VITELLO (1) s.m.

0.1 vedello, veègi, veel, veèlo, vetello, vidello, videlo, vitegli, vitel, vitelgli, vitelli, vitello, vitellu, vitiello.

0.2 Lat. vitellus (DELI 2 s.v. vitello 1).

0.3 Doc. fior., 1277-96: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1277-96; Doc. pist., 1300-1; Stat. pis., 1302; Stat. sen., Addizioni p. 1303; Doc. sang., 1325; Doc. cort., 1315-27; Simintendi, a. 1333 (prat.); f Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, a. 1360; Doc. castell., 1361-87; f Apologhi reat., XIV.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. vitello d'oro 1.8; vitello dell'oro 1.8; vitello di latte 1.4; vitello grasso 1.7; vitello lattante 1.4.

0.6 A Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.): Bovecello de Vitello; Stat. perug., 1342: Bovecello de Vitello.

0.7 1 [Zool.] Giovane maschio dei bovini, considerato dalla nascita fino circa a un anno di vita. 1.1 [Come vittima sacrificale]. 1.2 [Zool.] Vitello di latte, lattante: vitello non ancora svezzato. 1.3 Estens. Carne dell'animale macellato. 1.4 [Con rif. alla pelle, al cuoio]. 1.5 [Con richiamo alla parabola evangelica del figliol prodigo (Lc, 15, 23):] vitello grasso. 1.6 [Con rif. al mito di Pasifae]. 1.7 [Come simbolo dell'evangelista Luca]. locuz. nom. Vitello grasso. 1.8 Vitello d'oro: idolo, con le fattezze dell'animale, adorato dagli Ebrei durante la permanenza di Mosè sul monte Sinai.

0.8 Giuseppe Zarra 21.09.2018.

1 [Zool.] Giovane maschio dei bovini, considerato dalla nascita fino circa a un anno di vita.

[1] Doc. fior., 1277-96, pag. 431.14: Ànne dato Chammo lb. XVIIIJ dies ventisei intrante luglio, che nn' avemmo X fiorini d' oro, che lli ebbe di suoi vitelli.

[2] Doc. pist., 1300-1, pag. 258.13: Ebi da <Nuccio> Stefano Giovan(n)i, che gli ebbe d'una vaccha (e) d'uno vitello, dì s(oprascric)to, lb. xxvj s. x.

[3] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 60.5: Vitello e bufalatto, J denaio l'uno.

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 73, pag. 357.5: Tutti i filosofi dissero che questi mentì, che disse che da cielo piove il vitello.

[5] Doc. pist., 1294-1308, pag. 136.22: Vendeo Guiducio le vacche e i vitelli che avea in socio da me lib. xxi e s. v...

[6] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 279.21: Tu solevi lisciare il vitello, il quale, ora ch'è fatto toro, tu temi...

[7] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 813, pag. 70: Dentro ni fuory de soa maxon, / O' ch'ello avesse possession, / En villa, in borgo ni in chastello / No lly romaxe vacha ni vedello, / Piegore, cavre ni çumente, / Che no morisse subitamente.

[8] Doc. sang., 1325, pag. 92.20: Inprima, bue, vaccha, vitello maggio d'uno anno, per ciaschuno s. tres.

[9] Doc. cort., 1315-27, pag. 44.22: Anco una vaccha robbia con doi vitelgli e uno camarone lj. xxxviij s. xv.

[10] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 60, vol. 3, pag. 102.6: Della generazion de' buoi son quattro gradi d'età. La prima è quella de' vitelli: la seconda è quella de' giovenchi, la terza de' buoi novelli... || Corpus OVI.

[11] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 6, cap. 7, pag. 195.3: Aguale, secondo che Margo dice, si voglion castrare i vitegli, quando sono in tenera etade, stringendo loro i granelli con legno fesso...

[12] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 18, pag. 111.10: che esso avea molte vitelli e vitelle femmene e mandàvele per tutta sua terra...

[13] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 241.21: Et forundi mircati vitelli nostri et di Iohanni di Bandinu c.

