SALVADANAIO s.m.

0.1 salvadenaio, salvadenaro, salvodanaio.

0.2 Da salvare e danaio (Nocentini s.v. salvare).

0.3 Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Contenitore per monete. 1.1 [In contesto fig.].

0.8 Rossella Mosti 04.11.2018.

1 Contenitore per monete.

[1] Poes. an. tosc., XIV pm., 15.10, pag. 317: Ma se di opinione io non mi muto, / io mi comprarò un salvadenaro / che in poco tempo credo haverlo impiuto / ad onta d'ogni tristo mercenaro, / ché povertà mi fa render saluto / in via a cui è pegio che somaro.

[2] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 74, pag. 69.1: E' 'gl'è uno salvodanaio che è grosso 4 dita e ttjene 10 lire; vo' sapere un altro salvodanaio che sia grosso 6 dita quanto terrà a quella medexima ragione.

1.1 [In contesto fig.].

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 16, pag. 128.29: Frate, io rispondo che non è vero, anti lo giusto non perde lo bene avuto, però che tutto li è serbato in vita eterna. Unde avegna che elli passi quanto ad uso qui, non però si perde, ma èlli messo nel salvadenaio!