INVETRIATO agg.

0.1 invetriate, invetrïati, invetriati, invetriato, invirià , invitriatu, 'nvetrïate; a: invetriata.

0.2 V. invetriare.

0.3 a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.): 1; Stat. fior., 1310/13: 1.

0.4 In testi tosc.: a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Stat. fior., 1310/13; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Coperto di una sostanza che conferisce alle superfici le caratteristiche del vetro (lucidità, liscezza, impermeabilità). [Rif. a un vaso:] coperto di uno strato di smalto vitreo. 1.1 Fig. Imbellettato (rif. al viso). 2 Duro e trasparente come vetro. Estens. Ghiacciato. 3 Fig. Paralizzato e inespressivo. 3.1 [Detto degli occhi:] fisso, senza espressione.

0.8 Valentina Nieri 06.03.2016.

1 Coperto di una sostanza che conferisce alle superfici le caratteristiche del vetro (lucidità, liscezza, impermeabilità). [Rif. a un vaso:] coperto di uno strato di smalto vitreo.

[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 72, pag. 31.16: Ripongasi in vaso invetriato e quanto più sta si è miglore.

[2] Stat. fior., 1310/13, Proemio, pag. 11.15: coloro che vendono funi e panno di ginestra e orciuoli invetriati ed ogni generatione d'orci e d'orciuoli, e bicchieri, fichi secchi...

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 377.13: E voglionsi guardare in brunee di terra invetriate dentro, in isciloppo fatto di cassia fistola e di mele o vero di zucchero...

[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 74, col. 1.21: ffa' bollire a llento fuoco in vaso invetriato per meça ora, e poi cola com panno lino bianco sottile...

[5] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 41, pag. 601.14: E kisti cosi misca insembli, e poi li mitti in unu vaxellu invitriatu, cupruta la bucca kí non di poza ixiri lu vapuri ni lu fumu, e lassalu bugliri tantu a lu focu ki conplutamenti torninu in pulviri...

[6] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 48, pag. 61.15: E metese in uno vasello nuovo che no sea invirià , quando el'è trià, e confeta[se] cum el vino, e po se uxa in le mexine de li ogi.

1.1 Fig. Imbellettato (rif. al viso).

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 321-30, pag. 96.2: egli avvenne tra l' altre volte che una mosca sopra il viso invetriato le si pose, avendo ella una nuova maniera di liscio adoperata...

2 Duro e trasparente come vetro. Estens. Ghiacciato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 33.128, vol. 1, pag. 577: E perché tu più volontier mi rade / le 'nvetrïate lagrime dal volto, / sappie che, tosto che l'anima trade / come fec' ïo, il corpo suo l'è tolto...

3 Fig. Paralizzato e inespressivo.

[1] ? Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 20.6, pag. 29: Attenebrati, perduti, gli stenta / la divina giustitia invetriati, / lividi, smorti, co' membri cascati / per la freddura che Lucifer venta.

3.1 [Detto degli occhi:] fisso, senza espressione.

[1] Ricciardo d. Albizzi (ed. Carducci), XIV m. (fior.), Che fate, donne, 70, pag. 144: I suo' belli occhi, che parien duo stelle, / son per lo pianger tutti invetrïati, / che solean piú ornati / esser di luce...

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 10, pag. 93.21: Occhi invetriati bianchi, uomo che si rompe di leggiero e timido.