[14] Doc. castell., 1361-87, pag. 180.15: Ite(m) Maragino e Gionta doi vacche co(n) doi vitelli extimati e(n)fra l'u(n)o (e) l'altro fio(r)ini dicesette d'or(o).

[15] f Apologhi reat., XIV, 12.11, pag. 674: «Guarda, figlu, al buove et a lu vitello, / che va pascendo mentre è piccollello. || Corpus OVI.

1.1 [Come vittima sacrificale].

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 53, vol. 1, pag. 134.9: Egli fu mandato a Ieroboam, che sacrificava i vitelli a Dio...

[2] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 5, 43-54, pag. 117, col. 2.8: po', in processo de tempo, s'oferea l'agnello e vitello etc., sí che, secondo la diversità di tempi, se oferiva e sacrificava diverse cose.

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Aconzio, pag. 196.35: gl' Iddii non si rallegrano degli ammazzati vitelli, ma del mantenimento della promessa fede.

[4] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 83, pag. 376, col. 1: omne hom che ricco era / tenga cotal manera, / che degia allu templu gire / ciaschuno ad offerire, / chi vove et chi vetello, / chi castrato et chi agnello / oy altra bestia grossa, / secundo como se possa...

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 187.6: La vacca fue morta a onore di Pallas; lo vitello a onore di Mercurio; lo toro a onore di Giove.

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 100.3: Et standu accussì, vai a viniri Deyphebe, la figla di Glaucu, sacerdotissa, et dissi ad Eneas kisti paroli: «O Eneas, auchidi et ammaza VII vitelli et autritanti pecuri».

1.1.1 [Come vittima nei riti di divinazione].

[1] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 20, pag. 366.30: Pompeo domandollo da lui, se verrebe a battaglia con Cesere, e chi vincerebbe: tolse uno vitello, e apropriò la parte destra a Cesere, e la sinistra a Pompeo, poi l'aperse dentro, e trovò tutte le 'nteriora dal lato sinistro putride e verdi, dal lato destro tutto il contradio...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 136.24: e Prusa rispundendu que li intramalgi di li sacrificij non laudavannu que la batalya se facissi: «Tu donca - dissi issu - voy ananti cridiri ad una carnicella di vitellu ca ad unu imperaduri vetranu?».

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 75, pag. 234.19: uccise con la sua mano un giovane vitello, le cui interiora con divota mano ad onor di Venere mise negli accesi fuochi.

1.2 [Zool.] Vitello di latte, lattante: vitello non ancora svezzato.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 143.32: Ma dovete sapere che lla charne del bue si diversi[fi]cha secondo il tenpo ove l'uomo la truova, sì come charne di vitellodi latte, che dona migliore nodrimento e meglio si quocie...

[2] Anonimo Rom., Cronica, a. 1360, cap. 23, pag. 218.22: Lo cuorpo dello legato fu opierto. Grasso era drento como fussi vitiellolattante.

1.3 Estens. Carne dell'animale macellato.

[1] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 99, pag. 566: In tal tiempo convenese de mandicar çiabrelli, / galline grasse e tenere e papari novelli, / castrati grassi e giuvene, saginati vitelli, / e poi de chesto gióngonce de non mangiare uelli...

[2] Stat. mess., c. 1338, pag. 62.2: volglanu fari vindiri in una putiga quillu iornu di quisti mayneri di carni, zo esti carni di porcu, boy, vitelli, becki, crapi, pecuri, agnelli, chaurelli et muntuni...

[3] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 46.154, pag. 877: similemente vitelle e vitelli / ed altre carni, e molti cittadini / chi compera di queste e chi di quelli.

[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 18, vol. 1, pag. 89.4: [8] E arrecoe butiro e latte, e lo vitello che avea cotto...

1.4 [Con rif. alla pelle, al cuoio].

[1] Stat. pis., 1302, cap. 38, pag. 970.21: Et iuro, che non comperrò alcuno cuoio grande u cigulo d'alcuna bestia o vitello, lo quale non fusse scorticato, u de la bestia et vitello levato...

