0.1 invïolata, inviolata, inviolati, inviolato; f: invïolate.
0.2 Da violare 1.
0.3 Poes. an. bologn., XIII: 1.1.
0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.); Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.).
In testi sett.: Poes. an. bologn., XIII.
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Che non ha subito violenze o danni, incolume. 1.1 [Rif. a una vergine, e per antonomasia alla Madre di Cristo:] illibato; non corrotto (anche in contesti fig.). 1.2 [Rif. a enti inanimati o astratti:] intatto, integro (anche fig.).
0.8 Marco Maggiore 11.02.2019.
1 Che non ha subito violenze o danni, incolume.
[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 6, cap. 9, pag. 107.27: ma da ogni parte le matrone sparte in pubblico d'intorno a' templi degli Iddii discorrono [[...]], pregando che la città di Roma togliessero dalle mani de' nimici, e le romane madri e i piccoli figliuoli inviolati servassono.
1.1 [Rif. a una vergine, e per antonomasia alla Madre di Cristo:] illibato; non corrotto (anche in contesti fig.).
[1] Poes. an. bologn., XIII, 14, pag. 9: Corona sij d' imperio a fin or fabricata, / palma precïosissima, stella del mondo ornata, / entro el çardin olentissimo roxa ingarofolata, / humiliata purissima, vïola [in]vïolata.
[2] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 53.10, pag. 84: Di vergene pudica tu nascesti, / invïolata permagnendo in pria / e doppo parto, humil, honesta e pia...
[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, pag. 790.25: ma già il putativo e forse vero [[padre]], [[...]] a vestali vergini [[...]] mi lasciò piccioletta, acciò che quelle, di costumi e d'arte inviolata servandomi, ornassero la mia giovanezza.
[4] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 160.10: Nell'anno della sanctissima, indubitata e gloriosa incarnatione dello altissimo e veracissimo messia Iheso Cristo, figluolo di Dio padre, nel ventre della matutina stella sempre inviolata vergine Maria...
[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 5, vol. 2, pag. 80.19: Ka Iesu Cristu per divina virtuti naxiu, et per divina virtuti exiu di lu ventri di la virgini inviolata.
1.1.1 [Rif. al corpo femminile].
[1] f Nadal, Leandreride, a. 1382-83 (tosc.-ven.), L. 2, c. 16.17, pag. 55: Pudicitia mi stringe ch'io difenda / le membra invïolate; Amor mi isprona / per far ch'io solla al suo servigio attenda... || Corpus OVI.
1.1.2 [Rif. a uno spazio sacro:] non profanato.
[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 10, cap. 20, pag. 479.32: molti di generazione italica, li quali rifiutato aveano di seguitarlo in Africa, e nel tempio di Giunone Lacinia entrati se n'erano, nel delubro insino a quel dì inviolato, sozzamente uccise.
1.2 [Rif. a enti inanimati o astratti:] intatto, integro (anche fig.).
[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 101.1: Et [ancora essendo arso il tempio de la Fortuna rimase inviolata] la statua di Servio Tullio.
[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 32, pag. 780.19: e però con sollicitudine i fuochi nostri che di qui porterai, fa che inviolati servi.
[3] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 10, cap. 25, pag. 486.6: Scipione, ancora che la fede della triegua fosse da' Cartaginesi rotta, la ragione delle genti negli ambasciadori volle che inviolata stesse...