SQUILLO s.m.

0.1 squilli, squillo.

0.2 Da squillare.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 2.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

N L'att. di Jacopo della Lana è una cit. dantesca.

0.5 Locuz. e fras. essere agli ultimi squilli 1.1; tristo squillo 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Suono acuto e vibrante di una campana (che annuncia il termine della giornata). [In contesto fig.:] tristo squillo (con rif. alla condanna eterna). 1.1 Fig. Sussulto vitale. Fras. Essere agli ultimi squilli: essere in punto di morte. 2 Estens. [Rif. alla voce umana:] suono alto e acuto (del canto dei beati).

0.8 Rossella Mosti 15.11.2018.

1 Suono acuto e vibrante di una campana (che annuncia il termine della giornata). [In contesto fig.:] tristo squillo (con rif. alla condanna eterna).

[1] Giannozzo Sacchetti (ed. Sacchetti), a. 1379 (fior.), Il biasimar, che tanto altero fai, 13, pag. 75: Perché di lor non parli, assai mi scorno; / perché, se ben riguardi come questa / gente, falsa e molesta / vivon nel mondo, ch'io non potria dirlo, / ipocriti perduti al tristo squillo.

1.1 Fig. Sussulto vitale. Fras. Essere agli ultimi squilli: essere in punto di morte.

[1] Fazio degli Uberti, Rime d'amore, a. 1367 (tosc.), 6.39, pag. 16: Da l'altra parte il fuoco, in ch'io avampo, / quanto piú mi consuma e piú mi scalda: / non ho lembo né falda, / che come ferro ch'arda non sfavilli. / Sono a li ultimi squilli, / cacciando lei, che fugge a le mie penne / fuggendo piú che Danne inanzi al Sole, / se son ver le parole, / quando, per iscampar, lauro divenne.

2 Estens. [Rif. alla voce umana:] suono alto e acuto (del canto dei beati).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 20.18, vol. 3, pag. 329: Poscia che i cari e lucidi lapilli / ond' io vidi ingemmato il sesto lume / puoser silenzio a li angelici squilli, / udir mi parve un mormorar di fiume / che scende chiaro giù di pietra in pietra, / mostrando l'ubertà del suo cacume.

[2] Gl <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 20, 16-30, pag. 448, col. 1.2: Squilli, çoè alti suoni e acuti.

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 20, 16-30, pag. 563.33: alli angelici squilli; cioè ai canti angelici, cioè poichè finittono li canti dolci come quelli delli angeli, che aveano cantato dinanzi...

[u.r. 26.05.2021]