[2] Stat. sen., 1329, cap. 51 rubr., pag. 315.1: Salvo che del pelo e carniccio de le cuoia, de' manzi e vitegli, colui di cui fussero le decte cuoia non abia nè avere debia alcuno denaio...

[3] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 91.16: Or sapié che le rosse sì è bone contra lo mal de la luna e contra la smania e contra antigo langor e rende l'omo che la porta sovra si ligada in pelle de un vedello piçiollo ello e graçiosso e fachondo in parllar e plaxente.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 275.14: Cuoia di vitelli che pesi da ruotoli 15 in giuso l'uno, 4 1/2 doble per centinaio di cuoia...

[5] f Stat. lucch., 1376, L. IV, cap. 79, pag. 170.19: Et niuno calsoraio possa tenere in sua bottegha propria vel conducta alcuno lavorio lavorato o vero compiuto di coiame cordovano nel quale sia mischiato o vero adgiuncto o vero cucito insieme coiame di vitello o vero di vacha... || Corpus OVI.

1.5 [Con richiamo alla parabola evangelica del figliol prodigo (Lc, 15, 23):] vitello grasso.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 17, pag. 143.8: La quarta cosa che fa Dio ai peccatori che vogliono tornare ad penitentia et ad quelli che tornano sì è cibi preparationem, l'apparecchiamento del cibo, però che apparecchia loro lo vitellograsso.

[2] Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 15, pag. 266.11: To frare xé vegnudo et to pare à morto lo vidello che era ingrasado per la alegreça che ello l'à reçevudo sano et salvo -.

[3] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 98, pag. 276.22: Ma questo tuo figliuolo da che à divorata la parte sua colle meretrici è venuto, e tu gli ài ucciso il vitello grasso.

[4] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 20.196, pag. 142: et vitel grasso se aduca et presenti / presto al macello, ch'eo voglio far noççe...

1.6 [Con rif. al mito di Pasifae].

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 12, pag. 129.10: alcuna reina, nominata Pasiphe, moglie de[l] re Minòs di Creta, per sua luxuria con un vitello istare carnalmente s'accese...

1.7 [Come simbolo dell'evangelista Luca].

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 151, S. Luca, vol. 3, pag. 1306.23: santo Luca è figurato nel vitello, trattando del sacerdozio di Cristo...

1.8 Vitello d'oro: idolo, con le fattezze dell'animale, adorato dagli Ebrei durante la permanenza di Mosè sul monte Sinai.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 52, pag. 60.8: Ivi mi cruciarono in molte maniere a l'aqua del Contraditto e al vitello ch'egli fecero per adorare, e io tuttavia gl'aiutai e difendei contra tutte genti, ché io misi tutti i lor nemici in tra lor piedi.

[2] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 6, pag. 28.7: [[scil. Dio]] ammazzò del popolo ventitre mila di quelli che avevano fatto e adorato il vitello, secondo che si legge nell' Esodo.

[3] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 9, pag. 57.10: E così fecero uno vitello d' oro conflatile, e fecergli sacrificio, e ballorongli e inginocchiorongli innanzi. Onde Iddio adirato gli lasciò acciecare...

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 62.17: ma chomo deslegal e falci e traitori e descognossenti e ingrai de tanti benefitij hi fèn soa testa e chò lo veel de l'oro e adoròn per De' un ydolo somegliante al mançol chi romegha e mangia erba e fen...

[5] f Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 194.29: in quello proprio luogo dove il popolo d'Israel pose il vitellodell'oro quando gittorono le loro anella nel fuoco, che per operazione diabolica diventò un vitello d'oro, il quale tennono e adorarono per Iddio. || Corpus OVI.

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 19, 106-120, pag. 508.26: come fece lo popolo d'Israel, quando nel diserto fece lo vitello dell' oro, et adorollo mentre che Moisè stette 40 dì sul monte Sinai a ricevere la legge che Dio li dava, che il popolo dovesse osservare.