VULNERATO agg.

0.1 ulnerato, vulnerata.

0.2 V. vulnerare.

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 2.

0.4 In testi tosc.: Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 [Med.] [Detto di una parte del corpo:] che ha subito lacerazioni o contusioni, ferito. 2 [Detto dell'anima, in senso fig.].

0.8 Giuseppe Zarra 09.09.2018.

1 [Med.] [Detto di una parte del corpo:] che ha subito lacerazioni o contusioni, ferito.

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 73, col. 2.31: El sengnio di salute si è quando comincia apparere nel cerchio dello occhio ulnerato biancheçça e poi che è sanata la piagha rimane nel luogho ulnerato la biancheçça...

2 [Detto dell'anima, in senso fig.].

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 45.12, pag. 176: Puoi vene como medeco ne l'alma suscitata: / confortala ed aiutala, ché sta sì vulnerata; / le sacramenta ponece, che l'hanno resanata, / ché l'ha cusì curata - lo medeco ammirato.

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 45, pag. 139.17: l'anima diventi una cosa col suo diletto sposo, e che tutta di lui stia ebbra e calda e vulnerata, che la sua conversione possa essere sempre nel cielo, come dice l'Apostolo Pavolo.