SFERRARE v.

0.1 isferrar, isferrato, sfera, sferallo, sferare, sferaru, sferatu, sferra, sferrami, sferrar, sferrare, sferrarsi, sferrate, sferrato, sferro; f: sferrasse.

0.2 Da ferro.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 2 [5].

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.); Cavalca, Rime (ed. Bottari), a. 1342 (pis.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.); Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Pron. [Detto di un cavallo:] perdere il ferro dagli zoccoli. 2 Liberare il corpo da una freccia o un'arma da taglio (anche pron.). 2.1 [Fig. e in contesto fig.:] liberare da un vincolo o impedimento (anche pron.). 2.2 Pron. Liberarsi da un impaccio. 3 Privare dei congegni di funzionamento. 4 Sbloccare (un sistema di ancoraggio). 5 Pron. Partire, allontanarsi. 5.1 Allontanare qno da un altro (nell'es. la Madonna da Cristo). 5.2 Distogliersi (da un proposito). 6 Fig. Aumentare d'intensità; diffondersi (anche pron.).

0.8 Caterina Canneti 02.03.2018.

1 Pron. [Detto di un cavallo:] perdere il ferro dagli zoccoli.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, osservazioni, pag. 461.17: E quando in Ispagnia era, avvenne un giorno che cavalcando il suo destriere si sferra in parte che presso case non vi aveva.

2 Liberare il corpo da una freccia o un'arma da taglio (anche pron.).

[1] f Guido delle Colonne volg., XIII s.m.: Deh fratel mio lascerami tu scendere all'inferno, ch'io non sia vendicato. Io ti prego, che innanzi, ch'io sia sferrato, tu vadi incontenente contro al mio ucciditore. || Crusca (3) s.v. sferrare.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 222, vol. 2, pag. 789.25: volendo il detto Dalfino fare dare battaglia al detto castello [[...]] gli venne uno quadrello di balestro grosso per tale modo che, lui recato al padiglione e sferrato, passò di questa vita.

[3] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 97, pag. 735.5: molti che sarebbono stati presi ebbono la via libera a ffuggirsi, [[...]] né osavano sferrarsi de' verrettoni...

[4] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 44.22: Chosì faccia questa piagha, sì chome fecie quella del nostro Sengnore Gesù Cristo». Oraçione buona a chi fosse i ferri ne le charni, da sferallo.

- [In contesto fig.].

[5] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 248.19, pag. 273: Per ch'ansì miri dico che a ciò vene / che la saitta fitta non disgionge, / volendola isferrar senza più pene, / avegna che le ventri là o' si gionge.

- Sost.

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 82, terz. 80, vol. 4, pag. 86: ferito fu d' un malvagio quadrello. / Portato via, per curar la ferita / alla trabacca sua, a mano, a mano / allo sferrar passò di questa vita.

2.1 [Fig. e in contesto fig.:] liberare da un vincolo o impedimento (anche pron.).

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 137.8, pag. 100: «Como / non senti tu l'ardente e forte ferro / che t'à pyagato pyù che fo may omo, / unde toa vita mor se non ti sferro?».

[2] Cavalca, Rime (ed. Bottari), a. 1342 (pis.), Poiché sei fatto frate, 155, pag. 444: Quand'esto vizio ben il cuore afferra, / Non lassa mal a far sopra la terra, / E rade volte, o mai il cuore sferra...

[3] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 17.8, pag. 86: costui ch'oggi diserra / Colpi morta', ne porterà ancor pena, / S'i' posso un poco mai raccoglier lena, / O se del primo strale amor mi sferra.

[4] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 30.14, pag. 183: I' non so per qual cielo o per qual fato, / o qual fortuna o qual distino in terra, / o per qual stella mi fosse ordinato / ch'io non dovessi mai uscir di guerra, / e povertà mi stesse sempre allato, / come fa, che da me mai non si sferra.

2.2 Pron. Liberarsi da un impaccio.

[1] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 1.50, pag. 421: Ov'è ad altro il cristianesmo addutto / ch'a scisma, tirannia, rapina e guerra? / E da ciò non si sferra...

3 Privare dei congegni di funzionamento.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 10, vol. 1, pag. 209.14: in quel tempo era sformato caldo e secco grande, e tutte mulina di quelle contrade erano state sferrate e guaste...

4Sbloccare (un sistema di ancoraggio).

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 16, 124-136, pag. 440.35: venia in su, come fa lo marinaio che torna da sferrare l'àncora...

5 Pron. Partire, allontanarsi.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 41.33: Intandu li mesagi, [[...]] se sferaru et parteru da locu cun grandi alegria.

- Fig. Allontanarsi dalla vita, morire (?).

[2] f Pistole di S. Girolamo volg., XIV, 12: L'uno aveva seppellito venti mogli, l'altra avea avuti ventidue mariti, congiunti in ultimo matrimonio, con somma aspettazione di tutti... chi di loro sferrasse, dopo tanta asinesca bruttura. || TB s.v. sferrare.

5.1Allontanare qno da un altro (nell'es. la Madonna da Cristo).

[1] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 161.5, pag. 349: Quella ria gente l'un dall'altro sferra. / Ella grida: - Figliuol, chi mi t'ha tolto? - / E cadde 'n terra quasi tramortita / per quell'aspr' e dolorosa partita.

5.2Distogliersi (da un proposito).

[1] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 6.18, pag. 380: E chi vol lui seguire, ànne valore / Qual è più vil, se dal voler no sferra...

6 Fig. Aumentare d'intensità; diffondersi (anche pron.).

[1] ? Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 15.1711, pag. 232: Al foco della femmina la terra, / L'abisso inferno, dicon, non gli basta, / Ma senza fine l'appetito sferra. || Sferra alterna con serra nella trad. e quindi in altre ed. del testo.

[2] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 9.12, pag. 429: E simil faccia de' guelfi pisani / e de' lucchesi, ca tradîr lor terra, / Pogginghi maladetti e Quartigiani. / Per tutta Italia lor briga si sferra!