MÒRBIDO agg./s.m.

0.1 morbeda, morbi, morbia, morbida, morbide, morbidi, morbidissima, morbidissime, morbidissimi, morbidissimo, morbido, morbie, morbij, morbio, morbita, morbiyo, morved', morveda, morvedo, morvida, morvidi, morvidissime, morvido, norbedi, norbia, norbie.

0.2 Lat. morbidus (DELI 2 s.v. morbido).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Poes. an. mant., XIII/XIV (2); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Forse anche s.f. (morbida).

0.7 1 Soffice, cedevole o piacevole al tatto (rif. in partic. a tessuti o pellame). Anche fig. 1.1 [Rif. a un terreno:] dissodato, friabile; rigoglioso di vegetazione. 1.2 [Rif. a una parte del corpo, all'aspetto o alla costituzione fisica:] tornito e levigato; liscio o soffice al tatto. 1.3 Dall'aspetto florido, robusto; [in senso spregiativo:] pingue, molliccio. 1.4 Che per scarsa durezza si presta ad essere plasmato o modificato (anche fig.). 1.5 Fig. Che non richiede sforzo (per l'apprendimento). 1.6 Fig. [Rif. ad aspetti del carattere o del comportamento, ad atti o gesti:] che si distingue per soavità e gentilezza. 1.7 Fig. Che agisce con permissività e indulgenza. 1.8 Fig. Che procura piacere, appagamento (anche rif. ad astratti). 1.9 [Rif. a un cibo o a una bevanda:] di gusto raffinato. 1.10 Fig. Che risulta ammaliante o persuasivo, lusinghiero (spesso rif. a un discorso, al modo di parlare o allo stile di un testo). 2 Che ha costituzione fisica fragile e debole. 2.1 Di scarsa resistenza, privo di vigore o di virilità. 2.2 Fig. Che ha scarsa resistenza o forza (nel carattere, nella volontà). 3 Che gode degli agi e delle ricchezze o che ama goderne. 3.1 Sost. 3.2 [Con valore avv.:] a proprio agio, comodo. 3.3 Capriccioso, viziato. 3.4 Che alletta, gratifica, per comodità e agiatezza. 4 Mancante di rigore morale; lascivo, corrotto. 5 Affetto da un morbo, malato. 6 S.f. Signif. non accertato.

0.8 Speranza Cerullo 11.07.2016.

1 Soffice, cedevole o piacevole al tatto (rif. in partic. a tessuti o pellame). Anche fig.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 160, pag. 606: là no se trovarà bela cavalcadhura, / destrier ni palafren cum soaf ambladura, / né norbia vestimenta, né rica flibadhura...

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 13, pag. 176.34: quando ei garzoni sono in tempo di potere sofferire alcuna fatica, l'uomo li die ammaestrare ched ellino né vogliano né cheggano robe troppo dilicate né morbide: ond'ellino abbiano puoi paura di portar l'arme.

[3] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 32, pag. 154.22: Se vuogli dilettarti in toc[c]are, quivi [[scil. in Paradiso]] non si tocca altro che morbida cosa.

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.39, pag. 10: «Guardace a letto morvedo, d'esta penna spiumato!

[5] Fiore, XIII u.q. (fior.), 90.11, pag. 182: E ciascun dice ch'è religïoso / Perché vesta di sopra grossa lana, / E 'l morbido bianchetto tien nascoso...

[6] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 59, pag. 294.14: Le fasce sono morbide, non fanno grande asprezza, ma pur elle legano e non lasciano partire che ssi sia, pur quando e' ti tiene legato. Così è: queste fasce morbide sono anche i mali diletti del mondo.

[7] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 19, pag. 117.7: E quando il fanciullo sarà fasciato [[...]] sì -l ponete a dormire nella qulla; ma no sia piena di cose aspre e dure, ma soavi e morbide, le quali il guardino del fredo e no li deano troppo chaldo.

[8] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 344.2: O soavi zefiri e la morbida aura, siate presenti!

[9] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 210.22: Ponpeo [[...]] meni con secho i novelli chavalieri, e venghano in suo aiuto i sanatori, che sono usati più di morbide vestimenta che d'asberghi né d'elmi d'aciaio...

