VENAZIONE s.f.

0.1 venacione, venagione, venasion, venaxone, venaxuni, venazione, venision; f: venagioni.

0.2 Lat. venatio, venationem (DEI s.v. venatore).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7.

In testi sett.: Framm. Milione, XIV pm. (emil.); Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari (ed. Follini), 1355 (perug.).

In testi sic.: Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.).

0.7 1 [Caccia] Pratica che consiste nel cercare, uccidere o catturare animali, caccia. 1.1 Oggetto dell'attività di caccia. 1.2 Insieme degli animali braccati e catturati nella caccia.

0.8 Giuseppe Zarra 26.11.2018.

1 [Caccia] Pratica che consiste nel cercare, uccidere o catturare animali, lo stesso che caccia.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 9, pag. 319.5: con ciò sia cosa che 'l pescare sia sotto l'arte della venagione e sotto suo comandare, e lo conoscere la vertù nell'erbe sia sotto la medicina o vero sotto più nobile dottrina.

[2] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 13, pag. 512.3: Illi èno idolatri et èno molto salvadighi; e viveno de venaxone de bestie e sì se vesteno dele core dele bestie che illi prendeno...

1.1 Oggetto dell'attività di caccia.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 13, pag. 227.1: E secondo che si conviene 'l lupo coll'agniello, così si conviene lo peccatore col giusto; e secondo che le bestie del bosco sono venazione del leone, così sono i poveri di ricchi...

1.2 Insieme degli animali braccati e catturati nella caccia.

[1] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XXI, ep. 110, pag. 73, col. 4.57: Tu tti diletti di vedere messe per ordine dinanzi da te le venagioni e le selvaggine prese in terra e in mare, delle quali alcuna di tanto più agrada e piace, quanto più fresca è portata alla tavola... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Dom. Scolari (ed. Follini), 1355 (perug.), par. 110.47, pag. 10: Noi piglián dilletto: / De questa venasion noi ci pasiemo, / E vestimenta e altro no volemo.

[3] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 207.22: Item avi ad fari ipsu Andria di tucta la rendita di Mulocca di lu annu di la xiiij.a ind. innanti inclusive, zo esti di li siminati et di li herbagi et di venacione et di la cabella di la aqua.

[4] Tristano Veneto, XIV, cap. 328, pag. 294.11: E chusì se deletava et solaçava Tristan e sbanbolava ora in le chace ora a prender ora a portar a mandona Isota la soa venision.

- [Destinati all'alimentazione umana].

[5] Libro fiesolano, 1290/1342 (tosc.), pag. 39.34: Et ancora per a quel tempu era el paiese molto abondante di venagione et d' ucellagione et anquo di pesci sanissimi...