SGORGARE v.

0.1 esgorgo, isgorgò, isgurga, sgorga, sgorgando, sgorgare, sgorgava, sgorghi, sgorgò; f: isgorgarono.

0.2 Da gorgo.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

Gli ess. di Francesco da Buti sono cit. dantesche.

0.7 1 [Detto di un liquido:] fuoriuscire con impeto. 1.1 Estens. [Detto delle lacrime:] uscire in gran quantità. 2 [Detto di un corso d'acqua:] riversarsi, sfociare. 3 Fig. Giungere ad una conclusione.

0.8 Caterina Canneti 16.04.2018.

1 [Detto di un liquido:] fuoriuscire con impeto.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 2, vol. 2, pag. 114.26: tu vidi ki mortu in cruchi lu corpu meu, sangui vivu isgurga.

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 497, pag. 174.23: Oltrarno allagò da borgo a S. Niccolò grande parte della città di là e tutto Camaldoli fu piena; e se di qua d'Arno non fosse rotto il muro d'Ognissanti, che sgorgò, alzava più nella città l'acqua...

- Sost. Fuoriuscita impetuosa.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 34, vol. 1, pag. 466.16: Alla fine fu sì forte l'empito del corso del fiume, che fece rovinare il detto ponte di Santa Trinita, e ancora per lo sgorgare di quello l'empito dell'acqua e del legname percosse e fece rovinare quello dalla Carraia...

1.1Estens. [Detto delle lacrime:] uscire in gran quantità.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 31.20, vol. 2, pag. 533: Come balestro frange, quando scocca / da troppa tesa, la sua corda e l'arco, / e con men foga l'asta il segno tocca, / sì scoppia' io sottesso grave carco, / fuori sgorgando lagrime e sospiri...

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 31, 13-21, pag. 758.23: Fuori sgorgando lagrime e sospiri; cioè mandando fuori delli occhi lagrime, e sospiri de la bocca...

[3] F Meditaz. sopra l'Albero della Croce (ed. Zanotti), XIV s.m. (tosc.), Jesus fletu rigatu, p. 43: e di quegli pietosi e dolcissimi occhi a purgamento e consumazione de' nostri peccati isgorgarono fiumi di lagrime. || Zanotti, Meditazione, p. 43.

2 [Detto di un corso d'acqua:] riversarsi, sfociare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 8.63, vol. 3, pag. 127: e quel corno d'Ausonia che s'imborga / di Bari e di Gaeta e di Catona, / da ove Tronto e Verde in mare sgorga.

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 3, pag. 170.10: per gli occhi, non altramente che vena che pregna sgorghi nell' umide valli, amare lagrime cominciai a versare...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 1, vol. 3, pag. 9.21: il quale stagno poi fece un grande e profondo canale infino in mare, che prima non v'era; e da l'altro lato di Pisa isgorgò ne li Osori e mise nel fiume del Serchio...

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 8, 58-75, pag. 263.8: uno altro fiume che entra in Tronto, sgorga; cioè esce e mette l'acqua, la sua, in mare; cioè l'uno e l'altro nel mare adriaco...

3 Fig. Giungere ad una conclusione.

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 14, 2.5, pag. 800: E con teco parlando, a tanto esgorgo: / che con deletto porteria sul tergo / onne gravezza, sì al tuo voler m' ergo...