[10] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 7, ch., pag. 226.27: avegna che la neve sia congelata, impertanto non è cosa costretta e dura, anzi cade morbida e rada.

[11] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 181.5: e [[le ninfe marine]] nate ne' duri monti, istanno nel morbido mare; e non si raccordano del loro nascimento.

[12] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 8, cap. 4, pag. 218.6: Di questo mese si mettono i montoni alle pecore. E voglionsi sceglier di lana grande, e morbida, e di grande corpo...

[13] Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.), 38b.14, vol. 1, pag. 204: e ben che quel pè nudo ligiadretto / porte per loco che non tocche pruna, / farò 'l coprir di morbido cavretto.

[14] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 16, pag. 14.15: e togli tuorla d'uova, spetie, çafferano stenperato, e sugo d'aranci o d'agresto, e del brodo de' capponi, e di queste cose fae uno buono battuto, fine e morbido, e ben giallo e bene potente di spetie.

[15] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 90, pag. 261.13: Una gran parte della gente di Scizia si cuopre, e veste di pelle di volpe, e di sorici, che son molli, e morbide, e 'l vento non le può passare.

[16] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Collaz. XII, cap. 8, pag. 153.6: se io t' affermassi [[...]] come del seme del rafano e del lino si potesse trarre licore di morbido olio, chi fosse nesciente di queste cose, o non mi schernirebbe egli come trovatore d' apertissima bugia, dicendo che ciò fosse contro a ordine di natura? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[17] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 4, pag. 366.15: i cibi della quale [[scil. l'umana generazione dopo 'l diluvio universale]] furono le ghiandi, il sapor delle quali era a' rozi popoli non men soave al gusto che oggi sia a' gulosi di qualunque più morbido pane...

[18] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 3, pag. 239.3: Non mi dorrò io [[...]] quando gli giunchi del padule passano la rosa morbidissima?

1.1 [Rif. a un terreno:] dissodato, friabile; rigoglioso di vegetazione.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 236.16: La vacca mug[g]hia verso il toro nelli morbidi prati, la cavalla sempre fremisce verso il destriere.

[2] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IX [Phars., IX, 619-658], pag. 177.16: Nell' ultime parti di Libia, ove la bolglente terra riceve lo mare, caldo per l'abbassato sole, erano largamente indurati i campi di Medusa, filgliuola di Phorcho: non difesi da folglie di boschi, né morvidi per lo lavorare, ma erano aspri per lo volto della donna [di] raguardati sassi.

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 12, pag. 186.15: prima si tufferà la celestiale Orsa in Oceano [[...]]; anzi mentre che Gange durerà tiepido e l' Istro freddo, e li monti porteranno le querce, e li campi li morbidi paschi, con teco avrò battaglie.

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 27, pag. 116.7: I peri viziosi di duro frutto, ed impetricciato mutano il vizio, se si pognano in terreni morbidi, e umidi.

[5] San Brendano ven., XIV, pag. 34.6: E andando trovà una isola a pruovo una (montagna) che à nome Lopisile, la qual isola si è molto morbeda e deliziosa, e là stete un gran tenpo.

1.2 [Rif. a una parte del corpo, all'aspetto o alla costituzione fisica:] tornito e levigato; liscio o soffice al tatto.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.64, pag. 11: «Recordo d' una femena ch'era bianca, vermiglia, / vestita, ornata, morveda, ch'era una maraviglia...

[2] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 167.35: ben fatta nel petto e nelle spalle, le braccia lunghe e bene fatte, le mani bianche e stese, morbide e ssoavi...

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 181.7: Quegli è luxurioso ch'àe colore intra rosso e bianco mischiato, e àe abondanzia di chapelli grossi e morbidi, e àe li ochi chiari e ridenti...

[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 249.3: E battendo il suo petto morbidissimo colle palme, disse: - Quello malvagio e crudele se n'è ito! Che serà di me?

[5] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 132.14: O Galatea, più bianca che la foglia del bianco ligustro, [[...]] più morbida che le piume del cecine...

