RASSERENARE v.

0.1 rasserena, rasserenava, rasserenò.

0.2 Da sereno.

0.3 Petrarca, T.C. (Vat.Lat. 3196): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Petrarca, T.C. (Vat.Lat. 3196).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Pron. Divenire limpido e calmo (rif. all'atmosfera, al cielo). 1.1 Fig. Liberare la mente da ciò che preoccupa o cruccia (anche pron.).

0.8 Zeno Verlato 27.10.2017.

1 Pron. Divenire limpido e calmo (rif. all'atmosfera, al cielo).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 310.5, pag. 384: Ridono i prati, e 'l ciel si rasserena; / Giove s'allegra di mirar sua figlia...

[2] f Cino Rinuccini, XIV sm. (fior.), 4.2, pag. 91: Chi è costei, Amor, che quando appare / l'aer si rasserena e fassi chiara [[...]]? || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

- Tornare calmo, perdendo di forza (rif. alla corrente di un fiume).

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 876, pag. 382.9: alle quattro ore [[l'Arno]] si rasserenò, e stette infino alle cinque ore d'uno modo, e come si crescè di subito, così ancora mancò...

1.1 Fig. Liberare la mente da ciò che preoccupa o cruccia (anche pron.).

[1] Petrarca, T.C. (Vat.Lat. 3196), 1357-74, 128, pag. 252: Or so come la fronte altrui s' oscura / E rasserena subito in un punto, / E so come 'l pensiero il sonno fura.

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 147.14, pag. 203: Ma freddo foco et paventosa speme / de l'alma che traluce come un vetro / talor sua dolce vista rasserena.

[3] f Cino Rinuccini, XIV sm. (fior.), 21.3, pag. 126: questa è colei che or turba, or rasserena / l'alma, che spesso triema e 'mpallidisce. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.