STARNUTO s.m.

0.1 istarnuto, starnuti, starnuto, sternuti.

0.2 Lat. tardo sternutum (DELI 2 s.v. starnutare).

0.3 Milione, XIV in. (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Milione, XIV in. (tosc.); Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.).

0.7 1 Atto respiratorio involontario consistente in una profonda inspirazione seguita da un'espirazione rapida e rumorosa, che si credeva provenire dal cervello per espellere gli umori in eccesso. 1.1 [Come oggetto di divinazione]. 2 [Bot.] Pianta che ha proprietà di indurre lo starnuto.

0.8 Giuseppe Zarra 22.10.2018.

1 Atto respiratorio involontario consistente in una profonda inspirazione seguita da un'espirazione rapida e rumorosa, che si credeva provenire dal cervello per espellere gli umori in eccesso.

[1] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 15.1, pag. 731: I' truovo molti amici di starnuto, / e chi di «Bene andiate» e «Ben vegnate», / chi di profferte e piccole derrate, / mostrando ognun ver' me il volere acuto.

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 6, cap. 81, vol. 2, pag. 303.29: Contro alla superflua umidità del cerebro, sì come nella letargia, si provochi lo starnuto con la polvere del suo seme posta alle nari. || Corpus OVI.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 10, pag. 394.31: E parendogli che di quindi venisse il suono dello starnuto, aperse uno usciuolo il qual v'era...

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 297, rubr., pag. 324.10: Lo re domanda: lo starnuto onde viene, e come lo potrebe l'uomo tenere?

1.1 [Come oggetto di divinazione].

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 170, pag. 261.3: Elli guatano ad agure più che uomini del mondo e più ne sanno, ché molte volte tornano adietro di loro viaggio per uno istarnuto [o] per la vista d'uno uccello.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3620, pag. 340: «Or questi chiromanti / Ed aruspici, e quando l'occhio sbatte, / Voglio saper come di loro canti; / E se starnuto è segno d'accidente, / E incontrare animali e vecchie e matte / E cieco e zoppo e chi di guercio sente».

2 [Bot.] Pianta che ha proprietà di indurre lo starnuto.

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 49, col. 2.25: Esperimento usato da M. P.: in tale passione purgare com pilole fetide e di castoreo e di starnuto, che è molto utile allo omore flematicho cessare e chacciarlo via...