CANTARE (2) s.m.

0.1 cantar, cantar', cantara, cantare, cantari.

0.2 V. cantare 1.

0.3 Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); f Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Amore di Gesù, XIV in. (ver.).

In testi sic.: Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.7 1 Componimento poetico, in partic. in quanto affidato all'esecuzione musicale o alla declamazione. 1.1 Parte o sezione di un poema. 1.2 Fig. Discorso adulatorio, ammaliante e ingannevole. 1.3 Componimento cantato, in partic. di carattere religioso o con destinazione liturgica. 1.4 Poemetto in ottava rima di carattere narrativo, articolato in parti o episodi e solitamente destinato alla declamazione in pubblico. 1.5 [Ciascuna delle parti o degli episodi dei quali si compone un poemetto in ottava rima]. 2 Verso di un animale (in partic. di un uccello), caratterizzato da un andamento melodico o ritmico.

0.8 Speranza Cerullo 17.07.2019.

1 Componimento poetico, in partic. in quanto affidato all'esecuzione musicale o alla declamazione.

[1] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 2.61, pag. 125: saluta l'avenente / e dille c'«A voi mi manda / un vostro fino amante di Mes[s]ina. / Mandavi esto cantare: / deh vi deg[g]ia membrare - del suo amore...

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 23.1, pag. 86: Allegrosi cantari, / molta merzé vi chero, / ché mi' facc[i]a dimossa, / se de li mie' vi faccio guerïanza...

[3] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 56, pag. 48: dond'eo ve prego tuti da soa parto / ke vui li vostri cor levai en alto, / per entendro, oldir et ascoltar / tanto nobele e çentil cantar, / açò ke Jesù Christo en questa vita / si ne segno cun la soa man drita...

[4] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 31.42, pag. 78: Questo è lizier a chi vol far / et è dolor a quel malet, / però, segnor, a mi ben par / che questo cantar me diga dreto / chi questo farà se po' salvare / e zir al regno de verità.

[5] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 31.29, pag. 77: Como devemo meritar / Cristo che volse per nui morir, / eo vel dirò in questo cantare, / s'el ve piaxe voler audire...

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 113, pag. 43.33: «cantiche» si chiamano l'opere de' poeti. Alla quale si puote aggiugnere una usanza antica de' Greci, dalla qual credo non meno esser mossa la ragione per che «cantare» si dicono i versi poetici, che da quella che già è detta: e l'usanza era questa, che' nobili giovani greci si reputavano quasi vergogna il non saper cantare e sonare, e questi loro canti e suoni usavano molto ne' lor conviti.

[7] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 55a.7, pag. 323: S'io potesi saper con vera stima / la forma del combater che si tene, / quando fû· rotte le superbe antene / che 'n ogni avara ponpa si sobrima, / i· mano avrei omai la franca lima, / ch'a più rime polir già mi sovene, / per vestire un cantar di tante pene / che no ne arebe in tuto il nostro crima.

[8] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 8, pag. 7.15: E però, per paura del ceciro e della cicala, ho lasciato il mio cantare bando fare, et hora ve lo mando in modo di contrascripto.

- Estens.

[9] f Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 685-718], pag. 115.6: Una voce fue insieme di tante cose, e poi l'altre cose ispaccia col cantare di Tessalia e con la lingua passa nel ninferno... || Corpus OVI; Cfr. Lucano, Phars., VI, 693: «cantu explicat».

1.1 Parte o sezione di un poema.

[1] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 30, 28-45, pag. 788.18: al mio cantar; cioè a la mia cantica di dirlo...

1.2 Fig. Discorso adulatorio, ammaliante e ingannevole.

[1] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 62, pag. 71.1: Li luxengheri sunu nutrici di lu diavulu ki li suo figloli alactanu et adormentanu in li suoi peccati per lu suo bellu cantari.

1.3 Componimento cantato, in partic. di carattere religioso o con destinazione liturgica.

[1] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 247.11: E in piccola ora venne uno agnolo [[...]] e comincia a cantare [[...]]; lo suo cantare si era di ventiquattro versi lunghi di parole, ed era fatto a questo modo come una donzella che cantasse a un suo amadore...

[2] Lucidario ver., XIV, L. 3, quaest. 1, pag. 166.11: Similantemente como lo sposo requero la soa sposa e vene per le' cum grande compagna de cavaleri, [[...]], e veno cum soni e cum grandi cantari, [[...]] alora sì vene l'angelo che g'è dato per guarda...