[6] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 42.4, pag. 432: Né crede alcun che sì bel fosse Adone / di Cinera, da Vener tanto amato, / quanto era Peritoo ancor garzone, / morbido nello aspetto e dilicato...

[7] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 12, pag. 710.4: E il mento [[...]] merita grazia negli occhi d' Ameto; e similmente la candida e diritta gola e il morbido collo dal verde mantello coperto...

[8] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 7, cap. 7, pag. 209.11: Cognoscerali in ciò, che sono [[scil. le api]] un poco maggiori che l'altre, e sono di chiaro, e risplendente colore, e colle gambe più dritte, morbide, senza pelo... || Cfr. Palladio, Op. Agr., VII, 7, 7: «leves».

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 101, pag. 227.13: Come Giovanni è nel letto, egli era piccolo, non potea fare non toccasse della bella romita, e prima i piedi, i quali erano morbidissimi.

1.2.1Privo di peluria.

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 27, vol. 1, pag. 137.5: Alla quale egli rispuose: non cognosci tu, che Esaù fratello mio sia uomo piloso, ed io morbido?

1.3Dall'aspetto florido, robusto; [in senso spregiativo:] pingue, molliccio.

[1] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 145, pag. 423: Al se leze che al era zinque citade; / morbi e grassi e pleni de gran vanitati, / homen e femeni e zoven, in veritade, / usava luxuria cum granda carnalitate.

[2] Contempl. morte, 1265 (crem.>sen.), 603, pag. 91: Or che serà di questo avere? / Altre ne serà morbio et grasso, / E tu n<e> serai dolente et llasso...

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 184.26: E mogliere vostre, che morbide sono, e grave, che pozando e pasciendo bene doveano demorare in ele sale e in le sanbre vostre tra i dimestichi loro [[...]] di loco in loco andate tribulando...

[4] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 82.13: Lo Sciarra fu uno bello uomo, o vero giovane; della persona molto fresco, che parea tutto dì poppasse; molto morbido.

[5] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 9, cap. 76, vol. 3, pag. 122.9: Nella lor forma [[scil. delle capre]] si dee guardare che sieno ferme, grandi, e con corpo lieve e morbido, e che abbiano il pelo spesso...

1.4 Che per scarsa durezza si presta ad essere plasmato o modificato (anche fig.).

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 24.24: I sassi cominciarono a lasciare la loro durezza, e ammorbidati, avere forma. E poi cuminciarono a crescere, ebboro più morbida natura, e apparve in loro alcuna forma d'uomo...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 18, proemio, pag. 327.6: è da sapere che il ruffiano è il proposto delle meritrici, o vero soducitore, così chiamato, però che lenisce, e pialla, e blandisce, cioè fa morbide e inferme le menti de' miseri, e così appianandole, le inganna.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 38, pag. 597.7: I loro scudi erano ad alcuni le dure scorze del morbido ciriegio, e altri si copriano di quelle della robusta quercia...

[4] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 1, pag. 408.2: ma ll' etade fanciullesca è morbida e aconcia a essere bene governata e retta.

[5] f Eneide compil. (II, L. VII-XII), XIV pm. (fior.), L. X, pag. 117.8: Enea trasse la spada e passa le colui armi e lla cotta, la quale la madre avea tessuta con morbido oro. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[6] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 52, pag. 113.3: Alcuni sono, ch'hanno ingegno morbido, e agevole. Altri, che l'hanno duro, e malagevole, sicché per forza si convengono domare, e con gran pena vi si convien fare il fondamento.

[7] Esopo tosc., p. 1388, cap. 61, pag. 247.3: e venuto i campioni nel campo armati di diverse arme secondo ch'erano i loro diversi stati: cioè il bifolco con [[...]] una ciervelliera e uno scudo, tutto pieno di fummo e di filiggine che pareva de' lavoratori dello inferno tanto era bianco e morbido a vedere...

1.5 Fig. Che non richiede sforzo (per l'apprendimento).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. X, cap. 8, pag. 172r.18: Sì che noi per oppinione teniamo la perfectione di ciascun'arte over doctrina fa mistiere che cominci prima da cotali morbidi et più leggieri diroççamenti, et sia informata di molto tenari principii, acciò che - nudrita d'un cotale lacte ragionevole - a poco a poco vada crescendo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cass., Coll. X, 8: «a quibusdam mollibus incipiens rudimentis facilioribus».

