0.1 infastidiano, infastidiata, infastidiato, infastidiò, infastigiata.
0.2 Da fastidio.
0.3 Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.).
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.7 1 Recare un senso di molestia, di ripulsa; dare fastidio a qno. 1.1 Rendere nauseabondo qsa. 2 Pron. Essere insofferente (per un senso di molestia, di ripulsa che si avverte verso qsa).
0.8 Zeno Verlato 03.07.2017.
1 Recare un senso di molestia, di ripulsa; dare fastidio a qno.
[1] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 23, pag. 435.5: diventano lebrosi e ghottosi e vanno allo spedale ed [increscono] a lloro e ad altrui, infastidiano ogni persona e chosì finischono in povertà e i· miseria la loro vita.
- [Rif. allo stomaco:] dare nausea.
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 70, pag. 77.14: - Nausea, segondo li medixi, è quando el stomego ha apetito a recevere el cibo e vènge infastidiò.
[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 12.8, pag. 58: le pentole, i paiuol di quelle fiere / avíeno il campo tutto asserragliato / e del lor puzzo tutto infastidiato.
2 Pron. Essere insofferente (per un senso di molestia, di ripulsa che si avverte verso qsa).
[1] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 245.13: gli uomini non si saziano del diletto sovrano ma del sottano s'infastidiano tosto.