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 114, Assunz. Maria, vol. 3, pag. 992.16: chi lo direbbe in parole con quanti cantari ella fue menata a la sedia, [[...]] con che divini abbracciamenti ella fue ricevuta e sovr'ogne creatura è esaltata?

[4] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 56.3, pag. 256: Novel cantare - tutta l'umana gente / sempre de' fare - a Dio 'mnipotente: / lui ringratiare - per te, flore aulente...

- Estens. Unità testuale della Bibbia.

[5] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), Inc., 11, pag. 3: [R]evederete poi sença contrari / Altramente parlar la legge nova, / [D]riççando al vero gli antichi can[t]ari.

1.4 Poemetto in ottava rima di carattere narrativo, articolato in parti o episodi e solitamente destinato alla declamazione in pubblico.

[1] Ultime imprese di Tristano, a. 1375 (tosc.), st. 24.1, pag. 33: Et chome la storia e il cantar loro dice / giunse Breucço a lei con malj senbiantj...

[2] Morte di Tristano, a. 1375 (tosc.), st. 32.4, pag. 65: Tucta rinforça la dogla e il tormento / pur per Y[sotta] e per T[ristan] piacente. / Furono messi in uno riccho munimento, / ben lavorato - se il cantar non mente - / di belle storie d'oro e d'ariento, / fact'a figura molto sottilmente.

[3] A. Pucci, Gismirante, a. 1388 (fior.), II, ott. 2.3, pag. 183: Vo' sapete, signori e buona gente, / che molte cose si facíen per arte, / ed io v'intendo nel cantar presente / di raccontare quie alcuna parte...

[4] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 3, ott. 25.1, pag. 34: Or lassiam la legenda e il cantare / di quella donna ch'è fatta abadessa, / e de la figlia v'intendo contare / come Apollonio se ne va con essa... || Se non ha valore verbale, e se non vale generic. 'storia, racconto'.

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 121-138, pag. 171.31: Qui è da notare la storia di Lancellotto, e della reina Ginevra i quali s'innamorarono insieme, e per mezzo di messer Galeotto ebbono congiunzione carnale insieme, come dicono i cantari...

[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 114, pag. 254.14: e passando [[Dante]] per porta San Piero, battendo ferro uno fabbro su la 'ncudine, cantava il Dante, come si canta uno cantare, e tramestava i versi suoi, smozzicando e appiccando, che parea a Dante ricever di quello grandissima ingiuria.

1.5 [Ciascuna delle parti o degli episodi dei quali si compone un poemetto in ottava rima].

[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 71.4, pag. 21: O cari amanti, e' mi par tempo omai / lasciar le donne alquanto sollazzare / con gran diletto sanza pena o guai / ponendo fine al mio primo cantare; / e nel secondo con diletto assai / seguire intendo sanza dimorare...

[2] Bel Gherardino, a. 1375 (tosc.), I, st. 45.6, pag. 121: Siccome della fata fu marito / nel secondo cantare vi sarà detto, / e come del paese fu signore. / Questo cantare è detto al vostro onore.

[3] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), VII, ott. 2.1, pag. 256: Signor, s'i' vi turbai nel Cantar quinto, / nel sesto, al mie parer, vi ristorai...

[4] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 3, ott. 50.5, pag. 40: Questo cantar convien che qui si chiuda, / e nell'altro vi verrò racontando / come ella scampò da quel dolore: / questo cantare è ditto al vostro onore!

2 Verso di un animale (in partic. di un uccello), caratterizzato da un andamento melodico o ritmico.

[1] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 68, pag. 186.18: Et quando vide lo bello tempo venire et li dolci cantari delli ucelli, et elli ritornoe et fue molto spaventato...

[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 173.3, pag. 230: L'odore e l'ombra del fiorito lauro, / Gli arbor frondosi e 'l ridere de' prati, / E 'l cantar de gli uccelli innamorati / Quando col sole si governa il Tauro...

[3] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Appendice, madr. 4.4, pag. 329: Cum altre ucele for del dolce nido, / d'amor cantando, vidi una calandra / uscir acesa come salamandra. / Tanto mi piacque il bel cantar di lei / l'ale batendo pur volando ad alto, / ch'Amor si mosse cum pietoso arsalto / vèr me...

[4] San Brendano ven., XIV, pag. 238.33: e mè no recresie a star qua, tanto n'è plasevele star e bon per lo êro puro e per le piere preziose e per le bone erbe oliose e per li flori e per li dolzi cantari de li osieli...