1.6 Fig. [Rif. ad aspetti del carattere o del comportamento, ad atti o gesti:] che si distingue per soavità e gentilezza.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 27.12, pag. 316: Ma no lo dico a tale intendimento, / perch'io pecato ci volesse fare; / se non veder lo suo bel portamento / e lo bel viso e 'l morbido sguardare: / che ·l mi teria in gran consolamento, / veggendo la mia donna in ghiora stare.

[2] Poes. an. mant., XIII/XIV (2), 33, pag. 788: Tutt el mont ò per nïente / perché la posa vedir, / quela dal morbiyo rir, / guardant so vista çoyosa.

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 68, pag. 247.27: e nel viso sìe pareva una rosa novella, morbida, onesta e piacente; tanto leggiadra quanto dire si potesse, e nel vero bella quanto natura mai seppe o poteva niuna formare.

[4] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 11, pag. 20.23: Alcun'altri sono, che giammai non son tanto da temere, quant'e' sono, quand'elli arrossano, quasi com'egli avessero posto giù tutta vergogna [[...]]. E Pompeo, che fu di dolce, e di morbida maniera arrossava spesse volte, e maggiormente quando e' parlava al popolo.

[5] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 3.32, pag. 44: Se pur volete amar, sappiate eleggere / donna che sia gentile, onesta e morbida, / ch' altrui sí tosto non si lassi giugnere...

[6] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 26.57, pag. 263: Non movevano ei membre tutti queste / genti e mostri terribeli, né gli occhie / dale sue luce morbide e modeste... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.7 Fig. Che agisce con permissività e indulgenza.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 357.15: E tu se' fanciullo, Amore, e non si conviene che tu facci altro che giucare e solazzare; giuoca: al tuo animo si convengono morbide segnorie.

[2] f Tratt. provvidenza di Seneca, XIV s.q. (fior.), pag. 422.32: quel padre magnifico [[scil. Dio]], di vertù non è morbido esattore, ma come aspri padri più duramente nutrica. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Prov., 1, 5: «virtutum non lenis exator».

1.8 Fig. Che procura piacere, appagamento (anche rif. ad astratti).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 225.10: Quando questa [[scil. la Fenice]] ha compiuti cinquecento anni, ordina a se lo nido [[...]]. La quale poi che v'ha messo di sotto le cassie, e le reste del morbido nardo, e cennamo, e mirra; lo pone sopra se, e finisce la vita negli odori. || Cfr. Ov., Met., XV, 398: «nardi lenis».

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 67.8: Do, ki iuvanu li vechi oy li viduali vistimenti quandu la persuna esti inflamata d' amuri? Certu nenti, ka la morbita flamma mania li midulli dintru l' ossa. || Prob. errore di traduzione; cfr. Aen, IV, 66: «est mollis flamma medullas» ('la fiamma divora le tenere midolla').

[3] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 63, pag. 138.13: la memoria de' miei amici passati m'è dolce, soave, e morbida, perch' i' gli ebbi, com'io gli dovessi perdere, e hogli perduti, siccome io gli avessi ancora.

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 24.7, pag. 69: Dico in quel tempo morbido e giocondo / sì vidi inebriare il mio bel fiume, / che 'l più de' miei palagi trasse al fondo.

[5] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. III, pag. 527.1: Niente fi emparado per mi se non li norbedi amori.

1.9 [Rif. a un cibo o a una bevanda:] di gusto raffinato.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 229.16: Uccidete gli animali che nocciano; e questi solamente uccidete: ma non gli manicate; mangiate de' morbidi nutricamenti.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 94.8: i golosi [[...]] si diletta[ro]no in vivande morbide, cibi caldi e leggieri e odoriferi; qui sono tormentati con cose fredde, e aspre, e fèdite.

- [In partic. rif. al vino:] dal gusto dolce e poco acido.

[3] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 311-20, pag. 93.23: Son certo, se io ti dicessi come ella era solenne investigatrice e bevitrice del buon vino cotto, della vernaccia da Corniglio, del greco o di qualunque altro buon vino morbido e accostante, tu nol mi crederesti...

