STARNA s.f.

0.1 estarne, istarna, istarne, starna, starne, starni; cfr. (0.6 N) scarna.

0.2 Etimo incerto: prob. got. *starna (Nocentini s.v. starna).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Schiatta Pallavillani, XIII sm. (fior.); Stat. sen., 1301-1303; Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.); Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti); Stat. lucch., 1362.

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Doc. spolet., 1360.

0.6 N La forma scarna in Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 25, col. 1.5 («R(ecipe) sugo di cilidonia et di finocchio e di ruta an.; fiele di beccho e di scarna an.» è verosimilmente una lettura erronea per starna.

0.7 1 [Zool.] Uccello galliforme dei Fasianidi (Starna perdix) di colore grigio con fasce scure sul dorso. 1.1 Carne dell'uccello, giudicata assai pregiata. 2 [Zool.] Lo stesso che pernice.

0.8 Giuseppe Zarra 22.10.2018.

1 [Zool.] Uccello galliforme dei Fasianidi (Starna perdix) di colore grigio con fasce scure sul dorso.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 8, pag. 15.28: E la figura de la galina avarea a significare tutti li ucelli c'hano alcuna similitudine colla galina, come so' fasciani e starne e cotornici e quailie e quelli che beccano li granelli.

[2] Schiatta Pallavillani, XIII sm. (fior.), 50a.12, pag. 180: Specialemente a cui l<o> senno è richesto, / aquistar non ne può altro che 'nganno; / ché, come starna si pilglia a capanno, / perché del sen sète molto dischesto, / sò c'avete travalglio e briga e dano!

[3] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 4, pag. 12.11: La prima volta si vuole mandare alle starne anzi ch' a altri uccelli...

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 79, vol. 2, pag. 265.10: Anco, statuimo et ordiniamo che neuno al giuoco de lo scudicciuolo, presso a la città di Siena per sei millia, possa giuocare al detto giuoco o vero pilliare alcune starne...

[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 21, pag. 53.15: E la sera Dio mandò un vento, con lo quale venne tanta multitudine di starne, che coperseno tutto quello populo e lassavansi pigliare...

[6] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 57, pag. 311.2: Starna ène uno ucello lo quale ène ispesso chiesto im preda et in ucellagione. Et ciò sì ène per la bontiade di sua carne.

[7] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Giovanni, pag. 40.10: Avea il beato Giovanni una istarna viva, e tenendola alcuna volta in mano, e lasciandola, e facendone festa, uno giovane, ch'andava uccellando, se ne fece grande beffe, e disse a' suoi compagni: vedi quel vechio rinbanbito che si trastulla colla istarna viva!

1.1 Estens. Carne dell'uccello, giudicata assai pregiata.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 5, pag. 18.9: E la reina presenta a T. istarne e ffagiani e due paoni arrostiti, ma T. di neuno non mangiava...

[2] Stat. sen., 1301-1303, cap. 33, pag. 23.15: Lo paio de le starne, J denaio kabella; et passagio J denaio.

[3] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 8.6, pag. 412: nelle cantine li ghiacci vaiani, / e man e sera mangiare in brigata / di quella gelatina ismisurata, / istarne arrosto e giovani fagiani, / lessi capponi, capretti sovrani...

[4] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 338, pag. 573: Modo me resta a dicere dell'aucelli salvagi, / che starna tucti pássalle per sentença de sagi; / fasane stare poteno colle starne in paragi...

[5] Dante, Rime, a. 1321, 27.2, pag. 27: Ben ti faranno il nodo Salamone, / Bicci novello, e' petti de le starne, / ma peggio fia la lonza del castrone, / ché 'l cuoio farà vendetta de la carne...

[6] Stat. fior., XIV pm. (3), pag. 153.17: a ciaschuno di loro una pessa di carne di peso di lr. otto al più e uno cappone overo due starne overo uno paparo...

[7] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 22, pag. 189.37: Questo dichiarato che sopra tagliere d'arrosto non possa esser dato o avuto se non solamente uno cappone con torta o uno papero con torta, o uno paio di starne con torta...

[8] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 63.19: molti altri buoni cibi sono da dare, i quali generino sangue, siccome sono galline, starne, fagiani, agnielli annuali, pesci buoni et grassi et altre simiglianti cose.

[9] Doc. spolet., 1360, pag. 34.50: It(em) pro v starne.

[10] Stat. lucch., 1362, cap. 19, pag. 96.24: E possasi dare arrosto, cioè per tallieri tra du' persone, per la segonda vianda una pessa di carne, o vero uno pollo grosso, o vero du' pollastri, o du' pipioni, o un pipione e un pollastro, o du' starne, o una starna e un pipione, o una starna e un pollastro, o du' tortore e un pollastro...

[11] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 212.174, pag. 268: Rade volte le starne / Manduca chi le piglia.

2 [Zool.] Lo stesso che pernice.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 24, pag. 126.1: Il dente cavallino è veleno a l'omo, e la perdice, cioè la starna, se ne notrica quando ne trova.