VITELLA (1) s.f.

0.1 vedela, vidella, vitela, vitelglie, vitella, vitelle, vitellie.

0.2 V. vitello 1.

0.3 Doc. castell., 1261-72: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. pist., 1300-1; Doc. fior., 1274-1310; Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.); Doc. sang., 1325; Doc. cort., 1315-27; Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362; Doc. amiat., 1368.

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>.

In testi mediani e merid.: Doc. castell., 1261-72; Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.); Doc. assis. (?), 1354; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Doc. palerm., 1380.

0.5 Locuz. e fras. vitella di latte 1.2; 1.3.1.

0.7 1 [Zool.] Giovane femmina dei bovini, considerata dalla nascita fino a circa un anno di vita. 1.1 [Come vittima sacrificale]. 1.2 [Zool.] Locuz. nom. Vitella di latte: vitella non ancora svezzata, lattante. 1.3 Estens. Carne dell'animale macellato.

0.8 Giuseppe Zarra 21.09.2018.

1 [Zool.] Giovane femmina dei bovini, considerata dalla nascita fino a circa un anno di vita.

[1] Doc. castell., 1261-72, 5, pag. 24.9: XIIIJ li. e X s. per le tre parti de J bo e J vaka e J vitella...

[2] Doc. pist., 1300-1, pag. 260.1: Ebi da Michele Factobeni, p(er) lui Ugholino Giu(n)te, che gli ebbe d'una vaccha (e) d'una vitella...

[3] Doc. pist., 1294-1308, pag. 135.24: Alogai a Manoço Ubertini di Musciello ed a Diotaiuti Novelli da La(n)pore(c)chio uno paio di va(c)che in soccio ed una vitella a p(ro)de ed a da(n)no di loro e di me, le quale bestie chostaro lib. xxx...

[4] Doc. fior., 1274-1310, pag. 321.16: Simone Donati nostro lavoratore ci de dare, i· mezo aghosto anno LXXXVJ, lb. XXIJ s. XIIIJ per una vaccha e una vitela.

[5] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 88.14: Ché io abbo udito cantare un chanto d' una donna ch' aveia una molto bella vitella ch' el' amava tanto che non la vorebe avere perduta per neuna chosa...

[6] Doc. sang., 1325, pag. 93.4: Tute l'altre bestie così dentro come di fuore si paghi: Bue, vaccha e vitella maggiore d'uno anno, mulo, ronçino o vero ronçina per ciaschuno anno...

[7] Doc. cort., 1315-27, pag. 64.14: Ranaldo de Canbio da Chasale dea dare xxij li. per la metà de ij vache e ij vitelglie...

[8] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 26, 76-87, pag. 549, col. 2.26: Imbestiate scheggie fo quello istrumento ligneo, nel quale ella entrò, cuverto della scorça della vidella, sí com'è dicto in lo XII. Cap. del'Inf...

[9] x Doc. pist., 1339 (2), pag. 147: Per charne di vitella s. 6.

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 94, vol. 3, pag. 200.15: Bisognava l'anno IIIIm tra buoi e vitelle...

[11] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 18, pag. 111.10: che esso avea molte vitelli e vitelle femmene e mandàvele per tutta sua terra...

[12] Doc. fior., 1360-63, pag. 182.28: comperò messer l'abate a Prato da Piero Bonini una vitella viva che costò fiorini vj d'oro...

[13] Doc. amiat., 1368, pag. 103.30: It. àne i(n) soccio dal d(e)c(t)o Andrescangnio di Co(n)tingniano una vaccha la quale àne una vitella d'a(n)no e l' altra d' oga(n)no.

[14] Doc. palerm., 1380, 4, pag. 242.7: dinari XX. la carni di la vitella, rotulu unu: dinari XXIIIJ.

1.1 [Come vittima sacrificale].

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 74, pag. 171.11: E zo significava lo so agnelo de Pascha e soa vedela rossa e so becho li quai illi usaveno in li soy sacrifitii.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 63, S. Jacopo minore, vol. 2, pag. 578.26: Ne la detta festa una vitella, ch'era menata a sacrificare fra le mani de li ministri, subitamente parturìo una agnella.

1.2 [Zool.] Locuz. nom. Vitella di latte: vitella non ancora svezzata, lattante.

[1] f Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 184.13: la schiena [[scil. della giraffa]] corta, le gambe dinanzi lunghe circa quattro braccia, il collo altrettanto, la testa come vitella di latte e corna vestite di pelle come quelle del cavriolo. || Corpus OVI.

1.3 Estens. Carne dell'animale macellato.

[1] Doc. fior., 1348-50, pag. 148.23: Portò e anoverò Chafaggino di Gherardo, i quali si spesono in vitella e capponi e tutt'altre cose da mangiare, ecettone confetti e spezeria e cera...

[2] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 22, pag. 189.30: Et se nel desinare delle nozze si darà vitella non si possano dare altre carni con quella, et la pezza della vitella non possa essere di maggiore peso di sette libbre...

[3] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 126.28: E poi e' signori Nove lo presentaro di XX saccha d'orzo e X chabioni di vino e X vitelle e molti chonfetti e cera e pane...

[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 847, pag. 192: Dece denari la libra de quillo tosorato; / Cara era la vitella et lo porco salato, / Et lo pesce anco caro, sì como abi stimato.

[5] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 46.212, pag. 879: ché dove avean capponi e le pernice, / la vitella e la torta con l'arrosto, / hanno per cambio il porro e la radice.

1.3.1 Locuz. nom. Vitella di latte: carne dell'animale macellato, giudicata assai pregiata.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 301-10, pag. 93.14: Le quali non in iscodella, ma in un catino, a guisa del porco così bramosamente mangiava come se pure allora dopo lungo digiuno fosse della torre della fame fuggitasi. Le vitelle di latte, le starne, i fagiani, i tordi grassi [...] non curo di dirti.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 56, vol. 1, pag. 391.10: La carne del porco sanza gabella libre XI il C, il castrone danari XXVIII in XXX la libra tutto l'anno. Vitelladi latte montò di danari XXXII in XL danari la libra...

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 159, pag. 383.6: e le pezze della vitella di latte, che erano tese per lo desco, furono tutte peste, e convertironsi in pezze di vitella di loto.

[u.r. 03.02.2020]