[4] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 42, pag. 413.17: Il vino, in verità, [af]fermano del morbido forte farsi così: altea, ciò è malbavischio, le foglie overo le radici [[...]], quanto con mano piglerai, overo seme d'appio e cenere di sermenti, e di cui vuogli fiamma il corpo lascia adopera, ogni solidenzia ditratta.

1.10 Fig. Che risulta ammaliante o persuasivo, lusinghiero (spesso rif. a un discorso, al modo di parlare o allo stile di un testo).

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), Explicit, pag. 96.7: e non tanto solamente li bisognia esser savio [[scil. il futuro imperatore]], ma eziandio li bisognia esser grazioso e da bene e molto nel parlare benignio; però che oggi di molto sono acciete alla brigata l' adorne e morbide e amorevole parole, e sono sopra a ogni altra cosa atrative delli uomini...

[2] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VI, cap. 9, pag. 99v.12: Però che l'aversitadi alcuna volta ratengono et humiliano le persone [[...]]; ma le prosperità, levando la mente per le morbide et nocevoli lusinghe, fanno fare maggior caduta a que' che sono assicurati per lo fructo della loro bene aventurança. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 268.20: O liti, state dalla lungi, e voi, meriti della amara lingua: amore è da nutricare con morbide e dolci parole.

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 325.5: il cominciamento ed il mezzo è aspro e rigido, è il fine dolce e morbido.

[5] a Ceffi, De amicitia volg. 1325/35 (fior.), cap. 33, pag. 88.20: Ma quelli che per non vera opinione d'altrui è contento d'essere tenuto virtuoso [[...]] maggiormente sono degni d'avere la morbida e non vera loda e la simulata amistade de' buffoni e de' giocolari, che l'onesta e chiara amistade de' veri amici.

[6] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), Disperse 1.11, pag. 102: Così ver' me, sanza pïombo o squadra, / diriza il mastro che mia vita fura / con suo loquela morbida e legiadra.

[7] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 100, pag. 327.38: Ragguarda l'opere di Tullio, tu truoverai, che la composizione del su' parlare è unita, e d'un tenore, morbida, e delicata, e sanza riprensione.

[8] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 5, cap. 25, pag. 56.12: Prima che Marcello i segni movesse verso l' Acradina, premise i Siracusani, li quali tra' presidii romani erano, sì come davanti è detto, acciò ch' essi con morbido ragionamento inducessono i nemici a dare la città.

[9] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 3 Re 12, vol. 3, pag. 379.16: se tu oggi obbedirai a questo popolo, e servirai, e consentirai alla petizione loro, e parlerai loro parole morbide, saranno tuoi servi d' ogni tempo. || «verba lenia».

2 Che ha costituzione fisica fragile e debole.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 23, pag. 115.13: l'a(n)i(m)a humana [[...]] àe più nobile (et) morbida conplexione (et) natura, (et) per la tenereçça le membra sono private de l'uso de la propria operatione infino a tempo determinato ke ricevono solidità (et) fermeçça.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 2, pag. 187.40: sì come Cristo ebbe corpo singulare di somma purità, [[...]] cosi l'ebbe più dilicato, sì che maggiormente la sua carne era più morvida che neun'altra. Or questo è verissimo, che la carne morvida è passibile più che la dura.

[3] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. V [Phars., V, 424-475], pag. 88.13: La terra che prima vide i duchi stare ne' giunti campi fue quella la quale lo veloce Geneso e 'l morbido Abso attorneano con ripe.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 9, pag. 623.18: [[la natura]] ci ha fatte ne' corpi dilicate e morbide, negli animi timide e paurose, nelle menti benigne e pietose...

2.1 Di scarsa resistenza, privo di vigore o di virilità.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), Suppl. L. 4, vol. 4, pag. 4.28: che qualunque uomo verrà in questa fonte, esca quinci mezzo uomo, e subitamente doventi morbido nelle toccate acque.

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 139.8: Pausania essendo ricchissimo, incontanente ch' elli s' accostò alli costumi d' Asia, non si vergognò d' indebolire la sua forza con adornamento feminesco e più morbido.

