi lontani.
1.1 Che è stato oggetto di un'esposizione di carattere illustrativo o di menzione.
[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 184, pag. 188.28: [G(allieno)] dixe che 'l se fa empiastro de l[a raìxe soa] che çoa a le morsegaùre venenoxe e che çoa alle passio(m) narade.