MATTUTINO agg./s.m.

0.1 mactutina, mactutino, matotino, matotinu, mattotini, mattotino, mattutin, mattutina, mattutine, mattutini, mattutino, matutena, matutin, matutina, matutine, matutini, matutino, matutinu, matuttini.

0.2 Lat. matutinum (DELI 2 s.v. mattutino).

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.5.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. lucch., XIV pm.; Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Memoriali bologn., 1279-1300, (1299-1300); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Stat. assis., 1329; Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Stat. castell., XIV pm.; Stat. Montecassino, XIV (luc.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. levare a mattutino 2.3; levare al mattutino 2.3; levarsi a mattutino 2.3; suonare a mattutino 2.2.

0.7 1 Proprio della mattina, relativo alle prime ore del giorno. 1.1 Che avviene durante la mattina. 1.2 [Detto dell'ora:] che segna il passaggio dalla notte alla mattina. 1.3 [Detto di un fiore, una rosa] che sboccia la mattina (anche fig.). 1.4 [Detto di una stella:] che risplende nelle prime ore della mattina. 1.5 [Prov.]. 2 [Eccles.] Sost. Ufficio liturgico, che prevede salmi, letture, orazioni e viene celebrato durante la notte nella prima delle ore canoniche. 2.1 La prima delle ore canoniche dell'ufficio divino, che apre la giornata liturgica. Estens. l'inizio del giorno. 2.2 [Con rif. a una campana:] suonare a / al mattutino: annunciare l'ora della prima liturgia del giorno. 2.3 Levare / levarsi a, al mattutino: svegliarsi nell'ora della prima liturgia del giorno. 3 Lo stesso che mattiniero.

0.8 Giuseppe Zarra 25.11.2018.

1 Proprio della mattina, relativo alle prime ore del giorno.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 15, pag. 141.9: e poi, continuando la sua luce, caggiono quasi come nebulette matutine alla faccia del sole...

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 13, pag. 90v.22: Considerando el mattutino splendido radio del quale vi sento illustrato e la obscura tenebre nella quale insensibilmente deformato agonizzo, non mi distendo in molte parole dire...

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 6.18: Euro si n'andoe all'aurora, e a' regni Nabattei, e in Persia, e a' giughi sottoposti a' razzuoli mattotini: Zefiro s'approssimò alle contrade ove lo sole tramonta...

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 26, pag. 142.12: e in altra parte, già richiedendolo l'ora, si discernevano alcuni prendere lietamente li mattutini cibi...

1.1 Che avviene durante la mattina.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 8, cap. 15, pag. 311.5: le forze cominciavano già a venire meno allo esercito d'Asdrubale oppresso dal tumulto mattutino e costretti prima che essi fermassono i corpi col cibo d' uscire correndo nella battaglia.

1.2 [Detto dell'ora:] che segna il passaggio dalla notte alla mattina.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 1.115, vol. 2, pag. 15: L'alba vinceva l'ora mattutina / che fuggia innanzi, sì che di lontano / conobbi il tremolar de la marina.

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 1, 112-120, pag. 28.12: L'alba; cioè la bianchezza che appare nell'oriente, quando incomincia a venire lo dì, vinceva l'ora mattutina; cioè l'ora del mattino, ch'è l'ultima parte de la notte...

[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.3, pag. 123: Quando la nostra mente contemplando / e quasi divinando / ne l'ora matutina presso il giorno / vede dormendo le cose veraçe, / in simel ora riposando in paçe / nel mio sogno vivaçe / esser mi parve su quel monte adorno / onde Elicona se va derivando.

1.3 [Detto della rosa:] che sboccia la mattina (anche fig.).

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 38.3, pag. 52: Criseida alquanto arrossò vergognosa / udendo ciò che Pandaro diceva, / e risembrava mattutina rosa.

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 391-400, pag. 111.4: La quale, essendo artificiata e simile alle mattutine rose parendo, con teco molti altri naturale estimarono...

[3] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 11, pag. 148.30: rispuose scrivendo, perché non favellava: «L'uomo è rosa matutina, peregrino e viandante e servo de la morte». La rosa matutina su l'aurora s'apre e è fresca e bella...

1.4 [Detto di una stella:] che risplende nelle prime ore della mattina.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 2, pag. 69.6: dico che la stella di Venere due fiate rivolta era in quello suo cerchio che la fa parere serotina e matutina secondo diversi tempi...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 32.108, vol. 3, pag. 536: Così ricorsi ancora a la dottrina / di colui ch'abbelliva di Maria, / come del sole stella mattutina.