2.2 Fig. Che ha scarsa resistenza o forza (nel carattere, nella volontà).

[1] Tomaso da Faenza, Amoroso, XIII sm. (tosc./faent.), 71, pag. 456: Amante dunque morbio si gastighi, / non dica d'Amor fallo e no lo sperna...

[2] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 379.7: Tu se' più morbido e non ti puoi partire, e tu, vinto, se' legato e tenuto; ecco che il crudele Amore tiene il tuo collo sotto li piedi.

[3] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV t.d. (fior.), ch. 7, pag. 815.25: Fiero è Amore in colpire indiscretamente gli animi de' mortali morbidi...

[4] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 104, pag. 340.2: Colui è troppo morbido, e tenero, che non pregia tanto la moglie, e gli amici, che voglia stare con loro perseverando in volontà di morire.

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 3, pag. 284.28: il fuoco di sua natura più tosto nelle leggieri e morbide cose s'apprende, che nelle dure e più gravanti...

3 Che gode degli agi e delle ricchezze o che ama goderne.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 262, pag. 109: Tai goen le mee richeze ke stan in grand sozerno, / Ke stan drudhi e morbij de stae e anc d'inverno, / Ke molt han pizna cura s'eo sont entro inferno...

[2] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 990, pag. 75: Reguarda toy fijolly mo, / Che da fame plura intranbi do, / Che era cossí norbedi e finy, / Pleny e guarnidy de tutty beny: / Mo non li as tu che donar / Cossa alguna da mançar.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 460.15: Sì che quella moltitudine, che ssi mostròe molle, cioè morbida e dilicata al bere dell' acqua, inginocchiandosi, fue schiusa da liberare il popolo di servitute, e dallo onore della vittoria per la sua ghiottornia...

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 7, pag. 32.19: Hii devesi e morbij e richi, s'el fosse possibel che çaschaun de lor tuto 'l mondo havesse in soa possession, haravan anchor arder de brama de roba...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 51, vol. 2, pag. 84.10: E così le delizie de' Latini, acquistate anticamente per gli Franceschi, i quali erano i più morbidi e meglio stanti che in nullo paese del mondo, per così dissoluta gente furono distrutte e guaste.

[6] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 1, pag. 2.20: Io ti confesso liberamente, che m'avviene come all'uomo delicato, morbido, e lussurioso, e sollecito de' suoi diletti.

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (i), par. 24, pag. 350.16: la famiglia de' Cerchi, li quali in quei tempi erano mercatanti grandissimi, e tutti ricchi e morbidi e vezosi...

- [Rif. a una pianta].

[8] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 9, pag. 119.21: O quanta e dilicata, morbida ed eschifa è pianta essa! Non vole apresso sé erba, nè spina, nè coltura altra in guiza alcuna, ma sola esser vole inn uno colto, ove no altro se colti che solo per lei...

3.1 Sost.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, prologo, pag. 192.18: a questi nostri morbidi e dilicati, che si lamentano, concedo loro che queste cose, che ora sentono, paiano loro più gravi sentendole, ma non iudicandole...

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 47, pag. 100.1: Ma qui mi saranno contro tutti i morbidi, e vezzosi, gridando, che questo è sciocca cosa, e vituperosa. || Cfr. Sen., Ep., V, 47, 13: «tota manus delicatorum».

3.2 [Con valore avv.:] a proprio agio, comodo.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 156, pag. 373.22: messer Dolcibene, [[...]] stracciate pezze e fatte fasce e lenze, impiastrò la mano e 'l braccio della fanciulla per modo, che stesse ben morbido; e fatto questo, la fece sostare un' ora, acciò che stesse ben morbida, ed elli andò a provvedere e' cavalli...

3.3Capriccioso, viziato.

[1] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), app. 1 ch. 7, pag. 612.17: [[amore]] è morbido, però che vuole lusinghe e cose puerili...

3.4 Che alletta, gratifica, per comodità e agiatezza.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 444.12: Morì [[scil. Anchise]] in Sicilia, sì come in terra acconcia alla sua condizione, che volea agio e morbida vita.

