SÌNCOPE s.f.

0.1 sincopa, sincope, sincopi, sincopim.

0.2 Lat. tardo syncope, syncopem (DELI 2 s.v. sincope).

0.3 Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.); <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>; Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.).

In testi sett.: Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Nota sincopa.

0.6 N Gli es. del Libro della cura delle malattie e del Libro delle segrete cose delle donne, cit. a partire da Crusca (4) e passati a TB e GDLI, potrebbero essere falsi del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.

0.7 1 [Med.] Perdita dei sensi con temporanea sospensione dell'attività cardiaca e delle altre funzioni vitali; svenimento. 2 [Gramm.] Caduta di una vocale o di una sillaba all'interno di una parola.

0.8 Giuseppe Zarra 01.10.2018.

1 [Med.] Perdita dei sensi con temporanea sospensione dell'attività cardiaca e delle altre funzioni vitali; svenimento.

[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 33, pag. 117.20: una infirmitate la quale li Grechi chamanu sincopi - e kista infirmitate è quandu lu malatu non sente...

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 3, cap. 33, pag. 199.3: avendo una grandissima infermità, la qual li medici chiamavano sincopa, per la quale io era in continua angustia e pericolo di morte...

[3] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 6, cap. 15, vol. 2, pag. 251.29: Contro alla sincope si dia sciroppo fatto del sugo suo e di zucchero. || Corpus OVI.

[4] Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.), Dela utilitade e nosimento del ba(n)gno, pag. 22.1: Ma passando lo modo in caliditade, vasta le forçe e conduse a sincope e fa spavento in la m(en)te (e) ancor fluxo de sangue...

[5] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 33, pag. 206.30: abiando mi una gravissima infirmitae la qua li mighi iama sincopa, per la qua era in continua angustia e in perigo de morte...

[6] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 332.6: il quale alcuni chiamano difetto di quore, altri isfinimenti, e altri l' appellano sincopim o vero extasim.

[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [35.2], pag. 44.22: Sincope vuol dire, quando la vertù de l'homo caçe subitamentre a terra.

[8] f Libro della cura delle malattie: Non di rado sono afflitti da sincope di cuore. || Crusca (4) s.v. sincope.

[9] f Libro delle segrete cose delle donne: Viene la sincope del cuore cagionata dall'utero. || Crusca (4) s.v. sincope.

- [Con valore appositivo].

[10] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 30, pag. 141.8: Et standu Iordanu in Saragusa, sua chitati, la quali appi di lu patri, et illu fu infirmu di una febri sincopa.

2 [Gramm.] Caduta di una vocale o di una sillaba all'interno di una parola.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 16, 91-105, pag. 437.36: si chiamano domni, che tanto avviene a dire quanto domini; ma cavasene quello i, per una figura che si chiama in grammatica sincopa.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 24, 40-54, pag. 575.35: [[scil. i Lucchesi]] parlano dando accento all'ultime sillabe che non si dè, tirandole a le precedenti e facendo sincope, dovendo dire bonaiuto dicono boiuto...