[3] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 32, 100-114, pag. 723, col. 1.8: Ch'abbelliva, çoè sí come la stella matutina se radia del sole, cussí san Bernardo, per la grande devotione ch'ave in Nostra Donna, s'abellí e s'inradià da lei.

[4] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 32, 100-114, pag. 845.24: Come del Sol la stella matutina. Fa una similitudine che, così si rallegrava santo Bernardo, ragionando della Vergine Maria, come fa la stella Diana del nascimento del Sole.

- [Come appellativo della Madonna].

[5] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 253, pag. 142: Oi precïosa dama, oi stella matutina, / A planz li mei peccai lo me' cor tu degina, / Azò ke lagremar poëss a tal rüina, / Sí com tu fiv in l'ora dra passïon divina.

[6] Poes. an. urbin., XIII, 13.27, pag. 567: Alta regina matutena stella, / fra tucti i sancti tu ssi' la plu bella...

[7] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 160.10: Nell' anno della sanctissima, indubitata e gloriosa incarnatione dello altissimo e veracissimo messia Iheso Cristo, figluolo di Dio padre, nel ventre della matutina stella sempre inviolata vergine Maria...

[8] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 19.3, pag. 40: Stella clara matutina, / chi resplende plue che die, / sovra ugni altra se' regina, / madre de Deo omnipotente.

[9] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 16.34, pag. 233: Ave, roxa del çardino, / più pretioxa cha oro fino; / in ti venne el sole divino, / chiara stella matutina...

- [Con rif. alla bellezza della donna amata].

[10] Memoriali bologn., 1279-1300, (1299-1300) App. e.5, pag. 94: ché voi sète la stella mattutina / per cui lo meo cor<e> di posar non fina, / e fresca piú che rosa della spina / e collorita...

[11] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 125.3, pag. 291: Ipolita era a maraviglia bella / e di valore accesa nel coraggio; / ella sembiava matutinastella / o fresca rosa del mese di maggio...

- [Come metafora degli occhi della donna amata].

[12] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 11, pag. 253.3: I loro occhi pareano matutinestelle; e le piccole bocche di colore di vermiglia rosa, più piacevoli diveniano nel muovere alle note della loro canzone.

[13] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 12, pag. 707.29: sotto le quali due occhi chiarissimi come matutinestelle sintillanti rimira...

1.5 [Prov.].

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 16, pag. 113.15: E certo no(n) solame(n)te la mala co(n)pa(n)gnia, ma etia(n)dio la mala vicinanza è da schifare, ke sì come si dice volganame(n)te: «Ki à mal vicino, à mal mattutino».

2 [Eccles.] Sost. Ufficio liturgico, che prevede salmi, letture, orazioni e viene celebrato durante la notte nella prima delle ore canoniche.

[1] f Giordano da Pisa, Avventuale fior., 1304-1305 (pis.>fior.), 7, pag. 129.20: E però messer sancto Niccolò [[...]] insino da piccolo s'esercitava tuttodì nell'opere di Dio, tuttodì a la ecclesia, a le messe cotidiamente, al matutino... || Corpus OVI.

[2] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 2, pag. 10.33: La nocte venendo, poy che foro dicti matutini, chisto sancto patre Libertinu andao a lo lecto de lo abbate et demandauli humilmente perdonanza.

[3] Stat. assis., 1329, cap. 2, pag. 165.5: Ordenamo che ciaschuno de la fraterneta nostra degha dire l'ore suoye, cioè per lo matotino vij paternostre, per ciascun'altra hora, cioè: prima, terça, sexta, nona, vespero e compieta, per ciascuna d'esse v e tante avemarie...

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 3, cap. 14, pag. 150.20: e poi la notte essendo egli levato con li frati suoi a dire matutino e lodare Dio, disse loro...

[5] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 10, pag. 258.4: Nell'ora che la sposa ec. Cioè la santa Chiesa si leva a dire il mattutino a Dio, perchè l'ami.

[6] Stat. lucch., XIV pm., pag. 79.19: riceviamo te et l'anima del padre et della madre tua alle messe et mattutini, vesperi et ad tutte l'ore et orationi...

[7] Stat. pis., XIV pm., pag. 5.12: E chi comodamente far lo può, dicali in questo modo: per lo mattutino V pater noster e V ave maria cum gloria patri, per lo vespro simiglantemente V pater nossi e V ave maria cum gloria patri...

[8] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 16 rubr., pag. 613.8: De l'ora in la quale se de' celebrare el matutino.

[9] Anonimo Rom., Cronica, a. 1360, cap. 14, pag. 122.4: Anche odiero tutti li matutini delli religiosi e delle capelle che dereto li sequitano.