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 8, par. 16, pag. 249.6: Egli, prima e principalmente, uomo, [[...]] allora che egli faticava gli pareva avere sommo riposo; ma io nella mia camera tra le morbide cose dilicata e usa di trastullarmi col lascivo amore, ogni piccola pena m' è grave molto.

[3] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 438.2: E tu se' fanciullo e non ti fa mestiere altro che giucare; giuoca, perché i morbidi regni si convengono a' tuoi anni...

[4] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 107, pag. 350.16: Vivere non è morbida cosa. Tu hai preso a fare una lunga via, nella quale e' ti conviene sdrucciolare, pettoreggiare, cadere, e allassarti, e gridare...

[5] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. X, cap. 24, pag. 446.16: La carne si pasce di diletti, e lo spirito si pasce d'amaritudini: e sì come la carne è fedita, overo noiata dalle cose dure, così lo spirito è ucciso dalle cose morbide... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 10, pag. 251.10: e potrete anche conoscere che, quantunque Amore i lieti palagi e le morbide camere più volentieri che le povere capanne abiti, non è egli per ciò che alcuna volta esso [[...]] nelle diserte spelunche non faccia le sue forze sentire...

[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 84, terz. 36, vol. 4, pag. 103: Ma Iddio provvide, e diede lor guadagno, / a sgombrar per le volte l' acqua torbida, / ed altre cose, ch'eran d' altrui lagno; / perchè que', ch'erano usi a vita morbida, / non potean così durar l' affanno, / come que', che sempre la fer sorbida.

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 34, pag. 85.17: Così Ferrantino, [[...]] con la femina del calonaco aùto quel piacere che volle, ebbe buona pace; la qual vorrei che avesse ogni laico o secolare, adoperando le cose morbide e superflue de' cherici...

3.4.1Fig.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 1, pag. 616.2: Assai fu meglio che questi mariti, se uomini erano, fossero morti, che obedire a comandamento sì morbido e dilicato.

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 77, pag. 198.43: e appoco insieme si morì in questo modo con gran diletto, secondo, ch'e' dicea, il qual diletto suol dare la morbida, e agevole morte, la quale noi, a' quali l'animo fallisce, alcuna volta abbiamo provata tramortendo.

4Mancante di rigore morale; lascivo, corrotto.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 402.12, pag. 244: Qual questa planta che 'l tosicco scorçe / fra li vicini, e che l'amor torbeda, / extirpa, en tutto gran subsidio porçe, / ch'el racunça la vostra terra morbeda, / cessando le partifice molestie...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 143.28: Sallustrio scrive, che Lucio Catellina, uomo di nobile nazione, la città di Roma co[rr]otta per vizio ed avarizia, e per copia di [smisurate] ricchezze morbidissima, si pensò d'occupare...

[3] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. II, pag. 524.15: O Briseis, tu te lagavi tocar cum quelle man, le quali era sempre piene dela troiana occision. O fo questa cosa enstessa che te delettava, o norbia, le vençedrisi mani vegnir ali tuo' membra? || Cfr. Ov., Ars am., II, 715: «an fuit hoc ipsum, quod te, lasciva, iuvaret».

[4] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.342, pag. 185: «Se questa iesta non avrà podere / de cavalchar lo veronese campo, / s'io posso ben la verità vedere, / sul mantovano faranno loro scampo, / al poggio di Coaççi et a Soggiara / e sul morbio paese de Liççara».

5 Affetto da un morbo, malato.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Indice dei capp., pag. 132.3: Del c. morbido et greve.

6 S.f. Signif. non accertato.

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 66, col. 2.15: R(ecipe) sugo di regoliçia, siler montano, eufragia an. on. VI, seme di ruta, basilico, ortica, ciciliana in morbida vel morta vel milissa, seme di finocchi allesandrini [[...]] e pesta sottilmente e fanne lattovaro con mele fine dispiumato il verno... || Forse da leggere «ciciliana inmorbida vel morta», dove inmorbida potrà valere 'essiccata'. || Prob. guasto testuale, a meno di non leggere «ciciliana inmorbida» (cfr. inmollato nello stesso testo) dove inmorbida testo potrà forse valere 'essiccata'.