MAGGESE agg./s.m.

0.1 magese, maggese, maggiese, magiese, magisi, maisi, maysi.

0.2 Da maggio 1.

0.3 Doc. fior., 1274-1310: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1274-1310; Stat. sen., 1308-67.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. assis., 1354-62; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Detto della lana:] ottenuto dalla tosatura delle pecore effettuata nel mese di maggio. 2 [Agr.] Sost. Pratica agricola che consiste nel lavorare un terreno e lasciarlo a riposo, con lo scopo di renderlo fertile per una successiva coltivazione. 2.1 Lavori agricoli svolti nel mese di maggio in un terreno sottoposto a tale pratica. 2.2 Estens. Terreno sottoposto a tale pratica.

0.8 Giuseppe Zarra 26.11.2018.

1 [Detto della lana:] ottenuto dalla tosatura delle pecore effettuata nel mese di maggio.

[1] Doc. fior., 1274-1310, pag. 339.7: Avemo di lana magiese s. XXXIJ d. IIIJ.

[2] Stat. sen., 1308-67, cap. 31 rubr., pag. 178.8: Chi compra lana maggiese in Radicondoli sconti una libra di lana per centenaio.

2 [Agr.] Sost. Pratica agricola che consiste nel lavorare un terreno e lasciarlo a riposo, con lo scopo di renderlo fertile per una successiva coltivazione.

[1] Doc. assis., 1354-62, pag. 342.23: Emprima avemmo cum Vangne cenciaio, lavoratore della mitade del campo che fo de Cangno de Cirelgla de magese, .xii.

2.1 Insieme dei lavori agricoli svolti nel mese di maggio in un terreno sottoposto a tale pratica.

[1] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 101.1: La predicta massaria siminaru li frati, ma da li magisi innanti ndi avi ad fari Andria Cagnazu.

2.2 Estens. Terreno sottoposto a tale pratica.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 6, vol. 2, pag. 133.9: issi vidissiru li soy grassissimi maysi et li soy fertilissimi campi suttamisi al soy alti hedificij?

[2] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 42, par. 1, vol. 1, pag. 420.7: se en la cosa venduta non fossero frutte ma fosse magese, aggia ragione el lavoratore overo cottomatore sopre gl frutte egl quagle sironno enn essa cosa de la state e vendengna che sirà...

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 34, pag. 159.26: Et poi venie(n)te lu t(em)po frigido, lu cavalcatore faccia illo troctare p(er) li campi et p(er) lli maisi et p(er) lla rena a(m)modatam(en)te la demani...

- [In contesti fig, con rif. all'astinenza dai rapporti sessuali].

[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 32, pag. 775.5: però che quello, dalla antichità roso, come la lenta salice la sua aguta parte volgendo in cerchio, nel sodo maggese il debito uficio recusa d' adoperare.

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 154, pag. 366.15: Come costoro udirono questo, tosto tosto s' avacciarono, la sposa vi fu a mezza nona, e questo giovene lavorò il suo terreno che era fatto tanto maggese, come li piacque...