[10] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 96.4: E anco nel tempo della detta signoria, Siena fu intradetta, che non ci si dicieva né messa né ma[tu]tino, perché nella Pieve a Schuola vi stava miser Bindo Crozzo de' Talomei...

[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 8, pag. 241.16: quando i monaci, che detto avean matutino, corson colà e conobbero la voce di Ferondo...

[12] Gl Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 34.5: Incontinente sequeten li matutini, czoè laudes, li quali sy sone de cantare quando i(n)co(m)mense l'aurora...

2.1 La prima delle ore canoniche dell'ufficio divino, che apre la giornata liturgica. Estens. Inizio del giorno.

[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 18, pag. 12.7: Dassi il laxativo nel dichinamento dele febri, nell'ora del matotino... || Corpus OVI.

[2] Stat. tod., 1305 (?), pag. 280.22: comandamo che ciaschuno della nostra fraterneta dega diciare inprimamente per l' ora del mattutino XIIIJ patenostri, emperciò che en questa hora el nostro Segnore fo prisu e legato e amaramente battuto per nui peccaturi.

[3] Ugo Panziera, Epist., 1312 (tosc.occ.), pag. 69v.35: Onde alla compieta fece el Signore co' suoi discepoli la cena di sé medesimo in prima comunicandoli. A mattutino fu pigliato. Ad prima battuto.

[4] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1044, pag. 387, col. 2: La vergene gloriosa, / de Jhesu Christo sposa, / de fi' a matotinu / li lesse quisto latino...

[5] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 200.8: dì primo d' ottovere, a ora de mattutino certe Ghelfe de la Citade de Castello ruppero la porta de santo Giuliano de la ditta citade...

[6] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 12, pag. 468.27: Già era l' ora del mattutino, quando Gianson parlò in questo modo...

[7] Stat. castell., XIV pm., pag. 211.31: De le vii hore canoniche le quali dire debono. Dicano tucti frati et sore vii hore canonike, cioè matutino, prima, tertia, sexta, nona, vespero et conpita.

[8] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 83.21: era una notte, vicino all' ora che noi chiamiamo «matutino», venuto a casa sua il predetto Iacopo...

[9] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 11, pag. 28.20: Quando serà matutino, sbruffa quello con vino, la matina vae ad ucellare...

2.2 [Con rif. a una campana:] suonare a / al mattutino: annunciare l'ora della prima liturgia del giorno.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.43, pag. 11: «Corpo, surge, lèvate! ca sona a matutino; / leva su, sonnòcchiate en officio divino...

[2] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 50, par. 2, vol. 2, pag. 395.24: E 'l capetanio possa [[...]] fare sonare la campana del popolo più tardo ke se suone a matutino a la chiesia de sancto Lorenço e più vaccio se a luie parrà ke besogne...

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 144, S. Francesco, vol. 3, pag. 1263.20: E sonando [la campana de' frati in mezzo a] la notte al mattutino, la moglie cominciò a gridare: "Segnore mio, levati e va al mattutino, ché la campana ti chiama".

2.3 Levare / levarsi a, al mattutino: svegliarsi nell'ora della prima liturgia del giorno.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 57.7, pag. 854: O peccatore misero mischino, / debbi laudare lo tuo Creatore; / noiate de levare a matutino / e, conmo debbi, Lui rendare l'ore, / a rengratiar lo Cristo k'è tua luce.

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 19.19, pag. 132: Assai me lievo a mattutino, / all' officïo devino; / terza, nona e vespertino, / poi compieta sto a vegghiare.

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 8, cap. 3, par. 2.97, pag. 260: Levava al matt[ut]ino, e 'nfino all' aurora / Continovava le sue orationi; / Po' si posava alquanto, e dopo questo / A una suo cappella udiva la messa...

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 248, rubr., pag. 281.6: Lo re domanda: perché alcuna gente si levano a mattotino da dormire bianchi e coloriti, e altri palidi e ismalfati?

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 136, S. Maurizio, vol. 3, pag. 1196.11: [domani e] per tutto il tempo de la tua vita, quando tu ti leverai a mattutino, potrai udire la boce sua tra quelle de' monaci che cantano.

3 Lo stesso che mattiniero.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 5, vol. 2, pag. 76.4: Et a kistu intellectu adaptanu tucta la lictera di lu salmu, et dichinu ki kista cerva matutina fu la regina Hester, la quali di matinu orau a Deu per la saluti di lu populu, et pregau lu re da matinu, zoè innanti ki vinissi lu fururi di la dicta sentencia, et fu liberatu lu populu.